Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Giuditta,gattina liberale,detesta le quote rosa. Si deve essere elette perché
brave, non perché donne
#LeggeElettorale pic.twitter.com/FTlyksXjUQ
Voglio applaudire al coraggio di uno dei pochi politici non banali di questo paese: Daniele Capezzone, che poche ore fà, mediante la bellissima british blue Giuditta, ha saputo cogliere, in modo giustamente provocatorio, uno degli aspetti più riprovevoli del “politically correct” di questo paese.
Le prima a ribellarsi alle cosidette “ quote rosa” – definizione quantomeno ridicola che richiama piuttosto i pannolini Lines – dovrebbero essere proprio le donne. È vergognoso infatti proprio per loro che, invece di utilizzare – come per tutti del resto, a prescindere dal sesso – come “discriminante” l’intelligenza e la capacità, si sia costituita una “categoria protetta”, una “corsia preferenziale” che prescinde invece dall’unico metodo di valutazione e approvazione delle persone: la loro competenza, valore e sapienza.
Non perché si fa la pipì in piedi o seduti si devono avere dei diritti e dei “posti”, ma piuttosto a prescindere dal sesso si dovrebbe essere valutati e collocati per il proprio valore e per le proprie capacità reali. Non è ammissibile che in un paese civile ( ma lo siamo veramente? ) si debbano stabilire aprioristicamente delle percentuali basate sull’essere uomini o donne. Se fossi una donna mi sentirei pesantemente offesa. Perché allora non una quota arcobaleno? Eh eh, lo so, che già ci stanno pensando da tempo.
Signore e signori miei, le persone valgono per le loro capacità, per ciò che hanno o non hanno fatto. Per la loro competenza, per la loro cultura, non perché sono femmine, maschi o altro. Questo è criptorazzismo indegno del nazismo e del comunismo dei Gulag.
Perciò mi faccio promotore, provocatoriamente, di un nuovo tipo di “quote”. Propongo le “quote feline”.
Che anche la più nobile e aristocraticamente anarchica delle stirpi animali abbia la sua degna rappresentanza in Parlamento come altrove.
Le “quote rosa” sono un inganno sottile non diversamente dalla falsità dell’”8 Maggio, Festa della Donna”, dal cosiddetto “Femminicidio” e da tutte le altre classificazioni mentali - e vagamente psicotiche – che in questi anni si sono inventati, dulcis in fundo: “genitore 1 e genitore 2”.
Che i gatti possano finalmente dire la loro, dando una volta per tutte dimostrazione pratica di come un popolo possa educarsi da solo al culto del Bello e della serenità così come loro fanno nella loro enclave a Piazza di Largo Argentina a Roma.
Vorrei vedere Giuditta sedere sullo scranno al posto della Boldrini, Conner in luogo di Alfano e altri mici nobili e sapienti assisi sulle seggiole di tanti parlamentari attuali, uomini, donne, gay e transessuali.
Le “quote rosa” tenetele per le persone mediocri che non sapendo farcela da sole le utilizzano per arrivare là dove – come per l’Enterprise – l’uomo non è mai stato prima, noi restiamo per nessuna quota, se non quella derivata dalla propria capacità. E non mi sembra poco.
Inserito da bdzfvg il 12/03/2014 12:02:59
Quote viola-arancio-marron-celeste per i gay, lesbiche, trans, trav, ambivalenti, ecc, Chi piu' discriminati di loro ?
Inserito da ghorio il 07/03/2014 17:48:27
Bene, aboliamo le quote rosa e gridiamo "Viva le donne". Ma questo punto vorrei vedere tutte le deputate e senatrici ribellarsi a queste quote che, adesso, per imbecillità dei burocrati di turno, vengono chiamate "parità di genere", in modo che si ritorna alla distinzione latina, tra maschile, femminile e neutro. Quanto all'8 marzo non capisco perché le donne continuino a festeggiarlo: semmai dovrebbero dire a noi uomini di essere festeggiate 365 giorni o 366 giorni per gli anni bisestile. Invece si continua con questi festeggiamenti che finiscono alle solite pizze, alle grigliate di pesce, alle danze e tutto quello che ruota intorno, compresi pseudo spogliarelli, tanto per parlarci chiaro. Che le donne magari si interessino poco di politica e forse vero, ma non è mai troppo tardi per provvedervi, in modo di togliere il monopolio agli uomini di essere in numero maggiore.
Inserito da ines il 07/03/2014 13:29:49
Grazie a nome di tutte le donne!
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