Mentre le autorità della Malesia ... stanno a guardare

La Marina australiana comunica di aver trovato «FORSE» due oggetti definibili resti del Boeing malese

I parenti dei passeggeri, sistemati in un hotel di Pechino in attesa di notizie, dichiarano in coro che non vogliono rilasciare interviste...

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La Marina australiana comunica di aver trovato «FORSE» due oggetti definibili resti del Boeing malese

"Due oggetti" forse definibili resti dell'aereo malese scomparso 12 giorni fa, uno dei quali misurerebbe circa 24 metri, sono stati scorti nell'Oceano Indiano dai satelliti.

Lo ha comunicato il primo ministro australiano Tony Abbott.

Questi oggetti galleggianti sono stati individuati a più di 2.500 chilometri a sud-est di Perth, grazie ad un aereo australiano che ha raggiunto il punto in cui si trovano i due possibili resti del velivolo precipitato con 239 persone a bordo.

Ma, in questa vicenda il ma non manca mai, e come riferisce la Cnn, le deu cose galleggianti ancora non sono state individuate del tutto.

"E' la migliore pista che abbiamo", ha detto Abbott parlando al Parlamento e ha definito tale informazione "nuova e credibile".

La notizia è stata poi girata alle autorità malesi che, appresa la novità, tramite il Ministro degli Esteri della Malesia, hanno affermato che trattasi di “un indizio credibile”.

Già ma le strutture militari e governative malesi che stanno facendo?

Assolutamente quello che sanno fare meglio: confusione e caos. Il Ministro degli Esteri Hishammuddin Hussein, ha però con piglio deciso aggiunto “ è una buona scoperta, ma prima occorre effettuare tutte le verifiche del caso”.

Fosse tanto tanto imparentato con l’ex Premier Monti?

Dalla Marina australiana tengono a precisare che i due oggetti per ora restano indistinti. Le sole cose appurate con certezza e che essi siano di misure adeguate ad un aereo, che sono zuppi di acqua e si muovono su e giù rispetto alla superficie.

Le immagini sono state effettuate lo scorso 16 marzo, ma il commodoro dell'aviazione John McGarry ha detto che è necessario perderci del tempo per analizzarle.

I parenti dei passeggeri, sistemati in un hotel di Pechino in attesa di notizie, dichiarano in coro che non vogliono rilasciare interviste perché ancora non hanno capito assolutamente niente di quello che sta succedendo, e aspettano informazioni più precise dalla Marina Australiana.

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