Deludente faccia a faccia in tv

Vespa punge grillo e lo disinnesca

Semplicemente applicando il suo giornalismo pacato il conduttore di Porta a Porta ha fatto confondere grillo, l’ha costretto a balbettare, ha scoperto che non ha un programma

di  

Vespa punge grillo e lo disinnesca

La lotta tra insetti, ieri sera, in quel di Porta a porta, ha visto prevalere nettamente la fastidiosa Vespa all’imbambolato e non preparato Grillo.

Abbiamo, infatti, percepito un Beppe, molto sotto i suoi livelli standard, messo in un angolo da un Vespa mai visto così in forma, da quando pedissequamente fa da svenevole padrone di casa ai potenti di turno presenti nelle sue trasmissioni.

Il sonnolento ronzio cui ci aveva abituato da sempre, si è improvvisamente trasformato in un rumoreggiante volteggio e brusio che ha da subito ammorbidito l’irriconoscibile Grillo.

Ha sfoderato il suo pungiglione, nuovo di zecca, per pizzicarlo fastidiosamente con domande, considerazioni e prese di posizioni che non hanno permesso al comico genovese di dare risposte concrete, anzi certune volte ha proprio deviato il discorso, altre non ha letteralmente risposto.

Per esempio quando, diabolicamente, gli ha posto la possibilità del referendum sull’euro e il reddito di cittadinanza.

Qui l’inarrestabile Grillo altro non è parso che una persona non preparata e piena zeppa di limiti, l’opposto, dunque, di ciò che ci fa credere di essere.

E, quando, non troppo convintamente, ha promesso detto referendum, il perfido Vespa l’ha frenato con un “ma per favore, Grillo, sai bene che non si può fare"...

E tutti, in attesa di una pronta replica da parte del focoso Grillo, altro non abbiamo visto che un beppone prendere atto delle parole del conduttore e affermare la possibilità di tale referendum attraverso una consultazione diretta via web.

Poi arriva il momento del reddito di cittadinanza.

Il capo dei 5Stelle ne conferma la validità, provando a spiegare, inceppandosi più volte, come ciò non significhi assistenza, ma puro sostegno etico e pratico alle miriadi di persone che si trovano in ristrettezze economiche.

Al che, il pungiglione di Vespa, torna in azione colpendo con estrema precisione quando afferma “ è impossibile trovare i 15 miliardi necessari alla fattibilità della proposta”.

E questo sappiamo tutti che è vero, che quella di Grillo è pura utopia.

Il sistema italico, con questo tipo di Stato totalmente asservito ai partiti e fondamentalmente liberal-capitalista mai, e sottolineo mai, permetterà il reddito di cittadinanza o il referendum sull'euro.

E qui Grillo, cade miseramente, come successe a Custer davanti all’incalzante arrembaggio dei Sioux, dal momento che la Costituzione non prevede, anzi vieta, referendum sull’€uro, anche se chiesto a gran voce dal popolo stesso.

Poi, l’intorpidito comico afferma di aver evitato il crearsi di formazioni naziste nello Stivale, citando Paesi come la Francia, Olanda, Grecia, Ungheria ecc., tutte nazioni in cui ogni giorno sorgono e si ampliano focolai di nazismo.

Ma, il colpo del KO Vespa l’ha assestato quando gli ha detto che “ non hai nessuna intenzione di superare con fatti concreti gli assetti costituzionali, e facendo così lascerai tutto com’è, non otterrai niente di niente”.

E anche qui, il rinvigorito insetto conduttore, ha avuto ragione, poiché in Italia non esiste alcuna forza politica capace di sovvertire l’andazzo, se non a promesse e proclami.

Questa in sintesi la serata del Grillo show, uno spettacolo impietoso per un uomo capace di urlare solo nelle piazze, senza però al contempo delineare un suo programma concreto.

Folla che spesso lo interrompe con applausi e grida di gioia, facendo allo stesso Beppe un grande favore, in quanto gli permette di non finire mai il suo discorso e così di non esprimersi mai compiutamente su ciò che vorrebbe fare.

Di fronte, invece, a un Vespa d’annata si è spento il frinire di un Grillo senza idee.  

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 20/05/2014 13:16:46

    Anch'io, come la signora Bea, non ho visto la trasmissione(i dibattiti televisivi e trasmissioni varie di politica non li guardo), mi fido pertanto di Massimo Melani su "Vespa pungiglione". Che Grillo e il suo movimento, nonostante la percentuale rilevante, non abbiamo un programma è risaputo. Su un punto, però, mi permetto di fare qualche considerazione, "il reddito di cittadinanza ". Anche se occorrono 15 miliardi, nei meandri degli sperperi e privilegi italici, si possono trovare molto di più. Un esempio: certo che se si aboliscono le province e poi rimangono gli apparati, vedi prefetture, questure, comandi provinciali, capoluoghi(non si sa di che) etc , non ci siamo proprio. Infatti la questione degli ammortizzatori sociali di quest'Italia è stata sollevata spesso dai governatori della Banca d'Italia, Draghi , per esempio, e non si capisce perché in Italia non si provveda alle modifiche necessarie. Infatti, tutto vale per le aziende con più di 15 dipendenti con le varie casse integrazioni e gli altri lavoratori e i disoccupati sono dimenticati. Pertanto questa vicenda del salario sociale, come lo chiamava, negli anni 80, Felice Mortllaro, presidente Federmeccanica, va affrontato.

  • Inserito da BEA il 20/05/2014 11:37:45

    Non ho visto la trasmissione, ma Grillo balbettare mi sarebbe piaciuto vedere/ascoltarlo! Non posso allora commentare Porta a Porta, ma che non ha un programma politico, non è una novità. Essere sempre contra tutto e tutti, urlando, non è sufficiente. Ho sempre avuto dubbi delle sue "qualità" da politico, anche se la politica attuale sembra un bel teatrino... peccato che più da piangere ed essere delusi che da ridere sopra. Ma tanta gente che lo vota... Per me è un enigma. E' un voto di disperazione, non ci sono alternative.

  • Inserito da Fabio S. P. Iacono il 20/05/2014 11:24:05

    Vespe che pungono e grilli che saltano. In realtà è andato in onda un mesto congedo della migliore italianità civica. E' la dimostrazione definitiva che il processo di rigenerazione nazionale non potrà mai avvenire per mezzo di una sorta di giacobinismo post ideologico. Dietro il rituale de "Porta a Porta" si celebra da anni un rito stanco e tautologico di una II Repubblica mai nata e mai morta, nonché di una III, ufficiosa e non ancora ufficiale, perennemente in sala parto ed a rischio d'aborto. L'esperienza di Bruno Vespa ha dimostrato che la fenomenologia del Movimento Cinque Stelle è fortemente inficiata da un'assenza di investitura da parte di un crisma superiore, ovvero l'assenza di una visione politica organica ed equilibrata, non moderata, che garantisca semplicemente il buon governo ed il ben-essere dei governati e la sovranità italiana in Europa e nel mondo finalmente non da meno del Regno Unito e della Francia. La II guerra mondiale è finita.

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.