Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Maledette, ignobili, vigliacche maldicenze, che distruggono la vita di chi le confeziona e di chi le subisce.
Diffondere voci false e tendenziose è un vizio che ha più derivazioni.
Scoprire i giochi psicologici che stanno dietro la calunnia può essere utile per preservarci meglio, senza cadere nella stessa nefasta tentazione.
In primis, capendo come risolvere i contrasti in modo più proficuo.
Dicerie, malignità, bugie sono tra le forme di virulenza verbale maggiormente diffuse.
Certune possono dimostrarsi sopportabili, scherzose, quasi bonarie; altre decisamente "cattive", devastatrici.
Qualche volta il fine è quello di colpire direttamente il bersaglio, il cosiddetto "nemico da abbattere".
In altri casi, e quasi certamente sono i più conosciuti e comuni, invece, la dilatazione di "voci", giudizi poco lusinghieri, critiche smodate, è alquanto sleale e gli ideatori della maldicenza restano nell'ombra, al riparo dalle responsabilità.
Ci sono perfidi occasionali - sovente goffi, poco intelligenti e facili da scoprire in quanto lasciano facili e identificatrici tracce di se' - e maligni fini conoscitori della materia, organizzati, predisposti verso il male, maggiormente difficili da cogliere perché sanno bene a chi donare le loro confessioni al veleno, quali sono i tempi e le circostanze migliori. Essi ti colpiscono alle spalle, sparlano di te, violano la tua privacy commettendo un reato, ignorando totalmente ogni forma di etica e moralità.
Non è che questa seconda categoria sia intellettivamente più scaltra, è solo la cattiveria che li porta a esercitare quel muscolo chiamato cervello, ma solo per danneggiare gli altri; usciti da questo campo sono essere disgustosi e privi di personalità.
Che cosa c’è dietro questa struttura ingannevole di aggressività?
La calunnia, dal punto di vista di chi la genera o la divulga, è una realtà articolata e molteplice punibile con il carcere e una salata multa.
Si ricorrere alla maldicenza perché una persona non riesce a comunicare in modo diretto con l’altra in merito a qualcosa di antipatico che la riguarda.
Ecco un esempio: siete stati disapprovati per qualcosa che avete commesso e chi vi ha criticato non ve lo ha detto apertamente, ma esiste qualcun altro che fa da tramite e ve lo riferisce.
Se chi vi vuole muovere delle obiezioni diffonde il pettegolezzo in varie direzioni, generalmente è perché desidera che prima o poi arrivi alle vostre orecchie.
La sua opinione vi giungerà pertanto di rimbalzo.
Sicuramente si comporta in tale modo in quanto teme le vostre repliche in caso di attacco frontale. Ma può anche succedere che chi vi critica voglia soprattutto porvi in oscura luce presso gli altri. Oppure vendicarsi di qualcosa di vero o presunto che gli avreste fatto.
La maldicenza allora può nascere, anche dal rancore, dalla gelosia, dall'invidia.
Inserito da bea il 02/07/2014 12:44:54
Niente da aggiungere, dico solo il mio con e mie semplici parole. Una calunnia è sempre bestiale, sempre nevativo, non ha mai qc a che fare con scherzi etc. perché c'è dietro sempre la voglia di distruggere, far male a qualcuno/a. Chi calunnia ha un carattere malizioso, infame, non importa il perché, invidia, gelosia o solo la voglia di ferire l'altro/a.Una calunnia significa sempre mettere in giro buggie, in qualunque modo. E chi viene dannegiato per calunnie con consequenze per la vita (famiglia, professione...) DEVE fare una denuncia e richiedere risarcimento.
Inserito da vale il 02/07/2014 11:51:03
Bestie, sono solo bestie coloro che calunniano.dei vigliacchi, vigliacche che approfittano di colpire alle spalle...che brucino all'inferno