Minoranza al potere

Lega, Sel e M5S insorgono e marciano verso il Quirinale contro la riforma del Senato

Se volevano per forza raccogliersi per manifestare torti e disagi, dovevano farlo per e a nome di tutte quelle persone che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese a causa di stipendi da fame, i disoccupati, i piccoli e medi imprenditori...

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Senza un minimo di ritegno ieri i senatori grillini, alcuni rappresentanti della sinistra e anche i leghisti, si sono radunati -formando un inquietante corteo- nel piazzale del Quirinale.

Non vogliono, nella maniera più assoluta, approvare la riforma del Senato, impaludata nelle sabbie mobili di un’aula da un imbarazzante prova di forza tra due parti, entrambe fermamente decise a piegare l'altra alla propria volontà; una rappresentata dal Governo con il sostegno di Forza Italia, una formata dalle minoranze o opposizioni che dir si voglia, con tanto di appartenenti al PD, che sta facendo di tutto per impedire il congedo definitivo di una delle due camere, quella considerata da molti “mangia soldi a sbafo”.

Tutto questo per dire che se volevano per forza raccogliersi davanti al Quirinale per manifestare torti e disagi, dovevano farlo per e a nome di tutte quelle persone che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese a causa di stipendi da fame, i disoccupati, i piccoli e medi imprenditori che sono ancora in attesa dei rimborsi dello Stato, i pensionati, gli esodati creati dalla Fornero, i perseguitati dalla giustizia che adesso sono stati riposizionati nel dimenticatoio perché Berlusconi è stato assolto, i tantissimi poveri che non hanno che come via d’uscita il suicidio.

Ecco, tutte queste categorie dovrebbero avere l’assoluto diritto di presentarsi davanti a Napolitano e reclamare giustizia in tutti i sensi.

I senatori contestanti, altro non sono che un ammasso di persone fuori dal tempo, individui stantii e passati di moda, come stantio e passato di moda è il Senato, assolutamente inutile e dannoso nella sua esistenza.

Prima questo match si concluderà, prima i caporioni del Governo, aiutati da FI, passeranno a interessarsi ai veri problemi dell’Italia, e non a dover combattere quattro sgallettati che cercano solo di mantenersi ben saldi alle loro belle poltrone imbottite.