Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Stefania Giannini...vestita
Ci voleva la Giannini, una probabile lontana discendente di Venere in topless, ad agitare il quadro politico quotidiano. La responsabile del dicastero dell’Istruzione ha così momentaneamente abbandonato la preparazione della riforma, al solito “epocale”, ed in effetti, secondo una misurata anticipazione di Paolo Granzotto, “povera se non poverissima di reali contributi ad affinare se non a migliorare l’impianto didattico” con l’eccesso della “svolta digitale” nell’insegnamento e con due dimenticanze sull’autorità del docente e la meritocrazia e sulle classi miste, gestite nel segno di una confusa e velleitaria visione dell’integrazione.
Ma al di là delle foto, su cui imbastire l’ennesima disputa di costume, è il quadro economico a non perdere peso e drammaticità. Secondo il Financial Times l’Italia e la Francia “sono ricoverate nella stessa corsia d’ospeedale”, rappresentando le 2 malate croniche dell’UE, incapaci di porre alle riforme essenziali e decisive del mercato del lavoro, della riduzione delle tasse, dello snellimento della burocrazia e del risanamento dei conti. A sentire Francesco Storace in un editoriale del suo giornale on line, è in arrivo un nuovo diabolico meccanismo europeo: l’Erf (Fondo europeo di redenzione). A esso saranno cedute i beni di proprietà dello Stato con alleggerimento del debito pubblico. Ci dobbiamo preparare a perdere, come cittadini italiani, magari Pompei, il Colosseo e per me tiburtino la Villa d’Este e la Villa Adriana ? Chissà cosa starà inventando e preparando il “presidente del Consiglio”, oggi in visita lampo in Irak, in uno show di cui non si conoscono gli obiettivi reali e principalmente le ragioni, commissionato probabilmente da zio Barack ed avallata da nonno Giorgio.
“Il Messaggero”, quotidiano tra i più “renziani” del panorama nazionale, ha annunziato che è previsto, così da risparmiare 4 – 5 miliardi, un ulteriore blocco biennale degli stipendi degli statali. Allegria!
Intanto zio Silvio ha in preparazione, “in quel di Arcore” eterno “uomo solo al comando”, una vera e propria agenda in diversi punti con alcune ricette a partire dalla flat tax, utilizzata con esito largamente positivo da David Cameron in Inghilterra e con incoraggianti segni da Mariano Rajoy in Spagna. L’insonne ex capo dell’esecutivo. proprio sulla base dal programma economico. ritiene di poter riprendere il dialogo tra i partiti dell’area moderata. Secondo un articolo del foglio di famiglia, portatore del suo pensiero, “è su proposte concrete che chi si riconosce nel centrodestra deve confrontarsi e discutere, con l’obiettivo di tornare a correre insieme alle prossime elezioni”, naturalmente e logicamente sotto la sua guida o nella peggiore delle ipotesi, la confermata ineleggibilità, sotto la sua regia.
Ma i partiti da Ncd a Fratelli d’Italia, passando per la Lega (Storace è ormai assorbito nonostante timidi segni di emancipazione), spesso vilipesi, censurati o irrisi, avranno la forza e l’intelligenza di far notare che gli aspetti economici sono importanti ma non primari, dal momento che avanti a tutto esiste e non può non esistere una strategia politica, sulla quale essi, raggruppamenti minori o vassalli, sono in dissenso tra loro ed in disaccordo con lo stesso Cesare di Arcore ? L’inutile ed intempestiva riforma del Senato, ad esempio, costituisce un esempio molto forte con la Lega ed FdI (pur assenti) apertamente e pesantemente contrari e FI, dimentica della posizione sempre goduta a Palazzo Madama, determinante nel primo passaggio del lungo iter. I quotidiani attacchi ad Alfano per la fallimentare gestione del problema migratorio provano un ulteriore dissidio difficilmente sanabile e politicamente arduo da cancellare e da dimenticare.
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