Disfatta su tutto il fronte, l’Italia canzonettara ha colpito ancora

Prandelli nuovo CT della Nazionale di Flipper; Balotelli alla ricerca disperata del killer cannibale Suarez. Ma intanto si torna a casa

Il mondo intiero ha visto la mossa da valoroso condottiero del CT che ha tolto Balotelli per Parolo, una seconda punta per un lento centrocampista dalle limitate possibilità e non contento ha tolto Immobile...

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Prandelli nuovo CT della Nazionale di Flipper; Balotelli alla ricerca disperata del killer cannibale Suarez. Ma intanto si torna a casa

“Una scusa è peggiore e più terribile di una menzogna, perché la scusa è una bugia guardinga”.  Alexander Pope

E quante menzogne ci hanno propinato in quest’ultime mesi l’accoppiata Renzi-Prandelli, ma con la speme che il Leader politico non faccia la fine dell’amico CT.

♩♪♫ Parole, parole, parole, soltanto parole, parole tra noi ♫♬♫, canta Mina.

Disfatta su tutto il fronte, l’Italia canzonettara ha colpito ancora.

Hanno già preparato fugacemente le valige di LV e stanno correndo, quelli della banda Prandelli verso Rio, per arrivare almeno in tempo a prendere il volo Alitalia AZ8080, dove verranno riportati nel luogo ove devono stare, in Italia.

Lo sciagurato Mundial di Cesarone, super coccolato da tutti -e sottolineo tutti i giornali sportivi e non- e da ogni trasmissione televisiva sportiva e non, è terminato solo dopo 18 giorni trascorsi tra l’euforia generale, dopo la vittoria con le larve inglesi, e la depressione acuta, dovuta alla bruciante sconfitta con la Costa Rica e il tutto culminato con il suicidio collettivo di ieri sera contro l’Uruguay del cannibale Suarez, un uomo malato, pericolosamente malato che la Fifa continua a far giocare nonostante il suo recente passato criminale.

Torniamo nel Bel Paese, come quattro anni fa in Sudafrica, eliminati ancora una volta al primo turno.

E’ finita, tristemente, in quel di Natal in una giornata dove si è visto proprio di tutto: dall’ espulsione folle di Marchisio, al gol di un difensore che non doveva giocare, al rigore netto negato all’Uruguay, al morso stomachevole di quella bestia di Suarez che meritava l’immediata espulsione.  

Come già accennato ieri, il fischietto Moreno dell’Ecuador, è soprannominato Dracula e dunque per lui i morsi sono all’ordine del giorno, anzi più se ne danno più lui se ne frega altamente.

Poi, il mondo intiero ha visto la mossa da valoroso condottiero di Prandelli che ha tolto Balotelli per Parolo,  una seconda punta per un lento centrocampista dalle limitate possibilità… e non contento ha tolto Immobile per un impacciato Cassano, esponendo gli azzurri ad un finale di partita disorientante, non avendo il centrocampo punti di riferimento in attacco.

Fino a che il suicidio si è perpetrato con il fischio dell’arbitro vampiro e del cannibale che è uscito con il sangue di Chiellini tra i denti.

Cosa poteva aspettarsi di più il pubblico dell’Arena das Dunas: si è gustato un incontro di calcio, un film drammatico e un finale horror.

Insomma, quando di mezzo c’è l’Italia lo spettacolo è assicurato.

Adesso Prandelli ad allenare la Nazionale di Flipper! 

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 25/06/2014 17:41:33

    Come volevasi dimostrare. Il calcio italiano, enfatizzato in Italia oltre misura, con tre quotidiani sportivi e le pagine sportive di tutti i quotidiani, ha dimostrato i suoi limiti. Non si gioca per il pareggio ma si affrontano le partite per vincere, cosa che in Italia non esiste o quasi. I giocatori sono vezzeggiati all'inverosimile: Balotelli segna un goal, si toglie la maglia, mostra i muscoli e l'Italia va in estasi. Non parliamo poi delle notizie che riguardano fidanzate e mogli. Insomma non ci siamo. Prandelli ha le sue responsabilità, ma soprattutto i giocatori. Quanto ai sostituti di Prandelli, registro lo sponsorizzazione dei vari Allegri, Mancini ,etc. Niente di nuovo sotto il sole: se si vuole cambiare, bisogna prendere un allenatore giovane, magari quello dell'under 21, e finirla una volta per tutte di far passare il calcio come la soluzione dei nostri problemi nazionali. Non ci siamo davvero!

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