Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Attenti a quei due!
Dunque Antonio Conte è il nuovo CT della nazionale italiana.
Roberto Mancini, forse troppo invidiato per la sua vera, folta chioma da eterno ragazzino, è stato spazzato via come foglia al vento da quel temerario mangia Chiquita di Tavecchio. Il miglior elemento a cui affidare le sorti della squadra 4volte campione del mondo è risultato essere l’ex allenatore della Juventus.
Ma ingaggiando lui, abbiamo ingaggiato anche il recente e non piacevole passato di Mr. parrucchino.
Un’indelebile macchia nella carriera di Conte che non si cancellerà mai e cioè la squalifica per 10 mesi a causa del calcioscommesse che, a detta di molti, non lo tributa come la persona più adatta a guidare la Nazionale.
Sul piano strettamente sportivo, Tavecchio ha ribadito che attualmente non esiste sul mercato tecnico chi abbia vinto e dimostrato quanto il salentino negli ultimi anni, dimenticando, però, che le vittorie di Antonino da Lecce sono venute nell’ambito ristretto del campionato italiano, uno dei più scarsi degli ultimi 30anni. All’estero, come di regola, è stato ben bene randellato e rimandato a casa, avvalorando l’ipotesi che, ora come ora, è fin troppo facile allenare la Juve in Italia, senza concorrenti, ben altra cosa fuori dalle nostrane sponde.
Parlando di stipendio, è risaputo, la Figc non supererà per lui il tetto del milione e mezzo di euro l’anno, stabilito in precedenza al momento del contratto di Prandelli, mentre il resto dello stipendio, udite gente udite, da circa 3,5milioni netti a stagione, verrà coperto dalla Puma, cona formula studiata appositamente per il leccese. E allora dov’è che è stata dimezzata la busta paga? I conti non tornano, ma io avevo 2 a matematica, quindi non faccio testo!
Tornando a qualche riga indietro, alla questione morale intendo, occorre osservare la posizione della Federazione che oggi assolda e officia Conte, mentre poco meno di due anni addietro lo squalificava per quasi un anno per omessa denuncia relativamente allo scandalo scommesse.
In quel frangente la commissione disciplinare aveva biasimato e non poco il comportamento dell’allenatore in merito alla partita Albinoleffe-Siena, in cui venne “provato che fosse a conoscenza della combine” ritenuta tanto grave da definire “non congrua” l’istanza di patteggiamento a tre mesi concordata fra i legali di parte e la Procura.
Improvvisamente questa punizione incancellabile è stata dimenticata del tutto, e sul sito della FGCI, nel settore ove si pubblica il CV di Antonino da Lecce, non compare traccia alcuna di detta squalifica.
Inoltre il procuratore Stefano Palazzi ebbe a deferire, per giudizi lesivi proferiti contro detta sentenza e la Giustizia Sportiva, lo stesso Conte…
Insomma buon sangue non mente: prima la Juventus in serie B per le note vicende di calciopoli, poi l’incarico a un condannato per omessa denuncia, un bell’ambientino non c’è che dire.
Tengo a precisare che non esiste nessuna norma che impedisca al tecnico salentino di porsi i gradi di CT per le sue passate vicende, avendo già scontato la pena comminata.
Siccome in questo Paese dalla legge bizzarra chi viene accusato o condannato deve per forza di cose lasciare i vari incarichi dei quali si occupava prima, non capiamo perché il Conte di Lecce debba invece aumentare di grado, solo questo, solo una mera questione di adeguatezza.
Lo stesso dicasi anche per il suo grande capo Carlo Tavecchio, criticato aspramente anche per le sue cinque condanne penali maturate tra il 1970 e il 1998, per un totale di un anno, tre mesi e 28 giorni di reclusione.
Per detti accadimenti, però, l’allora ex sindaco della Democrazia Cristiana di Ponte Lambro, in provincia di Como, ebbe a beneficiare della totale reintegrazione, avendo ottenuto nel 1999 parere favorevole alla Corte Federale.
Senz’ombra di dubbio il mondo intiero pallonaro apprezzerà e avrà sentimenti di giubilo nei confronti dei due, di un appassionato di Chiquite e dello smemorato di Lecce.
Si comincia bene, sì!!!!
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