Strangolati dalle imposte

Ancora una tassa sulla casa, attenti a vendere: lo Stato si trattiene gli interessi per un mese

Si applica al momento del rogito e come al solito non fa differenza se a vendere è un poveretto che cerca di sopravvivere vendendo una catapecchia o una abitazione di lusso

di  Totalità

Ancora una tassa sulla casa, attenti a vendere: lo Stato si trattiene gli interessi per un mese

Le tasse sono come i topi, si moltiplicano in maniera esponenziale e si nascondono. Abbiamo appreso questa mattina dal presidente della FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobilari Professionali) ospite di Omnibus su La 7, che sulla casa hanno abbattuto un’ennesima scure, ma nessuno ovviamente di ha detto niente perché ormai la parola d’ordine è non disturbare il manovratore, qualunque cosa ci imponga di fare.

La nuova tassa riguarda la vendita delle case. Al momento del rogito la somma versata dall’acquirente non andrà più direttamente al venditore, ma verrà trattenuta dal notaio per conto dello Stato che se la tratterrà per un mese prendendo gli interessi sulla cifra.

Insomma il parole povere lo Stato su ogni compravendita incamera l’importo della transazione e se la tiene  per un mese per prendere gli interessi sulla cifra.

La faccenda funzionerebbe o sarebbe quantomeno accettabile se si applicasse solo per certe tipologie di immobili e relative cifre, per esempio su abitazioni di lusso o comunque di un certo livello.

Immaginate invece il poveretto che è costretto a vendere la casa per pagare i debiti, o per continuare a sopravvivere o per qualche altra dannatissima necessità, l’elenco delle quali in questo periodo è purtroppo vario e molteplice, dovrà aspettare almeno un mese (senza contare le altre varie lungaggini che caratterizzano questo tipo di transazione) prima di avere il dovuto e dovrò adattarisi al fatto che lo Stato si prenda gli interessi  (quelli che le banche non danno a lui poveretto) di un mese.

Siete avvertiti. Questa è una “Tassetta”, ma quante altre ce ne saranno che si scoprono solo al momento di pagarle o magari rimangono sapientemente nascoste nelle pieghe di apparenti tortuosità burocratiche?

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