Le dichiarazioni del Ministro Galletti

Commozione per l'orsa Daniza, e tutti gli altri animali?

Sì, perché è inutile fare gli ipocriti, di animali ne muoiono a centinaia ogni giorno, ma non avendo l’ importanza di un orso, non avendo il titolo sulle pagine dei giornaloni italioti, rimarranno carne morta sull’asfalto e basta

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Commozione per l'orsa Daniza, e tutti gli altri animali?

La storia dell’orsa Daniza sta commuovendo il mondo intiero e, allo stesso tempo, suscita considerazioni più ampie.

Una delle quali è che la natura non è un interesse primario della comunità.

Nessuno ha voluto capire, o ha fatto finta di non capire, che quell’animale si era comportato esattamente come le regole prevedono e cioè, essendo una mamma aveva cercato di difendere strenuamente i propri figli, come avrebbe fatto, senza tanto clamore, una mamma umana.

In più era un orso, un animale selvaggio, non da borsetta, e un orso si muove e si comporta in quel modo se vede in pericolo i figli.

Ora, però, c’è da dire dell’enorme differenza che suscita la notizia giornalistica, che immantinente si diffonde in servizi televisivi per poi invadere il web.

E, infatti, il popolo di internet non fa che parlare di Daniza, anche chi non è animalista, anche chi non ha mai posseduto una bestiola in vita sua.

E, addirittura, anche la politica cerca vischiosamente di inserirsi nella disputa.

Lo stanno facendo appartenenti di ogni partito, ma solo per accaparrarsi qualche simpatia in più.
E, infatti, in queste ultime ore non è mancato l’intervento del ministro dell’Ambiente Galletti, che in una nota fa sapere che ha «già inviato alla provincia di Trento la richiesta di una relazione sulla vicenda, per arrivare a chiarire lo svolgimento dei fatti e chiedendo misure affinché episodi del genere non avvengano più».

Poi, ha concluso, affermando che «Quando muore un orso è sempre una sconfitta, ora pensiamo a tutelare i due cuccioli».

Viene spontaneo, a questo punto, domandarci se l’illustre Galletti convocherà i giornalisti per commentare la morte del cane Poldo, orrendamente mutilato dalle auto in autostrada, o del gatto Biagino, affogato dai padroni di casa che non sopportavano più i suoi miagolii continui, per non parlare della piaga dei cacciatori di frodo.

Eppure, quanti camosci, cerbiatti, cervi… vi ricordate il dolcissimo Bambi?

Vengono uccisi perché rovinano le coltivazioni o perché accusati di farlo eppure nessuno di loro finisce sulla prima pagina dei quotidiani.

Sì, perché è inutile fare gli ipocriti, di animali ne muoiono a centinaia ogni giorno, ma non avendo l’ importanza di un orso, non avendo il titolo sulle pagine dei giornaloniitalioti, rimarranno carne morta sull’asfalto e basta.

In fondo, dal momento che si parla continuamente di razzismo, questo né è un tipico esempio tra gli animali: se non sei un orso, un cavallo da corsa o un delfino ammaestrato, rimarrai eternamente dimenticato da tutti. 

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