Editoriale

I parlamentari si riducono lo stipendio, ora pensiamo alle vere "caste"

Con colpevole ritardo, ma finalmente una buona mossa per sconfiggere l'antipolitica

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

così ci siamo arrivati. La Camera ha stabilito il taglio degli stipendi dei deputati, -700€ netti mensili (1300 lordi), la revisione dei rimborsi per gli assistenti, e il passaggio al sistema contributivo per quanto riguarda il vitalizio-pensione. Quest’ultima riforma viene estesa anche ai dipendenti della Camera. Tutto con effetto immediato.

Era giusto che fosse fatto, e sarebbe stato più elegante e apprezzabile se fosse stato fatto immediatamente senza tanti piagnistei e recriminazioni da parte di alcuni, troppi, parlamentari sulla miseria o sulla non sproporzionata entità del loro compenso.

Sarebbe stato meglio farlo subito e a testa alta, con quella fierezza e quell’orgoglio della responsabilità del ruolo che da troppo tempo latita in Italia, per almeno due motivi. Prima di tutto chi è nelle istituzioni-guida del paese deve essere il primo a fare un gesto simbolico (perché ovviamente non è con il risparmio sullo stipendio di meno di 2000 persone che si risanano i conti e nemmeno li si aiutano significativamente) di fronte ad un grave stato di crisi che addirittura sospende alcuni meccanismi del sistema democratico elettivo.

Il gesto simbolico di responsabilità deve essere come quello del capitano di una nave che rimane per ultimo a bordo, anche perché solo così l’equipaggio si sentirà in dovere di non fuggire e aiutare i passeggeri. La responsabilità chiama responsabilità. L’esempio è trainante. Se non vogliamo essere il paese degli Schettino, come ha vigliaccamente affermato uno stupido giornale tedesco, dobbiamo saper fare gesti anche “inutilmente” (dal solo punto di vista economico perché invece sono utilissimi) simbolici.

Poiché si stanno chiedendo sacrifici ai cittadini, chi li chiede deve essere il primo a farli (prof. Monti ha capito? Rinunci per favore a una delle innumerevoli pensioni che le arriveranno, visto che a metà della popolazione lavorativamente attiva non arriverà quasi niente!)

In seconda battuta andava fatto subito per evitare che montasse, come è montata l’antipolitica. L’antipolitica è una reazione “di pancia”, come si suole dire, irrazionale, generalizzante, ingiusta e soprattutto pericolosamente stupida perché rischia di azzerare, a favore dei potentati finanziari, la cosa più nobile e importante del consesso sociale, appunto la politica, ovvero il sistema di governo della polis per il bene di tutti, come per primo insegna Aristotele.

Guai a portare i cittadini, come è stato fatto in questi mesi da troppo facile demagogia falso-popolare e cripto-rivoluzionaria a non credere nella “politica”. Si può non credere nei politici, individualmente o come formazione, ma non si può fare il fatidico fascio di tutta l’erba.

Adesso che la Camera ha fatto il suo dovere (il Senato si adeguerà, immaginiamo!) il Parlamento ha le carte in regola per procedere a rivedere non solo i costi della politica, ma anche quelli dello Stato, anzi meglio delle vere “caste” all’interno delle amministrazioni .

Cominciando con i manager, sul tetto dei loro compensi pare si stia già lavorando per accelerare l’iter. Per arrivare ai commessi delle due Camere. Passando attraverso le incredibili liquidazioni concesse anche e soprattutto a chi ha fatto danni inimaginabili per disonestà o insipienza, e via discorrendo.

In proposito un amico mi ha fatto riflettere sull’aberrazione del sistema secondo il quale un neurochirurgo per il suo lavoro ospedaliero intramoenia abbia uno stipendio largamente inferiore a quello di un dattilografo o di un commesso di Camera o Senato, con la differenza, chiosava amareggiato, che il neurochirurgo apre le teste e i commessi le porte!

 

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Near il 31/01/2012 11:19:03

    A bella che boiate vai dicendo? I parlamentari guadagnano circa 20.000 € lordi e te scrivi tutta questa tiritera sul fatto che ora ne guadagnino 18.700? Uaoh che sforzo ora saranno ridotti sul lastrico! Adesso si che condivideranno le sofferenze degli operai della Fiat (che - per inciso - il governo continua a non-aiutare come quello Berlusconi). Non è un atto simbolico, ma una presa in giro. Inoltre lasciami aggiungere che io non sono antipolitico, sebbene la politica sia il modo che ha una classe di dominare sull'altra imponendone il proprio volere (nei limiti del lecito - i quali sono assai ampi), ma che la politica (almeno in italia, non so all'estero) E' a favore dei potenti finanzieri, non c'è bisogno del'anarchia per lasciar fare loro quello che preferiscono. Preferisco lo stato ideale di Platone (e Plotino) alla corrotta polis di Aristotele (lo stato sarà giusto quando i filosofi saranno governanti o quando i governanti saranno filosofi - filosofi = coloro che ricercano il bene e non il guadagno - non quando i banchieri saranno governanti o viceversa!) e se proprio non si può, allora il lathe biosas pare essere l'unica via

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