I clandestini stanno annientando il tessuto sociale dell'Italia

E se avesse ragione l'UE in merito all'immigrazione?

Chi governa sta privando i nostri giovani del loro futuro per assicurarlo a chi viene da fuori

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L’Angelino dell’Interno lo aveva gridato chiaramente, a Ferragosto: “ l'operazione Mare Nostrum avrà termine a ottobre, quando subentrerà l'UE con Frontex" .

Infatti, a distanza di pochi giorni è arrivata la risposta, quasi piccata, da Bruxelles:“ Frontex, altro non è che una piccola agenzia, con pochi mezzi e, pertanto tocca a tutti i Paesi (hi, hi a tutti!) dell’UE impegnarsi maggiormente in merito all’emergenza sbarchi e tamponare l’arrivo in Europa di decine di migliaia di profughi di guerre e carestie dalle zone più calde dell'Africa e del Medio Oriente”.

Ma il Ministro dell’Interno, uomo tutto d’un pezzo, ha risposto per le rime: “ No allo scaricabarile”.

Così si fa!

Da quell’istante l’indignazione verso l’UE è cresciuta a dismisura, perché la stessa ha mandato a dire al governo di Matteino che i soldi per Frontex sono troppo pochi e l’Italia si arrangi e non esasperi più con la sua politica del “Mare Nostrum”.

A questo punto mi chiedo perché indignarsi ancora se l’Austria ha rimandato indietro i clandestini provenienti dall’Italia con destinazione finale Germania e, se la Francia, ha replicato in egual modo con chi cercava di oltrepassare il confine di Ventimiglia?

Non hanno forse ragione? Il chinare continuamente la testa da parte del nostro Paese e l’eccessivo buonismo che ci ha portato a salvare centinaia di migliaia di persone sulla costa nordafricana è stata solo ed esclusivamente attività nostra, di nessun’altra Nazione.

I continui lucciconi della Boldrini e le frasi anti italiane proferite giornalmente dall’ex ministro Kyenge non erano una ricetta prescritta dall’Europa.

Tutta “mercanzia” di casa nostra. Con l’attuale politica d’immigrazione hanno annientato il tessuto sociale dell’Italia, inducendo alla fuga una selva di giovani ottimamente preparati a cui è stato proibito un futuro per assicurare, invece, un presente a chi perveniva da fuori.

Una pratica governativa insostenibile, sempre appoggiata dalle fandonie dei media che confondono, intenzionalmente, un arabo con un clandestino africano.

Ora manca solo che ci inventino che le ragazze dell’Africa, dalla pelle scura, arrivano in Italia provenienti dall’Ucraina.

Per non parlare degli Hotel della Sardegna, sognati da milioni d’italiani che non se li possono permettere, e rifiutati dai clandestini perché troppo distanti dai luoghi di svago.

Ecco a cosa ha portato il buonismo citrullo, tipico dell’italiota.

Nel momento in cui l’Africa si libera dei giovani e del proprio futuro, di braccia forti e cervelli intelligenti - che espatriano certamente non da noi, ma verso l’Inghilterra, la Germania, la Francia, l’Olanda - il Paese viene, giorno dopo giorno, sempre più africanizzato.

Ai beceroni buonisti quest’andazzo va a genio, semplicemente perché civiltà, appartenenza, identità, cultura, non sono parole del loro vocabolario.

E, allora, perché reclamare che sia l’Europa a farsene carico?