Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ieri sera Beppe Grillo è tornato l’aggressivo showman dei tempi andati, sbraitando contro Renzi e tutto il suo entourage.
Oggi pomeriggio, però, da buon politico allineato al voltabandiera, sarà di fronte a Matteino per la formazione del nuovo Governo.
Ieri sera ha sparato a spargolo contro ogni cosa gli venisse in mente, urlando tutta la sua rabbia verso i politici e la corruzione che li contraddistingue.
Ha invitato i cittadini a ribellarsi, a non considerare più queste persone, e tale strepitare davanti al Teatro Ariston, che da vita alla manifestazione canora più importante della televisione pubblica, lo ha spronato ancor di più ad attaccare ferocemente la RAI, definendola “uno dei peggiori mali del Paese. Un'azienda che perde venti milioni di euro per i Festival degli ultimi anni (2010-2012), soldi pagati da tutti i contribuenti”.
E, subito dopo, via alla sequela di insulti verso i giornalisti presenti e non, rei di essere alla mercé, chi più chi meno, dei partiti politici.
Grillo, dal canto suo, è un furbastro e, ancora una volta, è riuscito ad ottenere ciò che voleva adoperando i mezzi dei suoi acerrimi nemici: le telecamere e i cronisti.
Poi, credendo, di essere l’unico gallo del pollaio, è entrato dentro l’Ariston, per intervenire durante lo spettacolo, ma lì si è sentito ghiacciare, in quanto non è stato il comico a bloccare lo show, ma due operai che hanno minacciato di buttarsi da una balconata e che volevano che Fazio leggesse una loro lettera in cui esigevano che i loro posti di lavoro fossero salvati.
Il presentatore, dopo un po’ ha rispettato l’impegno preso con i due dipendenti e lo spettacolo è ripreso.
Durante la pubblicità si è sentito Grillo che diceva: “Non c'entro nulla con i due operai» e il presentatore rispondere: «Comunque sono contento, ti hanno rubato la scena, sei arrivato secondo”.
Grillo è stato particolarmente duro con Renzi, definendolo il politico dal bel faccino, ma che in realtà altri non è che un burattino nelle mani di Mangiafuoco De Benedetti.
Uno che promette a Letta assoluto appoggio e amicizia e che,
girato l’angolo, lo caccia dal governo.
La soluzione per Beppone? Una bella sollevazione di massa.
Ma, intanto, oggi, questa sì che è una sorpresa, Grillo sarà con i suoi adepti di fronte a Renzi per le consultazioni.
Mi sbaglio o qualche giorno fa disse, rivolto al suo “amico” Napolitano: “ Ci risparmi le consultazioni, sono solo una presa di culo…”
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