Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Professore ordinario di Storia Contemporanea Roma La Sapiena
vrei voluto e vorrei, se mai ce ne fossero ancora tempo e soprattutto intenzione, ascoltare da Berlusconi questa frase: «Non ho mai chiuso al PD ma non intendo genuflettermi al renzismo, rispetto al quale il centrodestra non può che essere opposizione».
Purtroppo, in termini politici logicamente diversi, è stata pronunziata da Vendola «alle prese con la migrazione da Sel verso il premier».
Ma di grazia, continuando sulla strada dell’intesa, o per dirla in termini più realistici e meno enfatici, dell’"inciucio" tra il lombardo ed il toscano, gruppi sempre più consistenti di elettori non si porteranno dalle terre berlusconiane del limbo e dell’incerto in quelle, comode e proficue, della maggioranza di potere?
Opportunamente un senatore non da ora critico della riforma, Augusto Minzolini, è arrivato a denunziare l’abitudine del Pierino delle Cascine (ma non solo sua, parliamoci chiaro) di «criminalizzare chi dissente».
Intanto mentre a destra si continua sfarfallare, senza concretezza e principalmente senza costrutto, da un progetto all’altro, dall’appoggio alla Le Pen all’intesa con Salvini fino al rilancio salvifico delle primarie organizzate, nel modo più incongruo, anche con i partiti gregari del giovane di Pontassieve (mi scusino i miei … venticinque lettori, ma riesco né a scrivere né a pronunziare il nome del ”presidente del Consiglio") i problemi del Paese si manifestano ogni giorno con una pesantezza e con una serietà trascurate e sottovalutate.
Dopo il Rapporto della Caritas, segnalato l’altro giorno, nel documento "Povertà in Italia", presentato ieri dall’Istat, si segnala che in Italia ci sono 10.048.000 persone (16,6 %) in condizioni di povertà relativa. Tra queste 6.020.000 (9.9%) sono povere in assoluto, cioè non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita dignitosa. La indigenza massima ha raggiunto il dato drammatico del 7,9% e le famiglie con i disagi più alti sono divenute da 793.000 1.014.000.
Intanto a Palazzo Madama fervono le discussioni e soprattutto le trattative sulla nuova veste del Senato, condivisa ed apprezzata nelle comode e arredatissime abitazioni del milione di famiglie nella povertà più cruda.
Come cittadini, poi, non possiamo non esprimere il più sentito e commosso ringraziamento per l’esecutivo governativo e per le forze che lo sostengono e lo affiancano in questa riforma epocale, nell’apprendere dal bollettino periodico sui conti pubblici della Banca d’Italia che nel maggio scorso, ad imperatore toscano dominante, il debito pubblico è aumentato di 20 miliardi rispetto al mese precedente, così da toccare il nuovo massimo di 2.166, 3 miliardi di euro.
Nei primi 5 mesi del 2014 – altro dato entusiasmante – le entrate tributarie sono cresciute dell’1,6%. . "Intelligentibus…".
Non possiamo nn dirci conservatori, e allora attenti con la santificazione della tecnologia
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