Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La copertina del libro
Chi, come me, è nato nei primissimi anni Sessanta, gli appuntamenti con la Storia, a parte il primo uomo sulla Luna, li ha persi praticamente tutti. Per questo trovo che il saggio edito da Solfanelli avente titolo “MSI e terrorismo nero tra verità e montature” sia un buon “Baedeker” per coloro che certi eventi li hanno visti da lontano, sia nel tempo, sia nello spazio. Un’utile guida con alcuni spunti interessanti sulla genesi e l’evoluzione di quei movimenti variegati che attraversarono l’esperienza della Destra italiana nel secondo dopoguerra e fino all’altro ieri. Un documentato percorso che si snoda tra le figure storiche dell’M.S.I. e quelle note per la cosiddetta “eversione nera”; accenna, ma non risolve, in quanto irrisolvibili, probabilmente, alcuni punti che restano oscuri dei rapporti intercorrenti fra tutte queste varie “anime” di una destra postfascista che a volte somiglia stranamente alla sua stessa antagonista di Sinistra dello stesso periodo.
Anni di confusione e di incertezze, dove le fonti sfumano in supposizioni ed esistono trame dentro altre trame. Un azona perennemente fluttuante dove pressoché tutto risulterebbe essere possibile, tra i movimenti dei Servizi Segreti deviati e le manovre guidate “in remoto” dagli Stati Uniti d’America. Un libro che dimostra, partendo da “fatti” come aveva ragione Silvano Panunzio nel suo denunciare l’esistenza di una vera e propria “criptopolitica” attiva al di sotto del livello politico in azioni decisamente volte alla sovversione.
Ivan Buttignon e Mattia Zenoni si sono dunque dedicati all’improba impresa di cercare di illuminare un periodo fatto di “fascisti nelle fogne” e “Campi Hobbit”, di tentativi di golpe che probabilmente sono stati meglio resi dal film di Mario Monicelli “Vogliamo i Colonnelli” e purtroppo tristi e sciagurati fenomeni che hanno più a che vedere con la cronaca nera della follia e della criminale violenza che con gli ideali aristocratici e cavallereschi propugnati per esempio da Julius Evola e da Pino Rauti. “Anarchici di Destra”, “Nazimaoisti”, intellettuali che scelgono l’apolitica o la Metapolitica, preferendo appunto lo studio della Tradizione, s’intersecano volenti e nolenti con coloro che hanno abbracciato la lotta armata e si sono resi uguali al nemico che avrebbero dovuto combattere. Un breve saggio che non dovrebbe mancare dunque per tutti coloro che hanno vissuto i tempi degli “anni di piombo”, ma soprattutto che speriamo sia il battistrada per altri studi con maggior respiro su un argomento che ancora oggi è troppo incrostato di ruggine e sangue.
MSI e terrorismo nero tra verità e montature
I collateralismi tra il partito neofascista e le organizzazioni armate di estrema destra
Di Ivan Buttignon e Mattia Zenoni
Solfanelli Editore
ISBN-978-88-7497-861-8
Pagg. 192
€ 14,00