Dagli all'Alfano

Matteo Renzi ridicolizza l'Angelino dell'Interno

Dall'Art. 18, ai Vu' cumprà, passando per Draghi, il Premier non si smentisce mai

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Come si fa a non parlare di Renzi, del nostro Matteo, presente assiduamente -come un soldatino alla prima adunata- di fronte a taccuini e telecamere.

Dicevamo che Berlusconi era onnipresente? C’è chi lo sta battendo di gran lunga.

Ieri ha voluto replicare al suo Ministro Angelino Alfano, in merito all’art. 18, ridimensionando tutto quanto era stato dichiarato prima dall’Angelino dell’Interno, definendo la presa di posizione dell’ex delfino di Berlusconi “discussione inutile”, fatta intorno a un “totem ideologico”.

In altre parole gli ha fatto capire che la questio diventerà interessante quando l’ex amatissimo(!) sindaco di Firenze se ne interesserà, ora sono solo parole al vento, anzi di vanto, di uno che si celebra appunto non parlando a nome del Premier.

Questo, in ordine di tempo, il primo schiaffone all’Angelino; dopo, è arrivata un’altra bordata nella zona calva del testone del ministro quando, in riferimento ai vu’ cumprà, ha affermato che “ Io non avrei mai usato questo termine”.  

Sì, tutti c’immaginiamo quanto il serafico Matteino ami farsi calpestare sotto l’ombrellone o farsi svegliare all’improvviso dalla solita, ripetitiva frase “ Capo, vu’ cumprà?”

Il leader del Nuovo Centrodestra, dunque, è stato sconfessato in un amen dal suo Presidente del Consiglio.

Ma già nella prima mattinata di ieri quel gran genio di nome Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione, unitamente al responsabile economico del PD Filippo Taddei, avevano dato il via alla querelle avversando le parole proferite dall’Angelino dell’Interno asserendo che non è concentrandosi solo sul tema dell’articolo 18 che si risolvono le questioni della crisi economica e occupazionale. Allora perché il duo Taddei-Madia non ci descrive sommariamente quali sono veramente gli argomenti da affrontare riguardo al problema lavoro?

Ah dimenticavo, questo è un problema che risolverà il Premier, non si sa quando, ma lo farà!

Ma non sono mica finiti qua i cazziatoni al buon Alfano, macchè!

Ci ha messo del suo anche quella sagoma del segretario della Cisl Raffaele Bonanni che ha dichiarato su Twitter: “Caro Angelino, non serve abolire l’articolo 18 visto che aziende assumono con contratti a termine e false partite Iva. Aboliamo quelle”.

Per farla breve ieri è andata in onda una delle tante puntate dal titolo “ Dagli sodo all’Angelino dell’Interno”.

Ma il gran finale di giornata spetta sempre a lui, al grande fomentatore di folle, all’unica persona dello Stivale che narra in maniera ammaliante e scaltra ciò che non avverrà mai.

Intervistato su quanto riportato da Mario Draghi, governatore della Banca centrale europea, che il 7 agosto aveva chiesto ai paesi dell’Eurozona di "cedere sovranita" per quanto riguarda le riforme strutturali, con particolare riferimento all’Italia, cioè una vera e propria bocciatura al lavoro di Matteino, quest’ultimo senza batter ciglia ha risposto “Ad avercene così…Sono in piena sintonia – con lui. L’Italia ha tutto per andare avanti”.

Sì, le manca solo un Premier!