Il tonto del villaggio, in versione discotecara

La paura disorientante verso le donne troppo belle

Si chiama Venustrafobia ed è preda di migliaia di uomini

di Il Melo

Quando lo dicevano loro, non volevo crederci.

Lo dicevano le donne medesime, ma il resto del gentil sesso pensava più che altro fosse una bugia, come quella che se non hai rughe, né flaccidità, né cellulite, né grasso è solo questione di genetica.

Le super top model, affermavano che gli uomini non le avvicinavano, avevano paura perché erano troppo belle.

“Studi o lavori?” “E’ da molto che vieni qui?” “Possibile esserci incontrati prima?”

O ciò che sia per flirtare.

E’ per questo che le più belle donne, quasi sempre, devono fare la prima mossa, punture il bersaglio e lanciare l'esca.

Che pochissimi uomini hanno il coraggio di raccogliere per tenersi a galla, guardandole negli occhi.

E, naturalmente, è spiegato perché alcune di loro, spettacolari femmine di 186 cms, e in aggiunta 90-60-90, siano alla ricerca di ragazzi come minimo delle loro altezza e con diverse tonnellate di bellezza. 

Sono gli unici che si sono avvicinati a corteggiarle, con la convinzione di essere essi stessi degli adoni.

Ora, però, risulta che era tutto vero. Che molti uomini sudano, tremano, balbettano e hanno frequenti attacchi di tachicardia davanti ad una donna eccessivamente bella.

La sindrome si chiama venustrafobia, un nome orribile, e paralizza il maschio davanti alla visione di una femmina esuberante. Tipo lo scemo del villaggio, ma in versione discotecara.

Io ho sempre pensato che la tattica di andare incontro alla più brutta fosse per fare ingelosire quella che m’interessava davvero, la bella della festa. Invece no! Era perché non osavo con la bomba da 10 cum laude.

Ai giorni nostri in cui i flirt sono virtuali, attenti a ciò che postano le volpi. Infatti, spesso, i vostri amici vi etichettano in Instagram con foto nelle quali sembrate metà uomo di Neanderthal metà con occhi fuori dalle orbite dalla fame di femmina.

Su Spotify, secondo un’indagine, vengono postate, nelle varie bacheche, le canzoni più squallide che ascoltate regolarmente.

E su Facebook  vengono sistematicamente presi in giro i vostri momenti di disperazione per un amore perduto o ancora non trovato.

Tranquilli che uno sfigato viene in vostro aiuto.

Immagino, che stanco di soffrire il rifiuto costante delle donne, uno statunitense abbia inventato un programma per PC che vi può trasformare nel Brad Pitt delle reti sociali.

La biografia più emozionante, le foto più lusinghiere (ritoccate) e gli aggiornamenti di stato più intriganti faranno di voi un’altra persona. Promesse.

Se vedono che abboccate, e si torna all’esca di cui sopra, vi offrono anche di scrivere avvincenti whatsapps o e-mail affinché sembriate un moderno Rodolfo Valentino con l’intelligenza di uno scaltro Leonardo da Vinci.

Vi insegnano dal ritmo al tono delle risposte per mantenere la donna interessata, fino alle magliette che dovete indossare nei vostri appuntamenti, con un copione di quello che dovete continuare a dire per non essere mollati. Tutto, al modico prezzo di 1.100 euro al mese, per essere un Playboy internazionale o un Casanova di fine settimana.

Ma dopo che farete quando lei, o lui, vi conoscerà “dal vivo”? Nella vita reale voglio dire.

Perché esiste la vita reale. Che ci crediate o no.

Lo hanno già detto varie volte nella serie X-Files. La verità è là fuori!

E le donne, (e gli uomini), anche.