Draghi ora gioca a carte scoperte

Quel che resta dello Stato Italia: niente!

Una brodaglia insipida e nauseabonda, un insieme di sconcezze e putridume vario che, se non staranno attenti nel prevenirci, impestiamo anche l’ Europa tutta

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Quel che resta dello Stato Italia: niente!

Ormai Draghi ha fatto capire al mondo intiero di che pasta è fatto il suo Paese.

Una brodaglia insipida e nauseabonda, un insieme di sconcezze e putridume vario che, se non staranno attenti nel prevenirci, appesteremo anche l’ Europa tutta.

Siamo, or dunque, giunti al momento della verità, di una parte di essa.

Ormai il disastro è fatto, tutto si è compiuto nel segno del disfacimento, mentre i soliti italioti si separavano, polemizzavano aspramente, si offendevano e se le suonavano.

Draghi ha fatto capire a tutto il mondo terracqueo che il nostro desiderio di non riformare l’Italia, e di pensare esclusivamente al proprio rinsecchito orticello non serve più a nulla, che occorreva essere un tantino più rispettosi verso la nostra Patria e molto ma molto più umili. 

Miriadi di partiti, gruppetti politici, leaders e pseudo leaders, centinaia di giornalisti che scrivevano a seconda di come tirava il vento, programmi televisivi politicizzati che ci nascondevano la verità; e alla fine siamo schizzati tutti nelle putride sabbie mobili nelle quali ammuffiremo, se non verremo commissariati, se qualcuno dall’esterno non allungherà la mano per salvarci.

Diceva il drammaturgo francese Honoré de Balzac : “Bisogna offrire al popolo delle feste rumorose; gli sciocchi amano il rumore e la massa è costituita da sciocchi ”. E di rumore ne è stato fatto a dismisura in questo schifo di Paese, con milioni di sciocchi a bocca aperta a battere le mani.

Da parte nostra abbiamo azzardato, sin dagli albori di Totalità, di scrivere che le cose andavano malissimo, che non poteva continuare così, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta.

Ha vinto l’ipocrisia, l’ignoranza e la prepotenza. 

Non ci resta che sopravvivere, come facciamo da tempo, da oggi è solo l’ufficialità a testimoniare il fallimento della classe politica e non solo.

Lo Stato Italia è da anni che non esiste più, perché non esiste un Governo che ci rappresenti, una Giustizia che ci tuteli invece di tapparci la bocca, perché per essere un vero Stato bisogna essere prima un vero popolo.

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