Tensione a Kiev

L'Ucraina continua a bruciare

Spento il braciere olimpico di Sochi, ora si aspettano le mosse di Putin, mosse molto temute perché come ben sappiamo il capo del Cremlino è uomo alquanto imprevedibile

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L’era del dopo-Ianukovich è ormai realtà e l’Ucraina cerca di muovere i primi passi pensando sempre di più all’Europa. 

La tensione però rimane altissima, soprattutto a causa della pessima situazione economica e delle varie richieste secessioniste di alcuni raggruppamenti della repubblica ex sovietica.

Nel pomeriggio un blindato russo si è piazzato in piazza Nakhimov, nel centro di Sebastopoli, in Crimea, guarda caso dove risiede la flotta russa del Mar Nero e da dove la stessa Mosca coordina i movimenti militari in Siria.

Intanto, oggi, una rappresentanza di senatori russi sarà in Crimea.

L’annunciata formazione del nuovo governo transitorio è stata spostata a giovedì a causa di ulteriori consultazioni in merito. 

Nel frattempo, i deputati ucraini hanno approvato una mozione affinché il Tribunale penale dell’Aja possa processare Viktor Ianukovich per crimini contro l’umanità, una volta che l’ex presidente verrà catturato.

Il presidente ucraino eletto ad interim, Oleksander Turchinov, sta ipotizzando ogni giorno lo stato di allarme sui “pericolosi segni di separatismo” emersi in alcune zone territoriali della repubblica ex sovietica dopo la rimozione di Viktor Ianukovich.

La paura è che nelle regioni orientali e meridionali dell’Ucraina, a maggioranza russa, la caduta del vecchio governo alimenti propensioni secessioniste.

Spento il braciere olimpico di Sochi, ora si aspettano le mosse di Putin, mosse molto temute perché come ben sappiamo il capo del Cremlino è uomo alquanto imprevedibile.

Infatti, si parla insistentemente di Crimea e di un suo possibile ritorno sotto la Russia.

Insomma, nemmeno la destituzione di Viktor Ianukocivh ha rasserenato gli animi, e ora scende in campo Putin; per l’Ucraina l’incubo continua.