Le due differenti realtà

L’altra tipologia di ghettizzati e discriminati: quelli che non possono permettersi le vacanze

l nostro paese sta marciando inesorabilmente verso un appuntamento con il disastro, senza mostrare minimamente i segni di un cambiamento di rotta

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L’altra tipologia di ghettizzati e discriminati: quelli che non possono permettersi le vacanze

Gli italiani, è risaputo, sono un popolo di vacanzieri per definizione, e anche di fronte alla crisi che sta stritolando il Paese farsi quei due o tre giorni di villeggiatura è diventato per loro obbligatorio. Magari non pagano la bolletta della luce o del telefono, ma per Ferragosto guai farsi vedere o sapere che i vicini che ogni anno se la spassano in villa a Punta Ala, tanto per citare un cafonal place, hanno palesemente scoperto che sei rimasto al caldo afoso della tua abitazione.

Vade retro, pertanto, anche la minima ipotesi di essere stati ritenuti colpevoli di una tale, evidente situazione di precarietà…

L’apparenza prima di tutto, anche se poi ce ne stiamo rintanati, in tre o quattro, in un buco di pensione a mezza stella, senza aria condizionata e vitto.

Questa è la categoria delle personcine che non vogliono entrare nella categoria dei ghettizzati feriali.

Individui, forse più abietti di coloro che discriminano davvero chi resta a casa, perché non ha entrate sufficienti per permetterselo.

In Italia i poveri, quelli che non vanno in ferie, sono oltre 6 milioni.

E’ quanto dichiarato nell’ultima relazione amministrativa dell’Istat, che classifica circa il 10% della popolazione come poveri assoluti, cioè che “non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita dignitosa”.

Se al conteggio di cui sopra aggiungiamo le persone che vivono in condizioni di relativa miseria, si arriva al 16,6% della popolazione, ossia quasi 11 milioni di italiani. 

Bene, questi esseri umani, come chi frequenta l’ Hotel di lusso La Scalinatella di Capri, il Byron a Forte dei Marmi, l’ Excelsior Palace Hotel di Portofino, il Colonna Pevero Hotel di Porto Cervo e via dicendo, dovrebbero poter usufruire di un aiuto statale per poter anch’essi farsi la sua settimana di vacanza. A queste persone, perché sono persone, sebbene discriminate, non interessa la Suite delux o quella Presidenziale, basterà semplicemente un periodo di riposo e serenità, prima di riaffrontare il solito anno di tribolazioni.

Al peggio non c’è mai limite, e questo detto è riscontrabile nelle piccole città, dove tutti conoscono tutti, e dove tutti fanno i conti addosso agli altri e, quindi, se per caso una famiglia, effettivamente a disagio economicamente, salta un anno di vacanze viene subito vidimata come nucleo in disfacimento, in decomposizione e da quel momento, dalle comari e dai maligni del posto, non più degna della loro amicizia…

Non c'è assolutamente niente di sbagliato a lavorare duramente e fare un sacco di soldi, ma c'è, invece, qualcosa d’inopportuno nell'essere arroganti e compiaciuti di questa ricchezza.

Oggi, gran parte delle élite, anche quelle di minuscole cittadine, sono selvaggiamente beffarde nei riguardi dei meno fortunati, e questo è un grosso, mastodontico errore. 

Non si tirano calci alla gente quando è per terra. 

Ci sono milioni d’italiani profondamente frustrati nel vedersi pignorare la casa o addirittura perderla insieme al posto di lavoro, e queste persone sono appena in grado di sopravvivere in siffatta economia. 

Ora come ora, ci sono due differenti realtà nel Paese, mai così diseguali come in questo periodo.

Una è quella dei soliti ricchi, che guadagnano sempre di più e con il loro mercato azionario continuamente in aumento.

Nell’altra la fa da padrone la disoccupazione dilagante, la miseria, la mancanza di lavoro e miriadi di famiglie che si sentono miracolate se arrivano alla fine del mese.

Pertanto è comprensibile che questa categoria d’italiani sia molto infastidita da detta disuguaglianza, da certa faziosa economia, e voglia protestare.

Purtroppo, la maggior parte di loro non capisce come siamo potuti arrivare a tanto, o cosa è necessario fare per sistemare le cose. 

Il nostro sistema, l’abbiamo intuito da anni, è inefficace. Le persone protestano nelle piazze senza conoscere a fondo il perché di questa delirante situazione, ma comprendono molto bene che qualcosa dovrà cambiare.

Senza dubbio alcuno, la regola che siano i ricchi a comandare l’abbiamo imparata tutti, e sappiamo anche che lor signori hanno l'intenzione di mantenere il controllo e perpetuare il sistema che li ha ricompensati tanto generosamente.

Potere e ricchezza, mai come ora, sono diventati incredibilmente concentrati nel nostro Paese, e non è assolutamente accettabile che un piccolo gruppo d’individui possa dominare completamente le restanti vite, appese alle loro egoistiche decisioni.

Ma al momento, sembra che tale ripartizione rimarrà in essere ancora per molto, ben salda nella sua vorace capacità di arricchirsi, e il conflitto e l'odio continueranno a crescere inarrestabilmente. 

Il nostro paese sta marciando inesorabilmente verso un appuntamento con il disastro, senza mostrare minimamente i segni di un cambiamento di rotta.

E così continuerà ad esistere chi potrà permettersi il Colonna Pevero Hotel e chi, disperato, solo un pezzo di corda e una trave…

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    9 commenti per questo articolo

  • Inserito da stefano o il 15/08/2014 00:24:17

    Dr. Melani, le scrivo per l'ultima volta per esplicitare (non per rinnegare) quello che ho già scritto e per evidenziare che non c'è alcunché di personale nei suoi confronti, naturalmente. Deve essere chiaro che quando parlavo d'ignoranza in materia economica non mi riferivo assolutamente a lei ma agli italiani in generale. E in tutta franchezza, e glielo dico senza alcuna polemica, sono rimasto stupito che lei mi abbia considerato come uno che vuol fare il saccente in materia economica: non mi sembra di essermi atteggiato a tale. Tra l'altro non capisco alcuni commenti (che si sono innestati sulla falsariga del suo) dai quali trasparirebbe una mia "strafottenza": non mi pare di aver scritto che io faccio parte della categoria dei possessori di yacht o che sto facendo vacanze da sogno... Le vacanze low cost le ho nominate perché nel suo pezzo si parlava di vacanze, non mi sembra di averle prospettate come una "compensazione" delle difficoltà economiche. Peraltro non ho negato che vi siano milioni di italiani che sono più poveri di qualche decennio fa (anche perché i nodi alla fine vengono al pettine, e prima i conti non tornavano). Più in generale il mio discorso verteva sull'astrattezza della dicotomia "ricchi-poveri", e alle connotazioni moraliste che questa può assumere. Ora, questo è un discorso molto complesso e ognuno ha le proprie idee, dico soltanto che una dicotomia del genere ha sempre causato - proprio per l'assistenzialismo correlato - un aumento del peso dello Stato, con conseguenti aumenti del debito pubblico, il quale ricade poi sulle generazioni future... Ribadisco quello che ho scritto sul benessere e sul denaro, e vorrei infine far presente che non ho offeso nessuno ma ho semplicemente espresso il mio pensiero, senza alcun intento provocatorio.

  • Inserito da daniele il 14/08/2014 17:25:51

    Effettivamente bisognerebbe sapere chi sono questi 10 milioni di poveri; quanti di costoro sono effettivamente italiani e quanti d'importazione? Io, per quel poco che posso, sono disponibile ad aiutare i miei connazionali in difficoltà...

  • Inserito da Cosma il 14/08/2014 17:03:32

    Ciò che Lei scrive, dr. Melani, è verissimo. Però c'è anche da dire che, in base ai risultati elettorali nazionali e locali, "le persone che vivono in condizioni di relativa miseria" - come Lei scrive - nelle urne sostengono coloro che "marciano inesorabilmente verso il disastro". Lo fanno per incoscienza? Forse per semplice ignoranza? In fondo anche Lei scrive che "protestano ... senza conoscere a fondo il perché di questa delirante situazione". Quali sono i pilastri sui quali poggia questo sistema politico e sociale se i primi a patirne le conseguenze negative sono i suoi più strenui difensori?

  • Inserito da bea il 14/08/2014 15:06:13

    Condivido in pieno. E la disugualianza sta ancora crescendo, non solo in Italia. A volte mi chiedo ma perché i supermercati sono strafollati, carelli pienissimi, le spiaggie affollati, qua ca. la metà italiani, tanti con le machine sul parcheggio a pagare... Forse dipende dalla regione. E qua a Montalto, gli italiani che affitano case che costano ca. 850 € a settimana e di più? Ristoranti esauriti...

  • Inserito da MICHELA il 14/08/2014 15:02:03

    Io sono in vacanza a San Vincenzo, una casa tutto il mese a 870€... Siamo in 4 che ci dividiamo le spese. Stefano o sta dando veramente di fuori... ma magari anche lui è a casa con il ventilatore sotto il culo e ora fa il gradasso...

  • Inserito da stefano, il sardo il 14/08/2014 14:58:19

    Stefano o, lei è proprio disgustoso... io ho due fratelli che da tre anni non lavorano e che campioma un po' alla volta io e mio padre. Chieda a loro se possono fare il low cost del cazzo... chieda a lor!!! Si vergogni

  • Inserito da massimomelani il 14/08/2014 14:50:26

    Ma che genio sig. Stefano, non capisco perchè non proclamino lei ministro dell'economia, una persona che non crede che esista la differenza tra ricco e povero... I 10milioni di poveri italiani chi sono? Niente, bazzecole... tanto esiste il low cost... per favore cerchi di non commentare mai più i miei pezzi.

  • Inserito da stefano o il 14/08/2014 14:45:11

    D'accordo sulla critica all'apparenza (c'è anche da dire che chi si preoccupa dell'opinione degli altri avrebbe bisogno di una psicoterapia...). D'accordo anche sul fatto che molti fanno i gradassi e vogliono esibirsi, ma qui non c'entra la ricchezza in quanto tale ma la volgarità. Però stiamo attenti. Prima di tutto le vacanze possono farsi anche low cost: spesso si spende più a restare dove viviamo che ad andare in certi luoghi, basta organizzarsi in modo appropriato, volendo si può fare tutto, spesso è una questione di pigrizia mentale e di mancanza di cultura. In secondo luogo, ed è la cosa più importante, ritengo ormai desueto e ipocrita distinguere tra ricchi e poveri, tra chi può fare e chi non può fare determinate cose. In Italia abbiamo semmai il problema opposto: quello che certa cultura comunistoide proletarizzante, ma anche un malinterpretato cattolicesimo, fanno sì che ci si debba sempre sentire in colpa, come se perseguire il proprio benessere fosse quasi un delitto. Se uno, per essere felice, abbisogna dello yacht e può permetterselo, sono contento per lui. E chi non può permetterselo può essere ancora più felice facendo altre cose. Io, in conclusione, credo che categorie come "ricchi" e "poveri" siano fasulle e fuorvianti, e peraltro molto soggettive. Stesso discorso per quanto riguarda concetti come "chi se lo può permettere e chi no". Sinceramente penso che i problemi degli italiani siano altri: ad esempio un disprezzo conformista per il denaro che produce una grande ignoranza in materia economica, con tutto quello che ne consegue. Se il denaro è solo un mezzo e non uno scopo, ciò significa che esso è neutro, dipende da come lo si usa, e comunque perché averne paura se è soltanto uno strumento?

  • Inserito da antonella il 14/08/2014 10:30:34

    Quest' articolo è veritiero ma poi io leggo e vedo sempre più gente che va in vacanza e non parlo di 2 o 3 giorni che fanno vacanze da sogno non ti sembra strano?

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