Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ho già parlato dei social network e della loro assoluta inutilità che, congiunta alla pericolosità, fanno di questi posti virtuali dei veri e propri agguati alla mente.
Chi da un po’ di tempo spende del suo tempo per leggermi, sa però che anch’io utilizzo Facebook, Twitter e Youtube, ma solo per postare e divulgare i miei articoli e quelli della rivista per cui lavoro. Devo dire che all’inizio ero stranamente curioso e forsanche esaltato, quasi narcotizzato dal continuo tam tam mediatico che predicava giornalmente a favore di tali servizi di rete sociale.
Poi, dopo un po’, ho capito l’assoluta inconsistenza di queste connessioni tra individui e ho pensato bene di utilizzarle solo per fini lavorativi.
Per molti, invece, Facebooko chi per esso, ruba tempo e denaro a moltissime persone, turbandone le loro anime sino a giungere a una sorta di dipendenza: diventa, cioè, la prima cosa che fanno al mattino e l'ultima prima di andare a dormire, con plurime capatine in seno alla giornata.
La cronaca di 24ore, su qualche Network summenzionato, appare come la relazione di un evento velato da tossicodipendenza.
S’inizia perché lo vieni a sapere e, qualche attimo dopo, sei risucchiato nel gorgo dell’ indiscrezione, e ti ritrovi in un amen trascinato ed eccitato dalla possibilità di tutte queste amicizie, di cui avevi smarrito le tracce da anni e anni, pur sapendo che diventando un utente di queste reti sociali stai perdendo del tempo prezioso in mirabolanti cazzate.
Ma, nonostante ciò, non ti rassegni a smettere, in primis dalla curiosità morbosa, poi dal voyeurismo e infine da altre cose che pensavi fossero ancora dei veri tabù.
Praticamente una vera e propria droga.
E come tale, c’è chi ha toccato il fondo, obbligato a leggere il proprio riassunto di vita in 4 mal scritte righe, senza condizioni, senza programmazioni, senza soluzioni di sorta... e ha dovuto scorrere con gli occhi, mordendosi le unghie, i commenti di certune persone, definite amici, giudici parzialissimi che con le loro frasi scontate, in merito a situazioni personali o comunque su cui non hanno nessuna pertinenza morale, hanno espresso opinioni devastanti, distruttive.
Arrivando a capire la totale inadeguatezza d’individui che prima venivano ritenuti maturi e che, l’insulsaggine di questa struttura di domanda e risposta, ha scoperto il loro vero volto, privo di interesse e la loro anima, sprovvista di umanità.
Insomma, a parte poche eccezioni, Facebook e compagnia bella si rivelano, prima o poi, per quello che in realtà sono: un insieme plenario di emerite merdacce... che utilizzano queste reti per sbandierare le loro flatulenze mentali...
Degli emeriti coglioni, di 30-40-50anni e oltre, che ti rispondono con gli emoticon, che parlano solo delle vacanze in Sardegna, del cane con il nuovo guinzaglio di LV, dell’auto nuova, del tacco alto 15cm, della casa in montagna, dei selfie, e che se gli chiedi di Renzi al massimo ti rispondono “ sì un bell’ometto anche se ultimamente lo vedo un po’ ingrassato”.
I social network sono l’elogio della cazzata, del disinteresse totale verso i veri grandi problemi della vita, sono piattaforme che innalzano la stupidità e l’indifferenza verso ogni tipo di cultura, formate da individui che non sanno spiegarsi, elaborare opinioni, che sanno solo sparlare del vicino di ombrellone, o delle disgrazie legali di un conoscente. Fanghiglia, solo putrida fanghiglia, di amebe scriventi.
Un secondo, e qualche centesimo, d’interscambio con uno di loro e rischi l’infezione a vita.
Devo dire che non esiste un migliore o un peggiore in base al sesso, dico solo che molte donne farebbero meglio a coltivare di più la loro bellezza sia interiore che esteriore, leggendo maggiormente e, magari, trovando il tempo per una bella depilazione.
Inserito da Clà il 14/11/2016 20:07:05
Si potrebbe dire che i social network sono uno dei principali strumenti di sterminio della razza umana: umana nel senso dotata di umanità. È sufficiente girare in un bus, treno o metrò per notare che il 75% dell'umanità ha il telefonino in mano e non alza neanche un attimo gli occhi neanche per far alzare gli anziani. Oltre che inutili, i social network sono pericolosi: inutili e pericolosi cone gli individui che si sono lasciati divorare. Un brutto branco di infami opportunisti percepiti solo come "stupidi"...
Inserito da Stefano il 14/09/2014 17:09:17
Sante parole, ma ormai l'infezione si è diffusa a tal punto che i pochi immuni sono ormai costretti all'emarginazione. Difficile trovare una cura, perché, come nelle dipendenza da sostanze, il malato non ammetterà mai il problema e credo che chi governa la politica e l'economia, cioè il mondo, questo vuole. Avete presente la moda degli anni '80 e '90, quando i genitori lasciavano i figli ore e ore davanti alla TV per controllarli senza fatica, oggi i governi hanno capito che il controllo del popolo lo si fa con i social network. Non è vero che con essi il popolo può informarsi e unirsi per fare le rivoluzioni, se fosse così il giochino lo avrebbero già tolto dalle nostre mani. In pratica, come i bambini rincoglionivano davanti la TV, oggi, tutti, adulti e bambini rincoglioniscono sui social.
Inserito da silvana il 12/09/2014 16:06:54
ho percepito chiaramente il tuo disappunto nel leggere i termini sconnessi e fuori luogo che, una buona parte di amebici gruppi di individui, ( come tu li definisci ), formula su facebook. ovviamente te ne do atto poiché, in molti commenti, c'è carenza di sostanza, frasi strampalate e poca conoscenza della lingua italiana. facebook per questi individui è un gratuito passatempo per sfottere a distanza o virtualmente o addirittura fare il salmone controcorrente, con l'intento di avere uno scambio di opinioni che man mano si alimentano di una tale incongruenza, da dover mandarli,educatamente, a pascolare