Toghe nella bufera

Non vogliono l’amnistia, ma lasciano scappare gli assassini

Su Espresso.it, e da mercoledì in versione cartacea, un articolo a dir poco inquietante sulla magistratura italiana dal titolo: Quando i criminali sono i giudici. Cresce la corruzione nei tribunali

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Non vogliono l’amnistia, ma lasciano scappare gli assassini

A metà dicembre del 2013 un pericoloso serial killer evade dal carcere di Genova dopo un permesso premio rilasciato dal magistrato di sorveglianza, e prende in ostaggio una persona per farsi condurre in un determinato luogo.

Dopo alcune ore altra fuga di un altro assassino, da un altro carcere italiano, sempre in permesso premio.

E’ di ieri la notizia dell’evasione del killer del catamarano Filippo de Cristofaro che nel 1988 uccise, massacrandola a colpi di machete, la 34enne skipper Annarita Curina, per rubarle l’imbarcazione e fuggire con una 17enne olandese.

Su Espresso.it, e da mercoledì in versione cartacea, un articolo a dir poco inquietante sulla magistratura italiana dal titolo: “ Quando i criminali sono i giudici. Cresce la corruzione nei tribunali”.

E il pezzo, a firma Emiliano Fittipaldi, continua : “Centinaia casi di cronaca, in aumento esponenziale. E' il fenomeno che investe i palazzi di Giustizia e vede protagonisti magistrati e avvocati. Tra chi aggiusta sentenze, chi vende informazioni segrete e chi rallenta le udienze. Tutto in cambio di una cospicua mazzetta”.

Eppure gli stipendi dei magistrati non solo sono altissimi, ma sono anche gli unici che non sono stati toccati dal blocco delle rivalutazioni che ha colpito tutti gli altri dipendenti pubblici riducendo di fatto i loro stipendi del 10 per cento. Quando si è parlato di adeguare i super salari dei giudici allo stato di crisi in cui versa l’Italia, la casta si è ribellata invocando il rischio di perdere la propria autonomia.

Ieri, abbiamo ampiamente parlato del problema carceri e dell’invivibilità delle stesse da parte dei detenuti, torturati giornalmente dal sovraffollamento, dalla sporcizia e delle malattie non prese in considerazione.

C’è poco da dire, il servizio riportato dall’Espresso evidenzia ancora di più che la criminalità del sistema giudiziario è una porzione significativa della criminalità dei funzionari dello Stato.

Un ambiente tanto più odioso “perché giudici, cancellieri, funzionari e agenti di polizia giudiziaria mercificano il potere che gli dà la legge”.
Ormai l’abuso di potere da parte delle toghe, che da oggi definiremo sporche, è sotto gli occhi di tutti, persino dei più incalliti manettari e giustizialisti.

Da Nord a Sud, per toccare il Centro, è un “ lento esaurimento interno delle coscienze, una crescente pigrizia morale” come soleva affermare Piero Calamandrei.

Se la corruzione è uno dei reati più diffusi e la figura del giudice comprato è quella che desta più scandalo nell’opinione pubblica, il pm che ha indagato sulla bancarotta Alitalia e sullo Ior ricorda come tutti possono cadere in tentazione, e che nel gran bazar della giurisdizione si può vendere non solo una sentenza, ma molti altri articoli di enorme valore”.

Numeri ufficiali sul fenomeno non esistono. Per quanto riguarda i magistrati, le statistiche della Sezione disciplinare del Csm non fotografano i procedimenti penali ma la più ampia sfera degli illeciti disciplinari. Nell’ultimo decennio, comunque, non sembra che lo spirito di casta sia prevalso come un tempo: se nel 2004 le assoluzioni erano quasi doppie rispetto alle condanne (46 a 24) ora il trend si è invertito, e nei primi dieci mesi del 2012 i giudici condannati sono stati ben 36, gli assolti 27.
Su trentasei Paesi analizzati dalla Commissione Europea, rispetto all’Italia solo in cinque nazioni si contano più procedimenti contro i magistrati.
Il lasciapassare di questa nuova setta è “ Più soldi hai, meno galera, o niente, ti farai!”

Per gli altri… sappiamo come andrà a finire.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Stefano il 01/05/2014 20:16:08

    Ma questi comunisti sono incredibili, quando queste cose era denunciate da destra venivano considerate cavolate. Ora che i magistrati potrebbero toccare Renzi ci si scatena in battaglie per una giustizia migliore. Vediamo ora come si comporterà Magistratura Democratica, da fine anni 60 il vero Comunismo.

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 29/04/2014 11:08:15

    Piero Calamandrei ha la sua giusta punizione postuma. non era suo figlio uno degli inventori della molto utile e militarmente determinante azione di guerra di via Rasella a Roma? eccolo qua servito pure lui dai suoi signori magistrati.

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