Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
usconi ogni tanto si ricorda anche di quelle persone che non hanno le sue possibilità e afferma “Basta parlare solo di me. Parliamo delle centinaia, delle migliaia di italiani qualunque vittime della malagiustizia.”
C’è da dire onestamente che questa frase la proferisce molto poco, ma meglio che niente!
Delle sue vicissitudini giudiziarie ne sappiamo già in abbondanza, e della sua certezza di essere al centro di un complotto ai propri danni, portato avanti dal partito delle toghe, ne abbiamo sentito disquisire in ogni latitudine.
È indubitabile che si consideri vittima di un trattamento molto particolare, di cui valuta responsabili i massimi vertici della Giustizia italica.
Anni e anni di battaglia contro un nemico a volte subdolo, contro questa tenace persecuzione, non hanno mai sortito risultati precisi, concreti, e ora le poche speranze di Berlusconi sono affidate alla Corte di giustizia europea.
Buon per lui che può arrivare a tanto; buon per lui che può permettersi fior di avvocati; buon per lui di essere Berlusconi!
Ma gli altri, tutti i 50mila e oltre casi di malagiustizia?
Gli innocenti sbattuti in galera e trattenuti in attesa di giudizio e magari alla fine totalmente incolpevoli?
Ora come ora le carceri italiane sono un ammasso di carne umana in attesa di essere divorata da questo o quel giudice che, accerchiato dal PM di turno il quale lo martella con prove non comprovate e denunce accettate per far numero, si prepara a sentenziare la fine morale dell’imputato.
Ormai è un dato di fatto, in Italia rilasciano permessi premio agli assassini seriali e sbattono dentro a vita (perché sei, sette o dieci anni sono una vita!) chi ruba fotografie ai VIP consenzienti; accettano di imbastire un dibattimento contro un sindaco denunciato per aver sottratto una macchinina giocattolo del valore di 2 € in un supermercato; ridanno la libertà a uno psicopatico che ha fatto a pezzi la compagna o premiano con la promozione un magistrato sorpreso nel bagno di un cinema con un ragazzino di 14 anni.
Questa non è tutta la giustizia italiana; né è una gran bella fetta!
Molte persone normali si staranno chiedendo perché, allora, non si passi alle tanto agognate riforme, alle misure di clemenza quali l’indulto e amnistia, così da far sparire quegli innumerevoli e inutili fascicoli dalle scrivanie dei Pubblici Ministeri.
Semplicemente perché la Magistratura e la sinistra non vorranno mai arrivare alla separazione delle carriere tra PM e giudicanti, o alla responsabilità civile del giudice per colpa grave.
Non daranno mai il loro beneplacito affinché venga messa mano alla Costituzione per togliere la doppiezza di quell’obbligatorietà dell’azione penale che è la più formidabile delle «excusatio non petitae accusatio manifesta» per il malfunzionamento dei dibattimenti processuali.
In altre parole, lasciando da parte il latino, questo loro comportamento serve prima di tutto a negare ai cittadini l’accesso alla giustizia.
I costi esosi di un processo possono arrivare a superare anche i 15mila €, e qui torniamo al discorso di chi può e non può difendersi, cosa questa che costringe l’operaio, o l’impiegato comunale, o il pensionato o il disoccupato, a non adire mai alle vie legali contro un sopruso subito.
Per tutto quanto sopra torniamo a ripetere che negli ultimi 24anni nel Paese, culla del diritto, sono stati perpetrati oltre 50 mila errori giudiziari, praticamente 2500 ogni dodici mesi.
E la responsabilità civile su base personale dei magistrati? Se, se, in fondo che hanno fatto, hanno permesso a una persona di trascorrere parte della sua vita nel Grand Hotel Carceri d’Italia, con vitto e alloggio gratis; va da sé, poi, che molti si suicidano per l’invivibilità di queste strutture; poco importa che molti sono dentro in attesa di processo e , quindi, a tutti gli effetti innocenti…
Va da sé…
Sapete i paladini della giustizia, alias PM, Gip, Gup e compagnia varia, cosa rispondono? Che è tutta colpa degli avvocati e che noi italiani siamo un paese troppo litigioso, che ci incendiamo con nulla, e che andremmo fatti fuori sin dalla culla, dal primo vagito...
Uno dei più grandi mali della giustizia italica è l’imperante protagonismo di chi usa il proprio mestiere come trampolino di lancio verso la politica, il potere a 360°.
Come possono riuscire ad essere dei buoni e imparziali giudici se la loro mente è 24 ore al giorno intrappolata da pensieri di grandezza e dominio?
Non gli basta il dominio che hanno su quei poveri cittadini che non hanno mezzi per difendersi?
Inserito da raffaele il 19/05/2014 17:52:46
La giustizia nel suo insieme rappresenta il cancro del nostro paese
Inserito da silvana il 19/05/2014 13:33:03
questo governo e questa magistratura vanno di pari passo. finché non cambia il governo, non cambierà nemmeno la magistratura
Inserito da ELENA il 19/05/2014 13:31:18
Gli itAliani definiti da qualcuno italioti ..non cambieranno mai ..Mi metto anche io in mezzo perché sono italiana fiera di vivere nel bel paese mal governato però..quindi dicevo gli itAliani nn cambianonimo perché é è come il politico stessa mentalità . Stesso MODO di fare. Di agire e di vivere dei nostri politici.. Quindi? Non cambia..
Inserito da ANGELA il 19/05/2014 13:29:44
Anche Grillo è un pregiudicato, esattamente come Berlusconi e per un reato gravissimo....è un pregiudicato per omicidio colposo plurimo...ha ammazzato tre persone per guida pericolosa., quella per cui chiediamo la pena di morte se la compie un rom, ad esempio......anche sulla mafia Grillo, in Sicilia, si è espresso in modo chiarissimo..."la mafia non esiste"....... Peggio di così....memoria corta, eh? ...
Inserito da salvatore il 19/05/2014 12:59:25
Una vera rivoluzione senza disordini o spargimento di sangue. Il sistema corrotto italiano sta per crollare. Tuonano contro Grillo di cui agli Italiani non frega nulla. Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e tanti altri ragazzi onesti sono il futuro del Paese. Questa é davvero l´ultima occasione per un cambiamento radicale.
Non possiamo nn dirci conservatori, e allora attenti con la santificazione della tecnologia
Quel che la Corte Suprema non ha considerando riguardo al divorzio
Perché la destra sta sparendo dall'agone politico
Mettete la museruola ai genitori incoscienti
Se le donne vincono quando in politica i migliori rinunciano