E le altre riforme?

La magistratura decide l'agenda politica italiana: ora vuole, al più presto, il via libera ai matrimoni gay

Per MD tutti gli altri problemi in cui è invischiata l'Italia vengono molto dopo

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La magistratura decide l'agenda politica italiana: ora vuole, al più presto, il via libera ai matrimoni gay

Via libera ai matrimoni gay... Ma le altre riforme, tipo quella della giustizia e delle carceri?

La magistratura nostrana non finisce mai di stupire, sebbene il cittadino italiano abbia cominciato a capire perché PM e giudici amano meravigliare: lo fanno per essere maggiormente determinanti in merito alla vicende dello Stato e ad una certa linea da dare al Paese.

Insomma decidono loro al posto del Governo.

Il segretario generale di Magistratura Democratica, la dott.ssa Anna Canepa, (facente parte della corrente di sinistra delle toghe) ha dato ieri, al convegno tenuto a Roma appunto M.D., l'ennesima prova di quanto profonda sia l’ingerenza della magistratura all’interno dell'agenda politica del paese.

A un certo punto ha detto: “Credo che questo sia il momento di rilanciare il tema dei diritti, un tema forte che si ricollega strettamente all’uguaglianza. La riflessione che abbiamo fatto a così alto livello oggi non è un tentativo di sostituzione della magistratura alla politica, ( macchè, no,no! altrimenti perché evidenzia questo suo timore?) accusa che ci è stata rivolta ancora una volta, ma è, invece, una sollecitazione alla politica a riprendersi il suo spazio. È un forte richiamo, un modo per dire: fate le riforme. E che cosa c’è di più forte della politica dei diritti. I diritti delle famiglie omosessuali non possono restare questione privata, perché si tratta di un problema di dignità e uguaglianza dei cittadini”.

In Toscana diremmo: “ Ma che faina” questa Canepa, vuole tutte le riforme possibili, ma quella della giustizia non la sfiora neanche di striscio.

L’incontro romano delle toghe rosse è stato dedicato ai diritti delle persone gay, lesbiche, trans e famiglie a loro legati.

Insomma per il segretario di MD vengono prima di ogni altra cosa, di tutti gli enormi problemi in cui è invischiata l’Italia, i diritti dei gay.  

"I problemi sono dovuti alla totale assenza di norme da interpretare, -ha continuatao la Canepa-.

C’è un grandissimo sforzo fatto soprattutto dalle corti di merito, in maniera più timida dalla corte di Cassazione, una sentenza della corte Costituzionale che però ormai è stata travolta dalla giurisprudenza europea. Abbiamo la strada tracciata dall’Europa in un panorama internazionale che sta cambiando molto velocemente: non possiamo restare indietro”.

 Praticamente, l’ordine urlato è matrimoni gay all’istante, non possiamo essere il fanalino di coda dell’Europa. Lo siamo in merito all’invivibilità delle carceri, della giustizia, della finanza, ma a ciò ci penseremo quando sarà il tempo, ora le priorità sono ben altre!

E gli oltre 50mila errori giudiziari causa di condanne ingiuste e di detenuti innocenti in galera? Tra di loro c’erano, ci sono, sicuramente anche molti individui omosessuali che solitamente non è che vengano trattati con guanti di velluto; quelli non contano, vero?

La legge italiota ha proprio preso in parola la famosa frase del noto scrittore statunitense Edward Bunker : “La prigione è una fabbrica che trasforma gli uomini in animali. Le probabilità che uno esca peggiore di quando c’ è entrato sono altissime”.

Intanto, però, si organizzano convegni per i diritti di una categoria, evento pur giusto, ma si dimentica di programmare un piano affinché la giustizia nostrana non convalidi più il detto del poeta spagnolo Francisco de Quevedo : “Cento delinquenti fanno meno male di un giudice cattivo”.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 01/06/2014 13:08:27

    Come cittadino italiano rispettoso di tutte le opinioni, penso che le priorità siano altre in quest' Italia disastrata: Semmai prioritaria dovrebbe essere anche la riforma della magistratura, con la fine dei privilegi di questa casta. Tra l'altro non è certo la componente di magistratura democratica a dettare l'agenda sulle riforma da fare in Italia.

  • Inserito da ANDY il 01/06/2014 00:57:10

    Credo invece che in questo caso la dott.ssa Canepa abbia ragione da vendere. E' una vergogna che l'Italia non riconosca alcun diritto alle coppie omoaffettive. E' una vergogna essere al di fuori del resto dell'Europa. Ma ancora di più è che la discriminazione, la disuguaglianza, la mancanza di diritti civili avvengano in un paese che era stato il faro del diritto per il resto dell'Europa. Il fatto che in questo paese il 10% della popolazione sua discriminato è una vera emergenza giuridica.

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