Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
I magistrati arriveranno a decidere chi potrà vivere o morire… ah già lo fanno!
Ordineranno se in un ospedale debbano essere somministrati le miscele di Stamina… già fatto!
Chi dovrà lavorare o iscriversi alla lista di disoccupazione… idem come sopra!
Decidere se le coppie omosessuali potranno adottare un figlio… decisione questa di poche ore fa.
Insomma, abbiamo capito che la Giustizia italiota è più importante del Parlamento, la quale si sostituisce ad esso arrogandosi un pericoloso potere di onnipotenza, col quale giudicare, obbligare, sottomettere una norma che in realtà ancora non esiste.
Il Parlamento, ancora una volta, è stato ridicolizzato, minimizzato da un qualunque magistrato che una bella mattina si è svegliato e ha deciso di dare la sua santa approvazione a una legge che non esiste, che si è appositamente creato.
Infatti, sino a oggi, esistono svariate supposizioni atte a disciplinare la convivenza tra coppie gay, quindi l’adozione di un figlio rimane tuttora materia controversa sulla quale deve, per forza di cose, legiferare il Parlamento, grazie al suo potere legislativo.
Macché, niente da fare, nisba, neanche a parlarne, tutt'altro, nulla di tutto questo: ieri, il solito santo giudice ha stabilito in luogo del Parlamento, appoggiando in pieno l’adozione in oggetto.
Ora, nuovamente, per l’ennesima volta, torno a chiedermi in che caspita di Paese viviamo, se una toga qualsiasi ha il potere, l’autorità, la forza di invadere con una sua decisione l’autonomia del potere legislativo.
Come vedete non sono a giudicare se sia una sentenza giusta o ingiusta, voglio solo evidenziare l’arroganza con cui la magistratura interviene a gamba tesa su ogni cosa interessi il cittadino italiano, sul fatto che in un modo o nell’altro si sostituisca alla Res Publica e alla sua totale inadeguatezza nel legiferare, una situazione questa che dovrebbe angosciare chiunque, accantonando il merito delle singole questioni.
In Italia tutto va alla rovescia, e la magistratura ne è un tipico esempio, poiché invece di applicarle e farle rispettare, le leggi se le costruisce ad hoc; siamo di fronte a una pericolosa inversione di poteri e, quando, si arriva a tanto conviene restarsene chiusi in casa sperando che la scure della giustizia italiota non venga diretta contro te stesso.
Inserito da ghorio il 30/08/2014 21:10:16
Con la scusa dell'indipendenza della magistratura prevista dalla Costituzione, maiuscolo per carità di patria!, i magistrati su sono costruiti un potere immenso e scandalosamente retribuito. E la politica sta a guardare, invece di reagire con riforme incisive e non all'acqua di rosa come quella prospettata ieri dal consiglio dei ministri, Renzi regnante.
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