Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Tutti i giornali e le televisioni, nazionali e internazionali, dissertano di Renzi mentre noi, per scostarci da questo trend ormai logoro e ripetitivo, parleremo di Matteino e del suo grande delirio d’impotenza totale.
In quest’ultimi giorni va di moda, riferendosi al Leader, parlare di scout, boy scout, scoutismo e via dicendo, e non stupisce affatto che Matteino da Rignano appaia -agli occhi di molti- come un inesperto giovane esploratore che vaga, in una giungla troppo estesa e perigliosa, senza guida e mappa appresso, privo di capacità orientative.
Prima ha voluto inerpicarsi nel difficile cammino che porta al Monte Merkel, un massiccio ove nessuno dei suoi predecessori è riuscito a posizionare la bandiera italiana.
In precedenza, però, ha sbraitato, ha promesso, ha detto in quanto tempo l’avrebbe conquistato e poi
ha dovuto tristemente arrendersi a causa di evidenti manchevolezze e inesperienza.
Competere con l’ex cicciona teutonica avrebbe dovuto richiedere un’enorme dose di originalità e non solo parole al vento o discorsi imperniati sulla Fiorentina e bischerate varie; avrebbe dovuto osare, aiutandosi dell’inventiva tipicamente toscana che non ha eguali al mondo.
Invece Matteino, ha riproposto mestamente la sua solita canzoncina: che l’Italia non si farà schiacciare, che siamo la terza potenza economica europea, insomma la stessa melodia tramandatasi da Tremonti a Letta passando per Monti e entrando nelle corde vocali dell’ex sindaco fiorentino.
Insomma per lui la Merkel dovrebbe caricarsi sull’ampio groppone il conto di 40anni di atrocità fiscali italiote, senza però dimenticare che dovrebbero pure sovvenzionare quelle nuove.
Al che il Mago Draghi, dall’alto del castello della BCE, venuto a conoscenza delle richieste di Matteino ‘o sognatore,per la prima volta nella storia di questo Istituto ha inveito pubblicamente contro un Paese dell'Eurozoana, il cui leader è di Firenze, ha litigato con quasi tutti e ora ha come solo amico Berlusconi.
E anche stavolta il nostro si è trovato così impotente che si è fatto prescrivere uno scatolone pieno di compresse blu.
AMMINISTRATIVE 2019, IPOTESI PATTO PER FIRENZE? Se ne parla sottovoce, ma in molti ci sperano.
En Bien! La Francia alle urne... ma per andare dove?
L'Italia senza Renzi è un po' più seria ma molto più imbambolata, meglio che torni magari in dosi meno esagerate
Subito elezioni? Forse meglio di no. Spiegalo al centrodestra.
Intellettuali snob, sondaggisti, cantanti pseudo-colti, giornali: tutti gli sconfitti insieme alla Clinton