Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Giorgia Meloni
Per una volta è il caso di congratularsi con la Meloni per tre suoi interventi a proposito della nomina della Mogherini. Nel primo ha chiarito che il risultato è stato ottenuto dopo che il premier "si è drammaticamente accodato alle sciagurate sanzioni contro la Russia", che hanno già provocato oltre 200 milioni di danni al mercato agroalimentare, nel secondo ha rammentato che vista l’inesistenza di una politica estera, il ruolo di Lady Pesc "è un inutile pennacchio" mentre nel terzo ha formalmente invitato l’occupante di palazzo Chigi a smentire la notizia diffusa sul «Corriere della Sera» secondo cui la farsa del gelato del 29 scorso sarebbe costata 1000 euro a carico logicamente dell’erario. Alla Meloni va espressa la massima solidarietà per l’indegna frase pronunziata nei suoi confronti da una ex parlamentare, che non merita di essere citata.
A proposito della seduta del Consiglio dei ministri Eugenio Scalfari (tanto nomini) ha osservato che il venerdì "che avrebbe dovuto essere per il governo una marcia trionfale è stato invece un venerdì nero" a causa delle drammatiche notizie sull’economia, al solito sottovalutate e sottaciute, dal bambino inebriato dalla bravata fatta poco prima. Sulla Mogherini il fondatore e padre nobile di Repubblica si è espresso con un’autentica stroncatura "Caro Pifferaio, questa nomina non ha alcun contenuto di sostanza. Lo avrebbe solo ci fosse preliminarmente una cessione di sovranità degli Stati nazionali dell’Ue" Illudendosi che il boy scout abbia compreso la situazione, si domanda la ragione per cui il presidente del Consiglio "abbia puntato su quella carica e non ben altre più consistenti". Chiude in una maniera, considerata velenosissima: Il cavallo ha sete e non beve panna montata
Sullo show del 'ganassa paffuto con i dentoni di latte all’infuori', oggi , per dirla con Storace, "in pieno delirio di annuncite", ha detto la sua anche un giornalista, che, a giudizio dei rampanti laudatores, è anagraficamente da rottamare. Per Giampaolo Pansa il boy scout è unfit, cioè inadatto all’incarico "perché è un parolaio e non uno statista o almeno un normale uomo di governo. Perché sparacchia a tutta forza una serie infinita di programmi che non riuscirebbe a realizzare neppure in dieci anni di palazzo Chigi. Perché continua a fingere che le emergenze difficili da affrontare non esistano".
Disegnato un realistico e non immaginifico scenario mondiale apocalittico, Pansa è dell’avviso che "l’Italia conta come il due di picche" con un premier "personaggio patetico, che la questione del gelato sta mutando in una macchietta", interessato unicamente ad "allargare il proprio cerchio magico e collocare nei posti più delicati i suoi amici". Il vecchio barbogio si congeda con un consiglio da saggio pater familias. "Stia attento ai gelati e alla voglia di potere personale. Prima o poi lo fregheranno".
Un’altra sonora bocciatura arriva da una penna eminente nel giornalismo di sinistra , Lucia Annunziata. A suo avviso, a sintesi di un’analisi ampia, "alla fine, spenti i fuochi artificiali, il Renzi che esce da Palazzo Chigi e naviga nel mondo reale è nei fatti un premier tenuto costantemente a balia da altri. Un premier decisamente messo al suo posto di ragazzino. E non solo dalla copertina dell’ Economist".
Dopo le tanto autorevoli censure arrivate dalla sinistra storica viene da domandarsi la ragione dell’atteggiamento debole, affettuoso, comprensivo, in sostanza autolesionistico e disinteressato del futuro assunto da tanta parte della stampa dell’area di centro – destra.
E’ da lasciar perdere ed in fondo da comprendere per il legame naturale creatosi tra maestro ed allievo, la posizione del quotidiano dei vescovi, che finge di non accorgersi del favore del boy scout per la c.d. stepchild adotion riservata alle coppie omosessuali e dell’approvazione alla Camera della legge di riduzione dei tempi dello scioglimento del matrimonio, trasformato in un’autentica farsa, a 12 mesi in caso di contenzioso e a 6 mesi per le separazione consensuali. Non trova giustificazione invece la valutazione al solito masochistica del foglio della famiglia Berlusconi sulla designazione della Mogherini, sulla quale "l’Italia ha puntato" e che "deve ripagare la fiducia". Un’analisi del genere va ritenuta improvvida ed incongrua sulla base di questi quesiti: chi ha deciso la candidatura? C’è stato un voto parlamentare, una consultazione popolare? Solo l’ennesimo ipse dixit.
Anche oggi non sono mancate le notizie sulla situazione finanziaria: il viceministro dell’Economia Morando ha riconosciuto che i parametri economici generali "stanno andando peggio di come pensassimo e ci si è accorti dell’ennesima spacconata anticipata per l’edilizia, per la quale dei 4 miliardi proclamati entro il 2015 saranno disponibili solo 800 milioni.
PS: Era necessario il malessere subito dal povero Latorre per far ricordare alla Mogherini e alla Pinotti, precipitatasi in India non certo con un volo di linea, dell’esistenza dei due fucilieri di marina detenuti da oltre 30 mesi.
Inserito da ghorio il 02/09/2014 18:40:35
Il problema è sempre quello: chi fa opposizione oggi in Italia a Renzi? Sinora si vedono annunci anche dalle opposizioni. Quanto alla stampa: non è mai troppo tardi, ma sarebbe ora che i giornali, tutti, facessero un'nalisi dei provvedimenti annunciati, riferendo giorno per giorno di eventuali passi avanti. Perché , se siamo nel mondo della scuola, prima la ministra Giannini annuncia novità, che poi viene messa da parte, poi si annuncia la giornata epocale del Cdm del 29(grande flop sulla giustizia), poi l'annuncio dei mille giorni, senza novità di rilievi, e oggi sulla scuola addirittura non si dice niente di nuovo se non parlare di "supplentite", dialogo e coinvolgimento con le famiglie( non si sa su che cosa) e abolizione degli scatti d'anzianità. Va bene che l' attività politica langue ma davvero i partiti sembrano morti e sepolti.
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