Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Lo sportivissimo Maradona
Impensabile, nemmeno nell’incubo più oscuro e “orrorifico”.
Ciò che si è materializzato al “Mineirazo” è qualcosa di distruttivo, storico, intontente, deprimente, sconvolgente.
Non basterebbero tutti gli aggettivi presenti nella Treccani per definire la disfatta di Belo Horizonte, forse solo paragonabile alla sconfitta dei romani nella Battaglia delle Forche Caudine contro i Sanniti; della battaglia della Lopasnia, ove i russi sterminarono i tartari e via dicendo.
La Germania ha spazzato via i piagnoni del Brasile, una squadra -quella di Scolari- letteralmente inguardabile, che in un amen ha frantumato il sogno di più di duecento milioni di persone e con un risultato vergognosamente senza precedenti: 7-1.
E, tutto quanto sopra, si è capito solo dopo dieci minuti di gara, rendendo il resto ancora più traumatico, ove il mondo intiero ha visto il prolungamento dell’agonia di una squadra di mezze calzette che grazie al suo dissennato allenatore ha fatto ingoiare fino all’ultima goccia l’amaro calice avvelenato della sconfitta mortificante e senza attenuanti.
Una difesa ridicola, imbarazzante, che ha spaventosamente confermato i dubbi della vigilia. «Chiedo scusa a tutto il popolo brasiliano per non essere riuscito a portare il Brasile in finale», queste le parole del CT verde oro, che si è dimenticato di aggiungere altre giustificazioni… per la sua assurda e autodistruttiva tattica, per l’assoluta assenza di gioco della squadra e per la mancanza totale di carattere dei suoi giocatori.
«Sono mortificata, mi dispiace immensamente per tutti noi tifosi e per i giocatori», così si è espressa su Twitter la presidente brasiliana Dilma Rousseff.
Mueller, Klose, doppio Kroos e poi Khedira: gli uomini della Mannschaft sommergono di gol una difesa di margarina.
Ma tutto questo cerca di spiegarlo ai tanti soloni della RAI o SKY che pensavano, che la Selecao avesse già le mani sulla Coppa o a chi diceva che «se il Brasile non vince andremo tutti quanti all’inferno».
A questo punto non rimangono solo che macerie fumanti di una confitta senza eguali, di un popolo che è stato ferito nell’anima, una disfatta che rimarrà nella storia dello sport, alla quale ha assistito gente che solo dopo 25minuti ha iniziato a abbandonare lo stadio.
“ Non c’è più nemmeno un Ronaldo, oggi spodestato da quel Klose a cui tutto lo stadio ha riservato applausi e un’ovazione da brividi al momento della sostituzione, a dimostrazione che si può anche essere travolti ma è giusto riconoscerei meriti e la bravura degli avversari. Il Fenomeno sta in tribuna a fare l’opinionista tecnico ma ha una faccia da funerale e si vede che avrebbe voglia di piangere anche lui. La sua espressione è la stessa di un paese in psicodramma collettivo, per una tragedia il cui bilancio rischia di aggravarsi se domenica al Maracanà la Coppa dovessero sollevarla gli argentini” Il Secolo XIX.
Inserito da bea il 09/07/2014 12:50:36
Analisi perfetta... Ma i teutonici avrebbero vinto mai se i brasiliani fossero stati a loro nivello di capacità come nella partita contro il Messico. E perché? Penso che mancavano i 2 "motori" decisivi, peccato. Dopo di 5 gol ho preferito guardare la luna, e vedo già: "stolz geschwellt die deutsche Brust"...... Non mi piace.
Inserito da ghorio il 09/07/2014 12:06:12
Massimo Melani ha fotografato la partita meglio dei "soloni" di Sky e Rai, che dovrebbero limitarsi di fare la cronaca della partita, indicando lo scambio del pallone tra giocatori. IN ogni caso non è stata immensa la Germania è stato disastroso il Brasile. Poteva fare catenaccio e reagire, invece.... Se ci fossero state altre squadre sudamericane, il risultato sarebbe stato diverso. Quanto a Maradona, Sivori è stato più grande di lui, potrebbe astenersi di 2sfottere" e pensare all'Argentina.
Il professore e la dignità della scuola; una battaglia da Don Chisciotte?
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
IL KULTURKAMPF DELLA SINISTRA AMERICANA: il mito del piagnisteo che non finisce mai.
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
Il Biopotere: complottismo o incubo prossimo venturo, anzi già in corso?
La Messa per Pasqua? Inutile, si può pregare anche in bagno!