Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
l sindaco di Roma, Marino ha dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, di essere il peggior primo cittadino della Capitale da tempo immemorabile, il più incapace in senso assoluto.
Ignazio Marino, che nella vita professionale si è distinto nel campo dei trapianti di fegato, in quella politico- amministrativa ha conquistato il poco invidiabile scettro di re dei flop.
E i suoi flop li paghiamo noi, cittadini di Roma con tasse alle stelle e cittadini Italiani per i contributi erogati per cercare di ripianare buco in bilancio da cui è gravata la Capitale.
Il Sindaco Marino si occupa di tutto, tranne di quel che dovrebbe: perde tempo a fare ordinanze con le quali obbliga gli impiegati comunali a non chiamare nomadi i Rom ma solo incamminanti e sinti e appunto Rom.
Si preoccupa d intitolare giardini e piazzette a personaggi sconosciuti (e questo è un vizio ereditato da Veltroni).
Va in bicicletta con quel ridicolo caschetto (non obbligatorio) che ne mina la già scarsa autorevolezza.
Chiude la via dei Fori imperiali al traffico delle macchine, che di per sè potrebbe anche essere una idea accettabile, se Roma non avesse, per esempio a proposito di strade e traffico priorità che invece il sindaco ignora.
Appunto parliamo di strade. A parte la facoltà di medicina, che per diventare chirurgo ha sicuramente frequentato, non sappiamo quale sia la formazione culturale di Marino e ci viene il sospetto che sulla storia del cinema italiano sia un po' debole.
Ci sembra allora doveroso sciogliere un equivoco che si deve essere formato nella testa, protetta dal caschetto da ciclista, del sindaco: Roma città aperta è il titolo di un film di Rossellini, considerato da tantissimi un capolavoro, ma la locuzione città aperta non si riferisce alla buche che si aprono nelle strade! Perciò non pensi il sindaco Marino di rendere omaggio a Rossellini e alla Magnani lasciando aperte tutte le buche della città eterna!
Da quando Marino si è insediato, complice il maltempo, Roma ha visto progressivamente chiudersi le strade di transito per il formarsi di voragini, per la insicurezza delle gallerie, per alberi caduti,e via dicendo. Ma pensate che ci sia qualcuno al lavoro per rimettere almeno in sicurezza il manto stradale, ovvero almeno coprire le buche, non diciamo rendere vellutato l'asfalto! Ovviamente no.
Marino si limita a far mettere delle coloratissime recinzioni alle buche, che ovviamente rendono il transito difficioe e provocano intasamenti costanti di macchine, quando addirittura non chiude la strada a favore di deviazioni, con il conseguente aggravio della mole di traffico, già insostenibile, nelle strade adiacenti.
Avviene per le strade piccole e per le grandi arterie come la tangenziale ridotta ad una sola corsia nella zona di Collina Fleming e irraggiungibile da Corso Francia verso lo Stadio. E la situazione è ferma ormai da mesi.
L'ineffabile sindaco Marino dice che non ci sono i soldi per i lavori pubblici e allora sorge spontanea una domanda: dove vanno tutti i soldi che i contribuenti versano con indesiderata larghezza?
Ma la domanda che urge di più in queste ore è: Perché Roma affitta ai Rolling Stones il Circo Massimo alla risibile cifra di 8000 euro per farne guadagnar loro almeno 12 milioni pagandogli anche le spese di ordine pubblico, servizi ecc?
Il solito marziano Marino ha fatto i suoi conti e ha detto che l'indotto della performance dei Rolling Stones è stato per la Capitale di 35 milioni di euro, e sapete come ha calcolato la cifra? Moltiplicando il numero di spettatori con la cifra che essi avrebbero, secondo lui, speso per alberghi e ristoranti! Perché l'ineffabile Marino pensa ancora che i turisti di un concerto rock vadano in albergo e frequentino i ristoranti tanto da produrre un indotto da 35 milioni di euro?
Urge una soluzione, bisogna assolutamente cambiare sindaco, ne va della sopravvivenza di Roma e dei romani.
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