Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
L' On Deborah Bergamini
Titolo di apertura programmatico ed esplicativo del foglio di famiglia: «il futuro del centrodestra (cominciamo proprio bene con l’equivoco perpetuo e perpetuato). BERLUSCONI HA UN JOLLY. La senatrice Rossi (ohibò!) svela: si andrà presto a votare e ci saranno delle sorprese. Sì in aula al taglio dei senatori: saranno 100 e non eletti (Gaudeamus! Evviva la democrazia)».
La quarantaduenne tesoriera del partito, in una chiaccherata alla buvette, di incommensurabile peso per la storia dell’umanità, ha espresso concetti da trattato di alta politica: «Un Berlusconi vuole che non lo troviamo?», riferendosi ad eventuali elezioni primaverili. Ha precisato quindi: «Un Berlusconi. Non ho detto Marina, ho detto un Berlusconi. Magari il jolly. E magari vinciamo le prossime elezioni. E forse in questo potremmo ricominciare a sperare».
Facciamo tutti finta – mi raccomando caldamente- di non aver letto l’ultima frase, che contraddice le speranze e gli aiuti offerti all’imbonitore da mercato paesano. Ma nel lungo articolo, dovuto a Stefano Zurlo – poniamolo nella nostra mente e conserviamolo per i nostri nipoti –si affaccia l’ipotesi, in caso di esito positivo del ricorso presentato alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo, che il Berlusconi potrebbe essere l’originale, che nel 2015 sarà nel 79° anno di vita. Nulla rispetto all’altro ragazzo, di 11 anni maggiore, che governa l’Italia dal Quirinale.
A dire la verità, appaiono nell’area di Forza Italia, magari sempre più rari, interventi lucidi ed attendibili, come è il caso di quello di Deborah Bergamini, che ha segnalato il cosiddetto decreto "Sblocca Italia", sul quale sono cominciati i fuochi d’artificio, in termini centrati ed opportuni: "Ci vuole coraggio a presentare lo Sblocca Italia proprio mentre il governo svende pezzi importanti dell’Italia alla Cina per fare cassa. Il tutto nel silenzio più assoluto".
Ma se la Rossi ci ha intrattenuto nel grottesco, l’incredibile è raggiunto con l’editoriale aperto da una acuta e davvero non partigiana analisi del ruolo dell’opposizione, che deve «avere la forza e la capacità di condizionare le scelte della maggioranza». Fino ad ora la logica e la storia ci avevano insegnato che mentre la maggioranza governa, l’opposizione controlla senza inciuci e senza patti segreti. Dopo aver calpestato la politica nobile e tradizionale, Sallusti passa alle minacce irritanti ed inaccettabili alla Lega, all’autentica intimidazione facendo notare a Salvini che «a furia di allontanarti dal centrodestra (ancora l’equivoco!) ti ritroverai solo in mezzo al mare. E allora addio governatori del Nord e addio sogni di conquistare la poltrona di sindaco di Napoli». Palesando un’abbondante esigenza di bromuro, ne ha anche per il Nuovo centro democristiano (il nome reale, non l’altro strumentalizzato) e per Fratelli d’Italia. L’attenzione è rivolta naturalmente al secondo, ché del primo non interessa nulla. Allora ecco il rimprovero ai piccoli partiti del centrodestra, «incapaci di leggere la situazione [ed] arroccati su posizioni di difesa che li condannano alla marginalità assoluta», tanto che «non toccano palla. Contano poco o nulla». Serviti e cucinati.
Se sono vere le notizie riguardanti una riduzione dello sbarramento anche per i partiti isolati al 5%, le cose sono destinate a complicarsi e a rendere meno arrogante e prepotente Sallusti. Se infatti questa modifica sarà introdotta, la destra avrà la possibilità, da cogliere senza esitazioni, di tornare in Parlamento, cioè alla Camera, autonoma ed indipendente, libera da vassallaggi letali e da condizionamenti umilianti. Sapranno la Meloni e Storace e i tanti altri della galassia dimenticare i dissidi, superare le antipatie e guardare ad un nuovo ruolo nell’Italia per i tanti cittadini, altrimenti fermamente decisi alla scelta astensionistica? E’ senza enfasi l’ ultima occasione, l’ultimo treno da sfruttare prima della fine definitiva. Ricordate il verso dantesco «Considerate la vostra semenza, fatti non foste a viver come bruti»
D’altra parte non mancano temi ed argomenti da far valere e da far pesare per consentire la rinascita della nostra area, ricca di idee e di principi. Basti l’esempio della Lega, che, stando al più recente sondaggio Ixé realizzato per Agorà, grazie alla contrapposizione decisa e compatta al progetto del mangiatore di gelati e all’atteggiamento inconcepibile, inaccettabile ed insostenibile di Berlusconi, cresce in una settimana dello 0,3% e rispetto alle Europee dell’1,2%. Il Cesare di Arcore, dal canto suo, in 7 giorni cala dell’0,7% e dell’1,8% sui risultati di maggio. Sallusti questi dati non li legge?
Inserito da ghorio il 03/08/2014 12:50:15
Una cosa è certa: nel centrodestra c'è grande confusione. Quest'area politica infatti ormai sembra un'armata Brancaleone e sempre incoerenti con i programmi propagandati a suo tempo. Ogni tanto nei proclami c'è il liberalismo ma poi tutto si dimentica, come avvenuto, quando è stata al potere. Quanto alla svendita alla Cina dei cosiddetti gioielli di famiglia o Renzi e compagni, compreso il Ncd e anche Forza Italia, visto che fa da stampella sulle riforme, si decidono a ragliare i privilegi, gli sprechi etc, oppure altre alternative non ce ne sono.Se si fa riferimento a tante riforme annunciate, e propagandate dai giornali, si è sempre parlato di risparmi per 100 miliardi, poi alla fine tutto si dimentica e si raschia il barile. Le riforme, compreso il Senato, da abolire completamente( tra o rappresentanti c'è la barzelletta dei capoluoghi, son si sa di che), bisogna farle e non annunciarle.
AMMINISTRATIVE 2019, IPOTESI PATTO PER FIRENZE? Se ne parla sottovoce, ma in molti ci sperano.
En Bien! La Francia alle urne... ma per andare dove?
L'Italia senza Renzi è un po' più seria ma molto più imbambolata, meglio che torni magari in dosi meno esagerate
Subito elezioni? Forse meglio di no. Spiegalo al centrodestra.
Intellettuali snob, sondaggisti, cantanti pseudo-colti, giornali: tutti gli sconfitti insieme alla Clinton
Burocrazia dissennata, referendum e democrazia, famiglia in via di dissoluzione istituzionalizzata
La scuola abbandonata a se stessa e ai pessimi genitori
Il Papa e i nuovi vescovi, il governo e le vecchie tasse. La fregatura che ci aspetta
A proposito del nuovo libro di Paolo Mieli sulla storia e la memoria
A destra litigano per il patrimonio di An, a sinistra per il ducismo di Renzi e nessuno legge più libri