Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Marika Guerrini nasce a Pozzuoli. Scrittrice, indologa, storica dell'Afghanistan, studiosa di antropologia culturale e pedagogica e del pensiero filosofico di Rudolf Steiner. Ideatore del "Sakura Arte Roma" da tempo ha rivolto la sua attenzione alla geopolitica internazionale con particolare attenzione alla regione centro asiatica meridionale India inclusa. Ha vissuto in Afghanistan e Iran. Vive e lavora a Roma. Autrice di "Grigiarancio" Asefi Terziaria 2000 ( seconda ediz. ampliata, Amazon 2011, Smashwords Edition 2011, lulu book 2011); "Massoud l'Afghano il tulipano dell'Hindhu Kush" Venexia 2005; "Afghanistan Profilo Storico di una Cultura" Jouvence 2006; saggi e articoli in volumi collettivi tra cui "Tripartizione Umana ed Educazione" Graus 2007; "L'orientalista guerriero" Il Cerchio 2011. Il suo blog http://occiriente.blogspot.com
uò accadere ad alcuni metalli che un processo alchemico tramuti la loro forma, la sostanza. E antiche mitologie e filosofie e leggende danno racconto del loro subire trasformazione, ancor più quando la sostanza materiale sia duttile, malleabile. E raccontano del fisico e del metafisico, di luoghi non luoghi, di laboratori tra alambicchi e ampolle e criptici testi in cui formule altrettanto segrete attendevano la comprensione, l'attuazione.
Ed era allora che il vile metallo si trasformava in oro e il cinabro assurgeva a pozione di lunga vita e la pietra filosofale e... "Arte profonda" veniva anche chiamata un tempo e tuttora l'alchimia. E giungeva dall'oriente che fosse arabo, fenicio, indiano, greco, egizio, e ancora fino a qui, al nostro medioevale occidente e ancora, da allora, nel tempo. Ma da ovunque fosse il suo giungere, ovunque fosse il suo tempo, il suo senso era un omnia ab uno et in unum omnia, e in questo tutto, in quest'uno il senso della trasmutazione dal vile al prezioso.
E' quel che è accaduto al piombo israeliano del 2008, forse, così tanto fuso da perdere, nel tempo, la propria materialità ed assumere l'immateriale aspetto di un sentimento, in questo caso l'odio. Dunque, quel che accade in questi giorni e continuerà ad accadere a Gaza da parte di Israele, che continuerà ovunque in quella zona, altro non è che azione di una materia fattasi immateriale per via di metamorfosi, motivo per cui, nel momento in cui l'immateriale sentimento tocca la materia, una qualsiasi materia che sia uomo o cosa, torna all'origine della propria sostanza e, essendo stato piombo, uccide. Tutto qui.
In realtà Israele non sta colpendo i palestinesi e tutta la loro vita con delle armi, bensì con un sentimento che toccando la materia torna all'origine di sé, alla propria sostanza, questo prescinde dalla volontà di Israele, è solo questione alchemica di un metallo, che manifesta la propria natura, nel caso, plumbea, con essa agisce per contatto, per contatto si manifesta. E' così che Israele ha superato qualsivoglia Trimegisto, così, ha superato qualsivoglia materia persino quella aurea, così ha tramutato il piombo in elemento che va anche oltre il volatile, elemento assolutamente immateriale, sentimento, a cui va dato nome: odio. Nulla meno nulla più.
Follia, la nostra? Peut être, direbbero i francesi.
Inserito da daniele il 02/08/2014 18:20:06
Non so perché, dopo aver letto l'articolo, mi è venuta in mente la vicenda di Pippa Bacca, artista italiana, probabilmente ignara delle cose del mondo, che, vestita da sposa, fu uccisa in Turchia.
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