Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
C’era una volta l’amato Matteo Renzi, possiamo tranquillamente scrivere.
Sì, una volta, ma da qualche tempo in qua, quella selva di amici si sta giornalmente riducendo.
Meno di un anno fa fece fuori, dopo avergli giurato amicizia eterna, il Letta giovane. Poi si divertì non poco a triturare Cuperlo, ma ancora prima posizionò il logoro Bersani ai giardinetti pubblici con l’Unità in mano.
Continuiamo con la Bindi? Messa da parte all'Antimafia e mai più vista in giro.
Prodi? Zitto, zitto ad aspettare l’incarico di Presidente della Repubblica, se Matteino non cambierà idea all’ultimo.
Mi direte… e la Boldrini e Grasso? Calma, ora gli fanno comodo, ma se dovessimo andare al voto sarebbero i primi a essere rottamati o posti sulla panchina del giardinetto assieme a Bersani. E nonostante ciò, l’ex Sindaco di Firenze, urla e sbraita il suo nuovo slogan: «Non molleremo di un centimetro».
Diceva Ezra Pound : “Una nuova conoscenza è un esperimento, un nuovo amico è un rischio”.
E di rischi ne sta correndo parecchi il giovane Premier, perché molti degli amici che erano saliti sul carro del vincitore adesso gli stanno facendo dei poco simpatici marameo.
Il penultimo, in ordine di tempo, è il re che fa le scarpe, in tutti i sensi, il sig. Diego Della Valle, prima compagno inseparabile in tribuna viola e grande propugnatore di Matteo, poi, da martedì, mittente di un siluro contro Renzi: “ La Costituzione è stata scritta da persone come Einaudi, non facciamola cambiare dall'ultimo arrivato con un gelato in mano. Mi auguro che il governo si occupi delle famiglie italiane”.
Abbiamo spiegato in altre pagine della rivista il perché di questo voltafaccia di Mr Tod’s, ma comunque la si guardi da pochi giorni ha un nuovo nemico.
Ultimo di questa lunga serie Carlo Cottarelli, commissario alla spending rewiew, che il giorno dopo l’uscita di DDV ha tuonato contro il Presidente del Consiglio affermando che già ci siamo spesi tutti i risparmi da fare e che proseguendo per questa strada non sarà possibile abbassare le tasse.
La replica di Matteino? “Se non c'è lui, ci sarà un altro”.
Adesso anche i media, in primis i quotidiani, gli stanno addosso e non per accarezzarlo, ma per assestargli giornaliere bastonate, come usa fare il Fatto Quotidiano con articoli a firma di Marco Travaglio.
Antonio Polito, che scrive sul Corriere della Sera, è stato definito da molti il giornalista più anti-renziano dello Stivale, e se arrivasse a sostituire, ai vertici del quotidiano, Ferruccio de Bortoli, ne vedremo delle belle davvero…
Intanto, in quel di Repubblica, il fondatore Eugenio Scalfari, sta scalpitando come un pony impazzito, perché Renzi ancora non lo ha contattato per qualche decisivo e risolutore consiglio.
Cavolo, Scalfari è stato addirittura dal Papa in udienza personale e questo fiorentino, filo-berlusconiano, non lo degna di un cenno.
Vogliamo dimenticarci dei tanto bistrattati magistrati, che si stanno opponendo con tutte le loro forze alla necessaria, come l’ossigeno, riforma della giustizia e che non vogliono assolutamente accettare la proposta di andare in pensione, come ogni comune italico mortale, ma restare a fare danni fino ai (75) anni?
E, anche a livello internazionale non è che Renzi stia molto meglio, in quanto l'atteggiamento della Merkel e di Hollande non è apertamente a suo favore, per non parlare di quello di Jean-Claude Junker che non vuole sentir parlare della Mogherini.
L’elenco degli ex amici e dei nemici veri e propri oltrepassa le italiche sponde, ma in Italia, oltre all’alleanza con il Cavaliere, gli sono rimasti due soli amici, estremamente forti:
Napolitano e un sondaggio che lo vede già al 44%.
Comunque faccia, Matteino per la gente è sempre credibile, grazie soprattutto alla sua grande facilità di presentarsi al pubblico, forse ancora meglio del suo maestro Berlusconi, perché il Premier usa toni e comportamenti da amico di pianerottolo, con la battuta tagliente e per alcuni simpatica; mentre l’altro, grande affabulatore, spesso cascava nelle sabbie mobili della volgarità con la sua mania per il sesso.
Inserito da Anna Ferreri il 01/08/2014 15:08:18
Max la politica e' sporca !! si lotta internamente nel proprio partito per avere un poco di spazio ,,ci sono gelosie e prevaricazioni ..Matteo le sa' queste cose e non si fara' smontare dai cosi' detti vecchi politologhi incalliti ....Matteo ha dalla sua i cittadini che vedono in lui un nuovo modo di intendere la politica e anche un nuovo ritmo di fare politica !
Inserito da silvana il 01/08/2014 12:47:19
se tutti questi mangia soldi andassero a zappare la terra per potersi guadagnare un tozzo di pane, capirebbero quanto è difficile andare avanti nelle ristrettezze, pur di vivere dignitosamente
Inserito da valentina il 01/08/2014 10:51:35
certo che i giornali ce la mettono tutta a contrastarlo.. eravamo certi che non sarebbe stata una passeggiata e che finite le moine, quando avremmo cominciato a fare sul serio..ci sarebbe stato un contrasto furibondo.. più postate articoli così..più capiamo che gli stiamo acciaccando le ossa a quei poteri che finora dormivano tranquilli
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