Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
E così in barba alla crisi economica generale e generalizzata, alla disoccupazione inarrestabile e a quella giovanile da record, al disordine morale, ai problemi della scuola, dell’ordine pubblico e dell’ immigrazione, tanto per elencarne solo alcuni, dobbiamo assistere ad una nuova pagina del processo di santificazione reciproco tra Berlusconi (per il quale la beatificazione sarebbe un’autentica pinzellacchera) ed il Pierino della Cascine sotto la regia del gran maestro Denis Verdini.
Il secondo dal Cairo, dove è andato per sistemare una volta per sempre la questione mediorientale nel suo complesso e la palestinese in particolare, ha "rivendicato" - scrive estasiato il foglio di famiglia - la propria fiducia nello statista lombardo, con parole che da oggi ogni italiano porterà nel cuore, facendole scolpire sull’uscio della propria abitazione: «E’ importante che Silvio Berlusconi rimanga al tavolo della riforma elettorale, come ha fatto per quella costituzionale, perché sarebbe un elemento di serietà istituzionale». Oltre all’epilogo sulle norme sul nuovo Senato, su cui si è avuta un’improvvisa accelerazione con un cedimento degli oppositori, sicuramente impauriti dalle intemerate di Sallusti, nell’incontro previsto forse per martedì, e nel giorno epocale in Italia sarà sospesa ogni attività, si dedicherà delle modifiche all’Italicum, comunque da concordare "con il Cavaliere, che si conferma indispensabile alleato per l’impostazione data da Renzi". Ma l’umile uomo della strada, magari compreso tra i sempre più rari elettori, non ha il diritto di chiedere e chiedersi dove, come, quando e da chi Berlusconi sia stato autorizzato a sostenere l’Italicum, ad essere decisivo nel varo di quel mostro logico, storico e politico rappresentato dal nuovo Senato, a negoziare nel chiuso di secrete stanze la nuova versione delle norme elettorali?
In un altro articolo de «Il Giornale» si narra, senza alcuna riserva sul tasso di democraticità della situazione, che "l’accordo tra i due reggerà senza problemi. Perché per Renzi i voti di Forza Italia sono decisivi (come dimostra anche la bagarre degli ultimi giorni in Senato) e perché Berlusconi è sempre più determinato ad essere, per una usare una sua espressione, uno dei padri delle nuove istituzioni con la fine del bicameralismo perfetto". Urrah! Berlusconi parla di un’ opposizione "adulta", ma, cavaliere, l’opposizione non si deve misurare con l’anagrafe ma con il livello di serietà, l’opposizione non deve inciuciare, ma deve controllare.
Ma l’area berlusconiana continua ad assumere atteggiamenti assolutamente riprovevoli, che contrastano totalmente, rinnegandola, con la proposta di un fronte dei moderati. Dopo le minacce e le intimidazioni del direttore del foglio di via Negri a Salvini, reo di aver assunto atteggiamenti autonomi e distinti da quelli stabiliti ad Arcore, è arrivato l’articolo "Torna la faida tra gli ex An. Chiamateli Fratellastri d’Italia" sui dissidi più o meno reali nel partito della Meloni. Ora si tratta – a leggere la nota – di normali e naturali momenti di confronto in un partito non caserma, momenti che non mancano davvero ma sono di minimo peso all’interno del partito minestrone, nel quale parlare di democrazia, è come parlare di castità a Giacomo Casanova, al duca di Lauzun o a qualcun altro, di cui al momento mi sfugge il nome.
La Meloni non si curi di questo fango gratuito ma guardi con serietà e maturità al fondamentale obiettivo della sopravvivenza, raggiungibile, in assoluta autonomia, se la soglia sarà abbassata al 5% (al momento da sola è data al 3,5%) a patto che si verifichi la riunificazione tanto agognata dagli elettori di destra ma respinta e malvista dagli esponenti politici, incapaci di superare e di affossare rancori ormai inaciditi, antipatie ormai decrepite e incomprensioni solo zitellesche.
Inserito da ghorio il 04/08/2014 11:07:37
La giornata politica del professore Pacifici evidenzia ancora una volta la grande confusione che c'è nell'area di centrodestra o centro-destra. Sicuramente il duo Renzi-Berlusconi non è che stia cambiando l'Italia, anzi c'è sempre più confusione su tutti i fronti, con la grande lacuna nel campoi della poltica economica che dovrebbe essere una priorità di quest'Italia, dove, tra poco, con la scusa del generale Agosto, tutto rimane fermo.
Inserito da ghorio il 04/08/2014 11:06:45
La giornata politica del professore Pacifici evidenzia ancora una volta la grande confusione che c'è nell'area di centrodestra o centro-destra. Sicuramente il duo Renzi-Berlusconi non è che stia cambiando l'Italia, anzi c'è sempre più confusione su tutti i fronti, con la grande lacuna nel campoi della poltica economica che dovrebbe essere una priorità di quest'Italia, dove, tra poco, con la scusa del generale Agosto, tutto rimane fermo.
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L'Italia senza Renzi è un po' più seria ma molto più imbambolata, meglio che torni magari in dosi meno esagerate
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