I maldicenti professionisti

Quell'atteggiamento diabolico che si manifesta col parlar male del prossimo: la calunnia. -Seconda e ultima Parte-

Se invece reagisce criticandoci o attaccandoci, avremo comunque creato le condizioni per un confronto diretto, onorevole e potremo agire per via legali, querelandolo per minacce e violazione della privacy

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Quell'atteggiamento diabolico che si manifesta col parlar male del prossimo: la calunnia.  -Seconda e ultima Parte-

Calunnia, Botticelli

La calunnia nasce anche da forme di ambivalenza, come l’amore e l’amicizia.

E’ frequente, infatti, che una persona critichi in maniera violenta, in sua assenza, colui o colei con cui divide un rapporto amoroso, oppure un amico.

Tutto ciò può tranquillamente materializzarsi perché sovente proviamo combattività per la dipendenza che ci unisce alle persone che amiamo: in determinati momenti vorremmo essere maggiormente liberi e autonomi.

La malignità può corrispondere a una aggressività "deviata" o alla collocazione di un conflitto. Si critica ma questa animosità non era primariamente indirizzata a voi.

Ha unicamente trovato un punto di orientamento poiché vivete nel medesimo ambiente.

Esemplificando: un individuo che ha un contrasto matrimoniale o delle relazioni domestiche ingarbugliate, devia il conflitto in altro loco, cioè su di voi che siete un semplice amico o conoscente e non c'entrate nulla, e quando alla fine la disputa è risolta, il suo comportamento nei vostri confronti cambierà senza che da parte vostra vi sia stato alcun mutamento.

Svariate volte le indiscrezioni "pesanti", in determinati ambienti, servono per dire cose che è vietato pronunciare o non è etico dire.

Se qualche maldicenza di tanto in tanto può diventare comprensibile e sopportabile, diverso è invece il caso dei cosiddetti maldicenti professionisti che sparano su tutto ciò che si muove e vivono sentimenti di continua frustrazione, e spesso oltrepassano i limiti del lecito investigando e violando gravemente la privacy dell’individuo preso di mira.

Essi nuocciono agli altri ma soprattutto a loro stessi.

Detto atteggiamento suscita risposte negative a tal punto che la loro frustrazione aumenta.

Non va, poi, sottovalutato il fatto che il detrattore/detrattrice sistematico/a può dare di se' un'immagine opposta a quella inizialmente mostrata perché, se e quando viene scoperta "l'origine" della calunnia, la gente inizia a sospettare le sostanziali debolezze dell'autore, il quale voleva invece dare di se' una parvenza di forza e prestigio.

Poiché, la calunnia, come spiegato procede per vie sotterranee è un nemico difficile da sconfiggere. Quando ci accorgiamo che siamo soggetti a maldicenza, i nostri pensieri non si discostano da questi: “Com’è possibile dir questo di me?”; “ Mi sta sputtanando, me la deve pagare. E’ un pessimo individuo”.

Se queste idee ci fanno star male è proprio perché sbattono con una serie di certezze più o meno inconsapevoli: “Non è accettabile vivere senza amore”, “Occorre avere la stima di tutti”, “Non ho la minima possibilità di sbagliare”, “ Devo piacere a tutti i costi”.

Mentre, all’opposto, è la giusta occasione per essere realisti e accettare il fatto incontrastabile che non è assolutamente possibile essere amati dalla moltitudine, che commettere degli errori è più che normale e che una nostra azione errata non ci bollerà in omnem vitam.

Se abbiamo individuato il nostro rivale, il metodo migliore potrebbe essere di contattarlo, anche telefonicamente, mai in pubblico.

Vistosi scoperto potrà negare ogni cosa in blocco, ma da quel momento è a conoscenza che noi sappiamo.

Se invece reagisce criticandoci o attaccandoci, avremo comunque creato le condizioni per un confronto diretto, onorevole e potremo agire per via legali, querelandolo per minacce e violazione della privacy. 

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