Editoriale

Italiani sempre più poveri politici sempre meno credibili

La sinistra di Renzi dopo gli 80 € sembra non occuparsi più dei conti, mentre la destra continua a sfarfallare

Vincenzo Pacifici

di Vincenzo Pacifici

Professore ordinario di Storia Contemporanea Roma La Sapiena

vrei voluto e vorrei, se mai ce ne fossero ancora tempo e soprattutto intenzione, ascoltare da Berlusconi questa frase: «Non ho mai chiuso al PD ma non intendo genuflettermi al renzismo, rispetto al quale il centrodestra non può che essere opposizione».

Purtroppo, in termini politici logicamente diversi, è stata pronunziata da Vendola «alle prese con la migrazione da Sel verso il premier». 

Ma di grazia, continuando sulla strada dell’intesa, o per dirla in termini più realistici e meno enfatici, dell’"inciucio" tra il lombardo ed il toscano, gruppi sempre più consistenti di elettori non si porteranno dalle terre berlusconiane del limbo e dell’incerto in quelle, comode e proficue, della maggioranza di potere?

Opportunamente un senatore non da ora critico della riforma, Augusto Minzolini, è arrivato a denunziare l’abitudine del Pierino delle Cascine (ma non solo sua, parliamoci chiaro) di «criminalizzare chi dissente».

Intanto mentre a destra si continua sfarfallare, senza concretezza e principalmente senza costrutto, da un progetto all’altro, dall’appoggio alla Le Pen all’intesa con Salvini fino al rilancio salvifico delle primarie organizzate, nel modo più incongruo, anche con i partiti gregari del giovane di Pontassieve (mi scusino i miei … venticinque lettori, ma riesco né a scrivere né a pronunziare il nome del ”presidente del Consiglio") i problemi del Paese si manifestano ogni giorno con una pesantezza e con una serietà trascurate e sottovalutate.

Dopo il Rapporto della Caritas, segnalato l’altro giorno, nel documento "Povertà in Italia", presentato ieri dall’Istat, si segnala che in Italia ci sono 10.048.000 persone (16,6 %) in condizioni di povertà relativa. Tra queste 6.020.000 (9.9%) sono povere in assoluto, cioè non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita dignitosa. La indigenza massima ha raggiunto il dato drammatico del 7,9% e le famiglie con i disagi più alti sono divenute da 793.000 1.014.000.

Intanto a Palazzo Madama fervono le discussioni e soprattutto le trattative sulla nuova veste del Senato, condivisa ed apprezzata nelle comode e arredatissime abitazioni del milione di famiglie nella povertà più cruda.

Come cittadini, poi, non possiamo non esprimere il più sentito e commosso ringraziamento per l’esecutivo governativo e per le forze che lo sostengono e lo affiancano in questa riforma epocale, nell’apprendere dal bollettino periodico sui conti pubblici della Banca d’Italia che nel maggio scorso, ad imperatore toscano dominante, il debito pubblico è aumentato di 20 miliardi rispetto al mese precedente, così da toccare il nuovo massimo di 2.166, 3 miliardi di euro.

Nei primi 5 mesi del 2014 – altro dato entusiasmante – le entrate tributarie sono cresciute dell’1,6%. . "Intelligentibus…". 

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