Comitato direttivo
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Anders Fogh Rasmussen, il segretario generale Nato che vuol coinvolgere l'Europa in due guerre devastanti
La stanno definendo una delle più decisive e importanti riunioni al vertice della Nato, ma quello che ieri ha aperto i battenti a Newport, in Galles, è apparso a molti il summit dell’elogio alla paranoia.
Questa follia è figlia delle dichiarazioni di Fogh Rasmussen, segretario generale Nato, che in maniera inspiegabile sembra propenso a non prendere per valido il piano di pace elaborato da Putin, continuando ad affermare che la Russia prosegue imperterrita ad attaccare l'Ucraina e, pertanto, per lui è più che necessario un intervento militare. Così come è indispensabile un’operazione in Irak contro l’Isis.
Questo Rasmussen avrebbe la bella idea di coinvolgere l’Europa in due guerre, cruente e costosissime, proprio mentre il Vecchio Continente fronteggia una crisi devastante anche per la stessa Germania e nel momento in cui le sanzioni già in essere verso la Russia incombono pericolosamente sulle nostre aziende e quelle previste rischiano di obbligarci a rinunciare persino al gas.
Come fanno ad andar bene le cose con simili geni al comando di Organizzazioni così importanti a livello internazionale?
Una presa di posizione talmente fittizia anche per gli USA chiamati, dal 2012, a onorare le direttive militari che definiscono impossibile l’attuabilità di combattere simultaneamente due guerre su fronti diversi.
Se Rasmussen sta dimostrando di essere fuori con la testa, Obama francamente non sembra da meno ribadendo, ormai da giorni, che la Nato tiene sempre aperte le sue porte per nuovi membri, invitando, perciò, palesemente ad accogliere l'Ucraina all'interno della Nato. Quindi, scontrandosi apertamente con Putin e ben sappiamo, quest’ultimo, quanti problemi avrebbe a far della Crimea e dei paesi confinanti un bel parcheggio.
Infatti, le dichiarazioni del Presidente americano hanno avuto una piccata replica da parte del Ministro degli Esteri Russo Serghei Lavrov, che ha messo in guardia l’Europa della crescita della retorica anti-russa, e soprattutto della dimostrazione che il partito della guerra a Kiev ha fiancheggiatori esterni, che altri non sono che gli USA.
Una simile situazione appare pertanto azzardatissima, perché obbligherebbe l’Europa, e quindi anche noi, per effetto dello statuto Nato, ad allinearci con Kiev in caso di conflitto con Mosca.
Praticamente, saremmo proprio come il gatto che si morde la coda, con la forza militare europea che oltre ad aiutare l’ Ucraina alle prese con un esercito russo fortissimo -in quanto appena ristrutturato e rinnovato- si scoprirebbe imbottigliata anche in uno scontro in Medioriente dove Putin può vantare grandi alleanze molto molto pericolose per l’Europa.
Lo sanno Rasmussen e Obama che Putin, da sempre, è molto vicino alla politica di Bashr Al Assad e di parte della Repubblica Islamica? Che potremmo infilarci in un tunnel senza uscita che causerebbe la perdita di moltissime vite e un’infinità di esborsi finanziari?
Enormi pericoli che Matteo Renzi, astuta volpe fiorentina, ha intravisto da subito quando, pur approvando l'intenzione di fornire un «concreto supporto all’ Ucraina», ha tenuto a puntualizzare la «necessità di evitare che la Nato venga avvertita come un ulteriore fattore conflittuale».
Quindi più che venti di guerra, possiamo definirli al momento venti di delirante pazzia, da parte di chi dovrebbe, invece, tenerci lontano da ogni conflitto o almeno, affrontarne uno alla volta.
Inserito da silvana il 05/09/2014 11:18:27
credo che qui si stia rasentando la pazzia più delirante, sebbene sanno benissimo che l'Italia non appartiene alla categoria dei guerrafondai. l'Italia è ormai un paese pacifico e sarebbe assurdo coinvolgerla in una lotta persa in partenza, con la Russia di Putin poi. auguriamoci comunque che l'Europa non faccia passi falsi per favorire le assurde idee della Nato e del delirante Obama che creerebbero solo distruzione e sperpero di denaro
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