Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
L'Orso e la Balena Cancelliera
La tregua di guerra in Ucraina sembra reggere, con i vertici russi che stanno facendo vedere al mondo intiero di prendere per seria la cosa. C’è però da non dimenticare che si sono contati sinora più di 3000 morti.
Ma c’è una persona, una donnona, che si sta arrogando il diritto di essere il capo incontrastato dell’Europa e vorrebbe continuare con le sanzioni verso la Russia.
Donnona, arrogante, prevaricatrice, altri non può essere che la Merkel che, con tale mossa, sta sconfessando in pieno la UE che pochi giorni fa, su suggerimento della Finlandia, affinché sia possibile un accordo sul cessate il fuoco siglato a Misnk fra Ucraina e i ribelli filo russi, ha congelato dette sanzioni.
Ieri, in parlamento la cancellieraha tenuto a confermare che la Germania è favorevole verso l’applicazione di nuove sanzioni contro Mosca.
Nonostante abbia ammesso che effettivamente c’è stato un miglioramento a livello di scontro militare, ma non un cessate il fuoco definitivo, ha altresì affermato che le “sono necessarie a causa della mancanza di chiarezza su vari altri punti”.
Insomma, la petulante comandante teutonica sì è svegliata e ha deciso di punire, continuare a punire la Russia, o meglio Putin…
Proprio mentre, nella giornata di ieri, il presidente ucraino Petro Poroschenko, e quello russo, hanno esternato la loro soddisfazione per la durata della tregua.
Le nuove sanzioni, se applicate, andranno a colpire le banche e il settore energetico compreso Gazpromneft, che fornisce il gas all’Italia e a tutta l'Europa occidentale.
Come si può ben notare questa donna non ha problema alcuno a smembrare accordi di tregua, che pur vogliono significare un primo passo verso la pace, e rinnegare un accordo deciso dall’Unione Europea.
In più, infastidire l’orso russo che dorme -per ora- non è mai consigliabile perché, come più volte detto, è da parecchio tempo che Putin non è più così affabile come una volta.
La guerra in Ucraina ormai sta assumendo i tratti di un conflitto civile, ma a livello internazionale. In quella terra non combattono più solo gli autoctoni, ma si stanno confrontando due orbite di potere, due mondi separati da storie e tradizioni diverse, due modelli culturali che hanno eletto un territorio particolare a loro teatro di scontro.
Putin sta accettando la tregua, ma conferma sempre che se arriveranno nuove minacce contro la Russia «sapremo trovare una risposta adeguata, compreso il mantenimento della deterrenza nucleare».
In poche parole, io stobonino a cecce ( sto calmo a sedere), ma voi (Merkel!) non rompete più del dovuto…
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