Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ormai mancano poche partite alla fine del primo turno di questi mondiali di calcio ed è, pertanto, possibile redigere un primo bilancio, in primis, delle grandi favorite alla vittoria finale.
I padroni di casa del Brasile stanno, è inutile negarlo, deludendo un po’ tutti, dopo aver sofferto non poco contro una decisa e vivace Croazia, e pareggiato stendando parecchio con il Messico.
Un rigore inesistente ed un Pletikosa inguardabile hanno aperto la strada alla Seleçao per portare a casa i primi tre punti del mondiale.
Poi, il pareggio incolore con il Messico, più combattivo e voglioso di emergere.
C’è da dire che il girone dei carioca non è dei più temibili, ma bisognerà aspettare la partita di oggi con il Camerun per capire quanto vale davvero questo Brasile, nonostante le quote delle scommesse sportive relative alla vittoria finale delle Seleçao rimangano intatte.
L’Argentina è a punteggio pieno grazie al solito Messi che in questo Mundial sta diventando decisivo, partita dopo partita.
La squadra di Sabella ha sofferto con la Bosnia di Pijanic e Dzecko, prima di portare a casa i tre punti. La stella di Messi si è accesa quando tutti pensavamo all’ennesima prova incolore della pulce, che fino a quel momento è stato poco più che una comparsa in campo. Gioco lento e prevedibile nonostante in campo ci fosse gente come Di Maria, Aguero e Mascherano.
Contro l’Iran stesso discorso, con il portiere della celeste sugli scudi per alcune strepitose parate; poi al 90’ il colpo di magia della stella del Barcellona: 1-0 e Argentina a punteggio pieno.
L’Italia è quella che tutti conosciamo da sempre, o meglio quella che da sempre ha in mente il Mister so-tutto-io Prandelli, che dopo essere stata esaltata per aver battuto le larve inglesi, è stata immantinente ridimensionata da una squadretta, la Costa Rica, compagine che a stento si salverebbe nel nostro maggiore campionato.
Costarica, sorpresa del girone, e via la gran fanfara per osannare Campbell e soci; costaricani già qualificati e attesa spasmodica per lo spareggio Italia Uruguay.
“L’Italia si qualificherà se...” , ma facciamola finita per favore, è già uno smacco doverci contendere un posto agli ottavi invece di essere già bellamente tranquilli e speranzosi di batterci contro un docile avversario nel proseguo del torneo.
Prandelli, ahinoi, non è un vincente e non lo sarà mai, ha una sua testarda linea di conduzione che concepisce il calcio come un teorema di Pitagora a cui, però, mancano le nozioni finali per essere integrato e percepito da tutti.
La Spagna, logora, e ampiamente distrutta dai tantissimi impegni dei suoi giocatori di club, è la grande delusione della manifestazione.
I campioni del mondo e d’Europa sono stati presi a pallonate da un’Olanda determinata e desiderosa di vendetta dopo la sconfitta in finale di 4 anni fa. Un 5-1 che non ha lasciato spazio ai commenti, Van Persie e Robben hanno fatto quel che volevano grazie anche a un disastroso Casillas.
La Francia è a punteggio pieno non avendo sbagliato una sola mossa. Prima ha asfaltato l’Honduras (3 a 0) poi ne ha rifilati cinque alla svizzera ( 5-2).
Sicuramente il suo è uno dei gironi meno complicati dei mondiali, ma questo significa poco, loro hanno battuto l’Honduras tranquillamente, noi abbiamo tranquillamente perso dalla Costa Rica.
La Germania ha distrutto il Portogallo di Cristiano Ronaldo grazie ad uno spaventoso Muller autore di una tripletta, poi ha pareggiato, stentando non poco, con il Ghana, ma almeno non ha perso, come invece ha fatto un’altra squadra con certuni centro-americani e conferma seriamente ancora una volta la sua candidatura alla vittoria finale.
E ora? Cambiano gli equilibri?
Il Brasile, perché padrone di casa e per la sua immensa tradizione e per l’arbitraggio riservatogli alla prima, resta il favorito insieme all’Argentina, anche se dovranno migliorare e dimostrare ancora di più la loro forza.
L’Olanda, dopo la finale ottenuta e persa contro la Spagna in Sudafrica, con un Van Persie in gran forma e un Robben imprendibile, si candida anche quest’anno come spauracchio delle grandi favorite.
L’Italia è ancora in lotta per passare il turno, in quanto può bastarle un pareggio contro Cavani e C.; l’unico vero, grande problema è l’allenatore.
Riuscirà, per una volta, a schierare la squadra in maniera corretta e con due attaccanti?
Ripenserà ai vari Ranocchia, Destro, Giuseppe Rossi, lasciati a casa per i mediocri Paletta, Cerci e Insigne?
Ci pensate Pepito nella retroguardia della C. Rica assieme a Balotelli!?
Noi sì, mister so-tutto-io no di certo!
Inserito da ghorio il 23/06/2014 23:39:24
Non mi pare davvero che in questi campionati del mondo si giochi grande calcio. La regola vale anche per l'Olanda che Melani esalata e anche per la Germania che contro il Ghana non è che abbia giocato bene. Il Brasile(Neymar chi era costui?) lo stesso con Fred che segna in fuorigioco e viene convalidato il goal. Quanto all'Italia, è un'Itaglietta di mezza tacca e non solo per colpa di Prandelli, che gode di buona stampa. HO la sensazione che con l'Uruguay sarà molto dura. Una cosa poi va detta: l'onore dell'Italia non è sicuramente legato al calcio, nonostante la scoperta del Tricolore ogni quattro anni.
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