Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Appena brevi considerazioni sul caso del giorno: viste le reazioni al limite dell’esagitazione e dell’isterismo registrate, se il deplorevole episodio dell’uccisione dell’orsa Daniza, invece che nel civilissimo e sensibilissimo Trentino, si fosse registrato nell’arretrato e trogloditico Abruzzo, per non dire sui boschi della Sila, probabilmente avremmo avuto scioperi, blocchi di piazza e mobilitazioni. Sul giornale della famiglia Berlusconi, poi, si è scomodato persino Vittorio Feltri, dal quale d’ora in avanti vorremmo quotidianamente una nota sulle creature non nate perché vittime di aborti.
Per passare alle vicende meno emotive e meno retoriche, l’ex presidente della commissione europea Barroso ha denunziato, a conclusione del rapporto sulla competitività europea, che il nostro paese "è in ritardo su quasi tutti gli indicatori: accesso ai finanziamenti, ricerca e sviluppo, interazione nel mercato unico" ed ha aggiunto che l’Italia "sull’esecuzione dei fondi strutturali 2007 – 2013 è al 58%, quintultima […] E’ il solo Paese fondatore a trovarsi così indietro". Poi non ha potuto rinunziare al tributo conformistico al bambino di Pontassieve, riconoscendogli il varo di riforme ambiziose e un lavoro costante ed impegnato ma si è dimenticato di indicare quali siano le fantomatiche riforme e quali i frutti dell’impegno.
Intanto – carichi quotidiani a livello politico sottovalutati se non ignorati – la BCE nel bollettino mensile ha rilevato che "restano rischi sulle possibilità del governo italiano di centrare l’obiettivo di un deficit di bilancio pari al 2,6% del PIL nel 2014, soprattutto dopo che il quadro economico è risultato peggiore del previsto". E stato rilevato a luglio un debito pubblico in aumento di 0,2 miliardi, giunto al livello record di 2.168, 6 miliardi con un incremento nei primi 7 mesi del 99,2%. Nel mese di agosto poi l’Italia, per la prima volta dal 1959 è in deflazione.
E’ giunta la notizia della liberazione temporanea, basata su un rigoroso patto scritto, di Latorre per soli 4 mesi. Ora speriamo lo vada a riprendere la Mogherini, abituata alla utilizzazione non regolamentare dei voli di Stato (se l’avesse fatto un ministro di Berlusconi!!) , che rifletterà sulla faccenda sempre più complicata, sulla quale la signora ed il premier sono del tutto impreparati ed inadeguati. Il vuoto assoluto di Pontassieve ne ha combinata un’altra delle sue, non avendo afferrato la gravità della situazione. In un tweet ha scritto. "Collaborazione con la giustizia indiana e stima per il premier Modi e il suo Governo. Lavoreremo insieme su vari fronti", prontamente ed efficacemente ripreso dalla Meloni. "Renzi, stimi l’India perché rimanda a casa Latorre per 4 mesi dopo un’ischemia e 2 anni di detenzione illecita? Sei impazzito?".
Ancora sul bambino toscano, pare che gli italiani comincino a comprenderne i limiti infiniti, tanto che in un sondaggio pubblicato su «Repubblica» risulta essere in perdita di 15 punti in un trimestre. Le promesse non mantenute pesano come è stata notata l’assenza di attenzione e di interesse concreto e fattivo per le riforme autentiche, avvertite e desiderate da tutti: del mercato del lavoro, dell’occupazione, dell’adeguamento delle pensioni più basse, del fisco, della scuola.
Il foglio della Famiglia non perde occasione per confermare il proprio atteggiamento altalenante, stavo per scrivere schizofrenico, tra opposizione ed appoggio. Si censurano gli Euroburocrati da strapazzo che provocano con le loro sanzioni alla Russia una perdita di 1 miliardo di euro al mercato agroalimentare italiano e si lamenta che il solerte e premuroso governo "paga il debito alle imprese" ma "la burocrazia blocca tutto". Ma Berlusconi, nel periodo del potere cosa ha fatto, quali provvedimenti ha adottato?
La designazione di Violante e di Catricalà, apparsa in avvio scontata, è stata nei fatti silurata, da una eloquente "rivolta dei pretoriani" in corso sia nel PD sia nel FI. Il secondo ha avuto la correttezza di ritirare la propria candidature. Altre tegole cadono sul pifferaio dal campo giudiziario, in cui, ai guai emiliani, si aggiungono quelli laziali con l’indagine in corso su tutti gli ex consiglieri in carica nella precedente legislatura e l’avviso per tangenti al suo protetto, amministratore delegato dell’ENI.
Sono proseguite le occasioni di contatto per la riorganizzazione del famoso polo dei moderati, che appare, dopo l’ingresso nel Partito Popolare europeo di FI, dei Popolari per l’Italia e dell’NCD, una riedizione magari aggiornata ma non corretta della DC, un minestrone centrista, capace di fagocitare e di annullare la Lega e la Destra.
Nell’area di destra si muove (finalmente) qualcosa: Massimo Corsaro, il migliore e più capace nel gruppo dirigente di FdI - AN ha rilasciato una intervista giudiziosa e sensata, che auspichiamo fattibile nella proposta di uno scioglimento di tutti i movimenti "per contribuire ad una nuova unità di area". Storace, dopo la delusione per il trattamento ricevuto in FI, non ha chiuso la porta. Senno, logica e amore per le proprie idee quando riemergeranno?
Inserito da ghorio il 13/09/2014 12:21:28
Come al solito il prof. Pacifici dà lezioni agli esperti di politica interna dei giornaloni. La situazione politica italiana è davvero confusa e il centrodestra, sempre più in letargo per "l'amore di Forza Italia" verso Renzi, senza imporre riforme coerenti. Il nuovo centro destra e il centro sono in attesa di una strategia e , poiché l'Italia è diventata una repubblica sui sondaggi, hanno paura delle elezioni e così si vivacchia, senza risolvere i veri problemi, con Renzi che annuncia e poi non cambia nulla.
AMMINISTRATIVE 2019, IPOTESI PATTO PER FIRENZE? Se ne parla sottovoce, ma in molti ci sperano.
En Bien! La Francia alle urne... ma per andare dove?
L'Italia senza Renzi è un po' più seria ma molto più imbambolata, meglio che torni magari in dosi meno esagerate
Subito elezioni? Forse meglio di no. Spiegalo al centrodestra.
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