MUTUO IMPOSSIBILE?

Dove finiscono i soldi delle banche

Gli istituti di credito daranno la solita pacca sulle spalle al potente di turno, salvando Sorgenia di cui è padrone un certo Carlo De Benedetti...

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Dove finiscono i soldi delle banche

CARLO DE BENEDETTI

Avete mai sconfinato di qualche centinaio di € dal vostro conto corrente?

Avete mai provato a chiedere un prestito a certune finanziarie o banche?

Se tutto và liscio come l’olio sentirete squillare il cellulare con, dall’altra parte della cornetta,  un impiegato di banca il quale, con tono quasi arrogante e infastidito, vi dirà di rientrare all’istante dell’importo o vi comunicherà, nonostante aver presentato tutti i documenti possibili che attestano che non siete Al Capone, che la richiesta di muto o prestito è stata rigettata.

Centinaia e centinaia di persone, così come piccoli imprenditori e datori di lavoro, sono stati subdolamente fatti fallire per così poco.

Una segnalazione dall’Agenzia CRIF, una specie di agente segreto per banche e finanziarie che fa di tutto per sputtanare il cliente preso di mira, o un mutuo negato a una piccola impresa e la tragedia si compie sino ad arrivare al suicidio.

Eh eh, la tipologia sopra descritta, si badi bene però, è la nostra, non quella dei grandi industriali, dei De Benedetti, dei Ligresti e via dicendo; quelli catalogati a rischio sono i comuni cittadini, gli impiegati, insegnanti, operai, casalinghe…

Quelli che appartengono all’alta finanza non verranno mai toccati, anzi sfiorati, anzi costoro non riceveranno mai la telefonata castigatrice, loro non si suicideranno mai, al limite lo faranno fare agli altri.
I loro conti potranno risultare rossi come il sangue dei tanti che si sono suicidati a causa della precarietà economica, ma mai arriveranno al fallimento o a rimanere senza uno spicciolo, è un cataclisma che non li toccherà nemmeno di striscio.

Questa è l’Italia della finanza per i soliti noti, ove le cose funzionano in modo totalmente clientelare, ove il famoso detto do ut des si realizza quotidianamente.

Ecco, quindi, spiegata una delle cause per cui il Paese è in siffatte condizioni economiche, con un mercato da anni falsato e con la finanza in mano agli stessi intoccabili, inarrivabili, santificati gruppi familiari che godono, alla faccia del sig. Rossi, di benefici indescrivibili, che sono onorati dalle banche amiche, dalla stampa di regime e sovente anche dalla politica di una certa sponda.

Un andazzo che sta stritolando l’economia italiana, che la sta rendendo sempre più povera facendo terra bruciata di tutto ciò che è piccola e media impresa.
Sino a giungere alla notizia dell’ultim’ora, dove gli istituti di credito daranno la solita pacca sulle spalle al potente di turno, salvando Sorgenia di cui è padrone un certo Carlo De Benedetti editore, ma solo per caso, di la Repubblica, giornale questo, portavoce del Partito Democratico.

Ma ripeto, solo pura fatalità, nient’altro che combinazione degli astri.

Detta società ha un buco vicino ai 2miliardi, ma chi se ne frega, tutti questi bei debitoni con un magico schiocco di dita saranno convertiti in azioni…et oplà il passivo sparirà.

Carlone, ordunque, non verrà minimamente toccato, ma se andrete in qualche banca o finanziaria non vi, anzi non ci, concederanno, un bel niente: ormai hanno già destinato tutto a De Benedetti.

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    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da mandraghi il 05/04/2014 23:43:15

  • Inserito da mandraghi il 04/04/2014 17:16:30

    Le banche creano denaro ad hoc per ogni prestito. Non attingono a provviste che possano esaurirsi, come ha recentemente scritto la Banca d'Inghilterra nell'ultimo bollettino.

  • Inserito da lelio il 04/04/2014 12:31:36

    Le finanziarie sono il cancro dell'Italia e le banche un melanoma che tutto distrugge, meno i soliti super noti. Articolo di una verità scottante, che in pochi osano mettere in luce

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 04/04/2014 12:18:38

    tutte cose purtroppo che ci siamo lentamente fabbricate noi cedendo alle sirene di un progresso economico che non ha indotto chi avrebbe dovuto a chiedersi se noi si sia su basi solide come società e razionalità dell'organizzazione statale o si sia su sabbia mobile: povertà di risorse, disparità sociali, sistema scolastico inadeguato a preparare capaci amministratori e strateghi di risorse, accettazione supina di strani poteri da parte di strane istituzioni che approfittano del loro ascendete religioso su di un popolo abbrutito da godimenti crassi da una parte e da modestia in ogni aspetto della vita dall'altra. era naturale che i "furbi" di manzoniana memoria costruissero un diritto e leggi e tribunali e caserme di finanza e carabinieri e giornali strombazzanti etc etc per preservare i privilegi acquisiti all'infinito. non so che altro dire. anche perchè non vedo alcuna soluzione in collettivo. a meno che da qualche parte non si prenda davvero sul serio l'opzione di staccarsi da uno stato unitario che ha storicamente fallito. la cosa avverrà e ciò è sicuro perchè preannunciato da molti segni. ma avverrà quando per il grosso capitale situato in regioni di confine la cosa converrà economicamente. si osservi la distribuzione dei voti nelle regioni confinarie: è sempre tendenzialmente separatista. ci sarà o no un motivo?

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