Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La frustrazione di tutti è cocente, il dolore vero sulle facce impietrite, inquadrate dalle tv di tutto il mondo, mostrano quanto fosse amato dalle persone che vedevano in lui la figura del genio senza la puzza sotto il naso, l’amico che creava per loro e per i figli; per il lavoro e per lo svago. Si, molti rivedevano in lui l’amico fraterno sempre desiderato.
Questa morte lascia la Apple senza il suo Mouse ispiratore, la nave senza il suo comandante, una madre senza il suo adorato figlio. Questa azienda ora dovrà puntare su una cultura modellata sul genio di Steve e l’acume rigoglioso di Tim Cook, attuale CEO del gruppo.
Ora Apple dovrà contare su una cultura aziendale modellata sulla sua personalità e l'acume di Tim.
Inutile dire che Cook ha scarpe enormi da riempire e con esse camminare per la strada contrassegnata da Jobs, Una cosa è certa aveva la completa fiducia del suo mentore, dell’uomo magico che lo aveva preferito ad altri.
Molti economisti internazionali dicono che Steve Jobs ha così fatto bene che l’azienda tutta vivrà di rendita a carattere innovativo per molti anni ancora. Steve è stato per la Apple un grande vantaggio di cui si accorgeranno anche nel futuro. Stranamente, solo Wall Street non ha dato ampio spazio alla tragica scomparsa, ritenendo Apple poco più di un magazzino commerciale produttore di informatica. In America devi essere un editore o un importante industriale o a capo di una banca per interessare quelli di Wall Street.
Nonostante la consapevolezza che Jobs fosse da tempo gravemente malato, la notizia della sua morte ha sbalordito il mondo e suscitato omaggi da parte di amici e rivali allo stesso modo.
"L’ultimo ventennio ha visto raramente qualcuno che ha avuto un impatto così profondo con le nuove generazioni, ed esso si farà sentire a venire" ha affermato Bill Gates.
Forse la più dura perdita per Apple sarà l’intuizione del lavoro e la sua capacità di immaginare il prodotto che i consumatori vogliono comprare prima ancora di rendersi conto che lo desiderano veramente.
La sua lista di successi includono il computer Macintosh e il suo sistema operativo innovativo, l'iPod, l'iTunes Store, l'iPhone e l'iPad. Il trionfo di questi prodotti, creati da Jobs, ha come trasformato interi settori industriali.
"La cosa grande circa Steve Jobs non è il suo genio e il suo carisma, ma la sua straordinaria assunzione di rischi," afferma Alan Deutschman, biografo, al New York Times. "Apple è stata così innovativa, perché Jobs si è preso enormi rischi, il che è raro in una America così corporativa”.
Il successore, Tim Cook, ha una portata più ampia di innovazioni rispetto a qualsiasi altro dirigente superiore della Apple; si occupa di operazioni, vendite, assistenza clienti e controlla le trattative con i fornitori di wireless. Ha anche una giusta etica del lavoro necessario per traghettare un colosso come Apple. Cook è noto per essere il primo ad arrivare in ufficio e l’ultimo a uscirne.
Anche se gli mancherà l’intuizione del leggendario Steve Jobs e il suo senso della spettacolarità, Cook si ricorderà gli insegnamenti del maestro e le cose rimarranno al loro posto.
Avrà bisogno di avvalersi di tale istinto, così come circondarsi da un management molto capace, per tenere Apple sull’ olimpo dei produttori di articoli di successo.
Inserito da Tatyana il 22/02/2013 19:58:27
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