Editoriale

Un uomo solo al comando, ma quante balle racconta!

Renzi urla, all’estero e tra le italiche sponde, che dobbiamo smettere di piangerci addosso tutti i giorni e costruire occasioni di ricchezza e di sviluppo

 

di  

o avevamo scritto in tempi non sospetti che Matteo Renzi era solo un ottimo affabulatore, una persona sapientemente preparata nel narrare in maniera ammaliante e abile, uno che racconta trame affascinanti ma poco fondate o totalmente inconsistenti.

Sì, le parole, quei suoni articolati di cui è maestro e attraverso i quali mostra il suo pensiero, molte volte esclusivamente teorico.

I vocaboli, che come api svolazzanti si fermano di fiore in fiore e danno vita al Renzi vagheggiamento.

Un vagheggiare di taccuini in taccuini, di cineprese in cineprese, e si rivela ognove sempre più debole, però ricco di concessioni alle fantasticherie e alla propaganda più spicciola.

Un punto guadagnato di Pil, Matteino, ce lo trasforma come un raggio di sole che tutto illumina.

Il suo cosmo ruota attorno all’unica promessa mantenuta, i meravigliosi 80 euro, che hanno visto cambiare la vita a milioni di italiani!!

L’ex sindaco fiorentino vive nell'allucinazione costante che con 10 miliardi l’economia italica possa ripartire come un razzo.

Poi, però, la realtà, che Renzi odia quasi quanto Enrico Letta, si dimostra più difficoltosa delle sue aspettative.  

E la sua idea di sovvertire l’immobilità economica italiana, con quei benedetti 80 euro, sembra la scoperta più efficace dopo l’invenzione della lampada a petrolio.

A poco a poco si scoprirà che era tutta una trovata elettorale, per avere consensi e il 41%.  

E quel suo perentorio “Faremo respirare, finalmente, tutta l’economia italiana? ”. Indovinate con cosa avrebbe fatto respirare ecc. ecc. Ma sì! con gli 80€, che non avranno risolto la crisi ma che sono stati un messaggio importante agli italiani.

Così la pensa lui, non sappiamo sino a che punto creda in ciò che dice, ma ai più l’avviso pubblicitario interessa, viene da loro assorbito e apprezzato.

E’ tutto un susseguirsi di promesse all’ultimo respiro: Vogliamo aumentare del 50 per cento la capacità di export e possiamo farlo. Nei mille giorni prevediamo un aumento di un punto di pil solo lavorando sull’export”.  

Matteino caro, il Paese dipende da tempo immemore dall’export, e in gran parte dal mercato tedesco. Appena quello si è leggermente fermato, abbiamo ricevuto una gran brutto colpo che quasi ci ha portato alla recessione.

Solo Renzi da Rignano può credere, o tentare di farci credere, che aumentare del 50% in sei anni l’export sia cosa possibile, mentre viceversa anch’egli sa che è solo mera propaganda.

Crede che gli italiani siano degli ingenui, sì il 41% forse, ma gli altri?

Il nostro urla, all’estero e tra le italiche sponde, che dobbiamo smettere di piangerci addosso tutti i giorni e costruire occasioni di ricchezza e di sviluppo. Sì, va bene, ma come?

Tempo addietro, per il suo grande amico Berlusconi la crisi economica era solo un problema di percezione, che i ristoranti erano pieni e via dicendo.

Per il pifferaio di Rignano è un problema, invece, piangersi addosso.

Insomma, quando l’economia si basa sui sentimenti occorre darsi un pizzicotto e cominciare a fare sul serio.

Quindi, se uno non arriva alla fine del mese a causa dell’esigua busta paga si metta a ridere, a correre e cantare… che poi la cosa si risolve da sola.   

Stessa motivazione dovrà essere recepita dai pensionati, dai cassaintegrati, dai senza lavoro…

E come dicono a Roma "Chi de speranza vive, disperato more".

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    6 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 07/08/2014 16:35:06

    Una sola considerazione: giustamente Massimo Melani evidenzia. il tanto parlare di Renzi, con annunci vari, e poi di fatti concreti nemmeno l'ombra. La questione è che intanto l'Italia langue, con tutte le conseguenze negative. Noi lettori rischiamo di essere ripetitivi , anche se ci possiamo consolare con il fatto che anche i grandi editorialisti dei giornaloni si arrampicano sui vetri e sono ripetitivi nel constatare che l'Italia segna il passo, astenendosi naturalmente, in genere, dal criticare avendo fatto il monumento a Renzi, anche quelli di centrodestra, non tutti, per via del patto del Nazareno.. Come italiani, intendo stampa italica in generale, abbiamo sempre guardato dall'alto in basso la Spagna, c'è antinfranchismo di ritorno infatti, fatto è che questa nazione non solo si è data regole migliori delle nostre, votazioni ogni 4 anni, chiusura dei seggi alle 20 e votazione in un giorno, legge elettorale migliore della nostra e cosi via. Due anni fa poi veniva data per "morta" economicamente, con Monti imperante, e guarda caso adesso ci superato ancora una volta con il Pil positivo, senza il Matteino di turno. Cerchiamo di copiarla almeno!

  • Inserito da annamaria il 07/08/2014 13:17:03

    Renzi e' un accentratore del suo pisello

  • Inserito da LUPI il 07/08/2014 12:55:42

    morire dovete italitti dopo il voto siete solo dele merde per il bencamorto le case d amorto le fanbo in cina per n35 erui sotocosto dovete morire

  • Inserito da bea il 07/08/2014 11:42:07

    E' proprio questo il problema: solo al comando... Se fosse un'opposizione forte, sarebbe una situazione tutta diversa. E solo con parole non si fa politica seria, ci vogliono i fatti... Bell'analisi, come sempre pungente!

  • Inserito da GRAZIELLA il 07/08/2014 11:40:40

    .io rido, corro e canto.......in più, ballo anche!......ma a fine mese non cambia mai niente

  • Inserito da GRAZIELLA il 07/08/2014 11:39:40

    .io rido, corro e canto.......in più, ballo anche!......ma a fine mese non cambia mai niente

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