Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
In Europa una donna su tre è vittima di violenza, ma paradossalmente le denunce sono in numero nettamente inferiore.
Quanto sopra è l’esito della più grande ricerca a livello internazionale sull'argomento concretizzata dell'Agenzia dell'Unione europea per i diritti umani.
La relazione evidenzia l’infernale problema degli abusi sessuali e fisici contro le donne europee.
Ma, fortunatamente, la presidente Rai Anna Maria Tarantola, parlando del grande piano dell’equità per riequilibrare la presenza delle donne in ogni settore della società così da accrescerne l’importanza, ha precisato che “ La Rai ha aumentato la partecipazione femminile come concorrenti dei quiz televisivi”.
Tornando alle cose serie e drammatiche il 5%, delle 42mila fra donne e ragazze intervistate, hanno confessato di aver subito violenza sessuale e una donna su 10 di avere subito molestie prima dei 15 anni.
La ricerca sottolinea in più attraverso le parole del direttore dell’Agenzia viennese, Morten Kjaerum: "che le violenze fisiche, sessuali e psicologiche sulle donne rappresentano un abuso dei diritti umani esteso in tutti gli Stati membri dell'Ue".
Più di una donna su tre ha dovuto sopportare una violenza fisica o un'aggressione sessuale e una su cinque dallo stesso compagno o dall’ex.
Queste tremende azioni hanno poi creato conseguenze psicologiche profondissime nelle vittime “colpite nel profondo dell’anima e per sempre” ha continuato il direttore Kjaerum.
Responsabili dell’Agenzia hanno avuto colloqui personali con circa 1550 donne, di età compresa tra i 18 e i 74 anni, in ognuno dei paesi dell'Ue (per un totale di 42mila donne), in quella che è stata presentata come l’indagine più completa sulla materia mai realizzata in Europa o nel mondo.
Le brutalità sessuali, fisiche, psicologiche - tra cui rientrano le violenze domestiche o le persecuzioni (stalking), molestie sessuali e i contatti via internet - subiti dal sesso femminile raramente vengono segnalate: "Solo il 14% delle donne denunciano alla polizia i casi più gravi di violenza da parte del partner, e il 13% riferiscono i casi più gravi da parte di non partner", afferma il direttore dell’agenzia.
Pertanto, oltre un quinto di queste donne ha sofferto di attacchi di panico, oltre un terzo è precipitato nella depressione e il 43% ha riconosciuto di avere grandi problemi nel riannodare nuovi rapporti.
L’indagine ha anche evidenziato le enormi dissomiglianze tra i paesi del Nord e quelli del Sud Europa: secondo l'agenzia il tutto è causato da una serie di fattori, come il livello di "sopportazione", e non ineluttabilmente a un numero maggiore di abusi.
Il triste primato del maggior numero di abusi lo possiedono i paesi del Nord Europa, dove comunemente la donne hanno una maggiore indipendenza: il 52% delle danesi, per esempio, ha denunciato attacchi fisici o sessuali, una percentuale del 47% in Finlandia, del 46% in Svezia e del 45% in Olanda.
L’Italia secondo il rapporto è ai livelli più bassi dopo le repubbliche est socialiste.
Angela Beausang, leader della rete femminile svedese Roks, ha spiegato che la percentuale più alta evidenziata nei Paesi del Nord è dovuta alla ragione che le svedesi, danesi ecc. sono maggiormente consapevoli della legge e di come ottenere aiuto e quindi denunciano maggiormente.
In Italia, invece, vige la consapevolezza dei quiz.
Inserito da ANGELA il 06/03/2014 14:15:14
mi fa piacere che le violenze psicologiche vengano equiparate a quelle fisiche, non esistono solo ferite esterne , quelle interne uccidono una personalità che difficilmente riesce a essere elaborata e superata.
Inserito da silvana il 06/03/2014 11:40:08
dico che anche l'India non scherza in fatto di abusi sessuali e parlando degli abusi in Italia, sono convinta che non possiamo classificarci agli ultimi posti. purtroppo le donne italiane sono più riservate e, vuoi per paura, vuoi per non mettere in piazza le loro disgrazie, tendono a tenersi tutto dentro anziché denunciare ben sapendo che non c'è legge che le tutela
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