Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Sua maestà il rampollo dei rampolli
Bamboccioni, sfigati, esseri insignificanti o, usando certuni vocaboli inglesi, che vanno tanto di moda, choosy (incontentabili).
Queste le parole che l'élite politica e industriale indirizza ai nostri giovani.
Alcuni giorni addietro è stata la volta del rampollo più rampante d’Europa, John Elkann, che senza mezze parole ha definito le nuove generazioni: “Prive di ambizioni, svogliate”.
Il virgulto di casa Fiat, forse non conosce come stanno veramente le cose, non sa che moltissimi giovani italiani se ne vanno dal Paese proprio per cercare un lavoro perché impossibilitati a farlo in patria.
Irrealizzabile per loro, non per le dinastie o i soliti
raccomandati, settore questo sempre prospero e vitale nel Bel Paese.
Di solito, chi non è raccomandato o è figlio di ricchi, riesce a trovare dei
lavori part-time a 700-800 Euro al mese, se sono fortunati.
Lei, giovane signor Elkann, ha mai provato lo stimolo di guadagnare 800 euro e poi spenderne più della metà per un affitto e mettersi qualcosa in bocca?
Cavolo, però, dovrebbe sperimentarlo carissimo rampollo, è come un impuro micete narcotizzante, da quanto non sembra vero quello che ti sta accadendo.
Grazie al mio lavoro ho la possibilità di incontrare molti giovani laureati, alcuni di loro pluri-specializzati, scrittori, pittori, artisti, ingegneri e via dicendo: sono quasi tutti appena sopra i trent’anni, ma soprattutto sono tutti incazzatissimi e molto angosciati.
E sa perché? Perché sanno che dovranno andare all’estero se vogliono lavorare, ma a differenza di lei, non vanno in vacanza, ma per sopravvivere, spinti da un cosmo diseguale, l’Italia, dove i ricchi sono sempre più ricchi, un milione di volte più ricchi, del primo dei poveri.
E tutto questo non è assolutamente facile, intendo andarsene dal paese natio.
È uno sforzo immane che richiede tantissima determinazione, desiderio di rivalsa, e altre virtù che, senz’ombra di dubbio, un imprenditore avveduto e scaltro come lei già ben conosce.
Uno come lei, Elkann, che poverino viene dal nulla, che si è fatto tutto da solo, non come quelli che nascono in famiglie ricche e benestanti, con cognomi altisonanti, che studiano in scuole e Università private pagando un occhio della testa e che fanno tutto questo per non mescolarsi al vulgo.
No, illustre giovane John, lei è diverso, lei ha sudato le proverbiali sette camicie, si è fatto venire i calli alle mani, ha rischiato moltissimo e, poi, ha vinto la sua lotta.
Lei è il vero, fulgido esempio da seguire, mica i ragazzotti senza verve che non trovano lavoro perché stanno bene a casa, come intelligentemente ha detto lei; che non hanno ambizione.
Insomma, lei è anche un grande insegnante di vita, dopo la lezione che ha impartito a tutti quei “bamboccioni” che stanno bene solo a casa con la mammina e che trovano tutto pronto, scodellato.
Esimio rampollo della Fiat, non creda ai tanti discorsi di chi afferma che la ditta per la quale lavoravano, magari ha chiuso o si è spostata all’estero, così da rimanere disoccupati da un momento all’atro; continui imperterrito a fare il professorino; è un vero piacere vederla e ascoltarla.
In fondo, nessuno ha potuto scegliere di venire alla luce in una famiglia povera o ricca, di essere alto o basso, bello o brutto, in Tanzania o in Svizzera, in Cile o a New York.
C’è, da sempre, qualche “causa maggiore” che sceglie per noi.
Anche lei non ha mica deciso intenzionalmente di far parte di quella cerchia italica del ristretto 10%, che detiene più della metà della ricchezza del paese!?
Le parole che ha proferito a Sondrio sui giovani che non trovano lavoro perché stanno bene a casa e che dovrebbero essere più ambiziosi per riuscire nella vita, mi hanno fatto pensare che sovente la grande ricchezza dà al cervello, impedisce una normale analisi razionale degli accadimenti.
Ma deve sapere, che esistono valori che tutte le ricchezze del mondo non possono comprare e cioè il rispetto e la dignità dell’individuo.
Lei, sig. Rampollo dei Rampolli, ogni mattina, alzandosi dal letto deve ringraziare la sensibilità esponenziale della teoria del caos alla quale deve tutto.
Le servirà per diventare, se mai sarà possibile, più rispettoso e più assennato di quanto dia ad intendere.
Ha mai pensato se la teoria del caos l’avesse fatta nascere in una famiglia di operai della Fiat?
Inserito da ghorio il 21/02/2014 18:00:22
L'appellativo di "bamboccioni" ai giovani è arrivato con il ministro Padoa-Schioppa imperante, con l'annuncio che trecento euro in più avrebbero risolto i problemi occupazionali dei giovani. Da allora si è proseguito con i soliti privilegiati che discettano, vedi Fornero e ultimo il giovane Elkann. Per il vero ci sono anche tanti giornalisti con retribuzioni scandalose che discettano sulla questione del lavoro fisso, il loro, e sul lavoro precario degli altri. E' chiaro: il problema esiste. Per il vero per i diplomati e laureati da molto tempo. Ricordo, nel mio periodo giovanile , chi discettava sui laureati americani che si accontentavano di fare gli addetti ai distributori di benzina, magari a 3 mila dollari al mese,(mia considerazione), mentre in Italia, allora c'era la lira, magari duecentomila al mese, senza essere in regola con le assunzioni. Adesso, quando si parla die problemi dei giovani, i giornaloni ci annunciano che ci sono offerte per seimila pizzaioli che rimangono inevase e via di questo passo. Nel frattempo in Italia si discetta, come su tutte le cose, e non si adottano i provvedimenti per cambiare la situazione..
Inserito da ANGELA il 21/02/2014 15:15:57
lei è sembrato da subito chi cade provvidenziamente su una comodissima poltrona , ora ha dimostrato di essere un bamCboccio senza rispetto per chi ha tanto pagato per lei, noi ,e senza la minima eleganza mentale e verbale che , in qualche modo ha contraddistinto la sua famiglia. COMINCI A STUDIARE SERIAMENTE.
Inserito da bea il 21/02/2014 13:23:13
Grande articolo! Analisi pungente come sempre, niente da aggiungere. Solo che Elkann ha la fortuna di nascita in una famiglia ricca. Ma l'educazione humana non ha imparato di niente. Quest'elite si nasce, cresce, chieca per l'inhumanità, per la situazione disperata di tanta gente, anche degli obrai, attorno a loro.
Inserito da Loredana il 21/02/2014 13:14:31
Noto che queste definizioni lusinghiere arrivano quasi sempre da persone che hanno già uno status consolidato di famiglia alle spalle. Bamboccioni e choosy arrivano da due ministri, e ora amanti della casa arriva da un giovane rampollo di una famiglia non propriamente di contadini. Qualcuno più dotto di me potrebbe dirmi per favore se Henry Ford la pensava allo stesso modo? O meglio, quante volte Henry Ford ha giudicato allo stesso modo le generazioni giovani? Questi nostri insegnanti di vita, estremamente titolati a farlo, mi ricordano un po' gli atteggiamenti di disprezzo borbonico delle classi alte verso il popolo, colpevole di essere, appunto, popolo. Poiché mi rifiuto di piangere, prorompo in una grassa risata, tutta dedicata ai pronunciatori di tali perle di saggezza.
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