Lo farebbero a dicembre?

Quella dei gavettoni non è beneficenza è solo una claunesca messinscena

Grande appoggio dalla Littizzetto che dona 100euro

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Purtroppo in Italia le manifestazioni pubbliche di radicata ottusità sono all’ordine del giorno, ma l’imperante moda dei gavettoni benefici sono realisticamente la prova tangibile di quanta bassezza culturale possa emergere dalle italiote menti nostrane, e proprio per questa considerazione stanno continuando ad avere, dette smargiassate, uno strabiliante successo.

Se a tutt’oggi, 26 agosto 2014, non sei ancora stato nominato ad auto-gettarti in testa una secchiata di acqua e ghiaccio non sei sufficientemente trend e idiota per essere considerato dal popolino un personaggio importante, un VIP con le cosiddette palle.

Non passa giorno che la televisione e i giornali non ci mostrino qualche divo dello schermo gigante, della TV, della Politica che non faccia il pagliaccio.

L’idea però non è nostra, proviene dagli USA, da un certo Corey Griffin, che avendo un amico malato di Sla e deciso a aiutarlo, ha ideato questo bizzarro escamotage per raccogliere denaro utile alla ricerca e allo scopo di debellare tale malattia.

Cioè iniziare una catena di Sant’Antonio delle secchiate di acqua e ghiaccio, invitando e facendo partecipi i personaggi importanti e conosciuti.

La trovata è stata immediatamente accolta con ardore ognove, come ogni “cretinaggine” che si rispetti, ma in Italia, in particolare, ha trovato una risposta entusiasmante.

La domanda, però, da porre a questi eroici paladini della secchiata all’italiana, sorge spontanea: “L’avreste fatto egualmente anche a metà dicembre?

E ancora una volta non ci siamo smentiti, quando c’è da imitare gli americani siamo sempre in prima fila.

E via allora a questa prova di coraggio, tutti appassionatamente davanti alle telecamere, al cellulare, all’iPad, orgogliosi di fare i buffoni e, subito dopo, di nominare la persona che dovrà ripetere il gesto.

Con i media che non si aspettavano certo un simile regalo e che immortalano e narrano le eroiche imprese dei vip italioti e i loro brividi di freddo.

Tutto per una nobile causa o per mero esibizionismo?

Non si poteva evitare tale claunesca sceneggiata, mettente mano al portafoglio e donare un importo più che rispettoso per le esigenze di ricerca degli scienziati?

Se uno decide di fare beneficenza di solito lo fa senza doversi ridurre a macchietta, prende la penna stacca l’assegno, ci scrive la somma et voilà il gioco è fatto.

Ma volevate che i nostri italioti vips potessero mancare a un simile citrullesco appuntamento?

Volevate che non elargissero con tanta generosità il loro denaro?

Infatti, basta menzionare i 100 € sbandierati dalla Littizzetto quale beneficenza per la causa e possiamo tranquillamente capire come stanno le cose.