Orrore senza fine. E c'è chi li giustifica

I yihadisti decapitano un amico dei musulmani e definiscono «cane da compagnia» Cameron

Il primo ministro britannico definisce l'assassinio del giornalista un

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I yihadisti decapitano un amico dei musulmani e definiscono «cane da compagnia» Cameron

E' stata la volta dell'inglese David Cawthorne Haines

Ogni appello alla pietà è un esercizio sterile davanti alle bestie che formano il cosiddetto Stato Islamico dell'Iraq e del Levante a meno che, tale richiesta, non sia accompagnata da sei milioni di euro, cioè quanto è costato liberare qualche ostaggio francese ed italiano che era carcerato dal gruppo di fanatici dell’Isis.

Sole 36 ore fa, il Foreing Office ha reso pubblico un messaggio della famiglia di David Cawthorne Haines, col quale ha tentato di contattare i terroristi.

La risposta è arrivata subito: un altro video raccapricciante e disumano, spuntato due notti fa su un sito web monitorato dallo Stato islamico.

Un clone esatto delle esecuzioni dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff, nel quale appare lo stesso boia incappucciato e tutto vestito di nero, accanto all'ostaggio scozzese, adornato come sempre di arancione e circondato da un’identica desertica sceneggiatura.

Basta cambiare il nome del politico che oggi sfida il boia; stavolta è David Cameron non Obama. La ronda macabra però continua. 

Alla fine del video, circa due minuti e mezzo, l'assassino jihadista noto come JIhadi John,

e che potrebbe essere il giovane ex rapper londinese Abdel Majed Abdel-Bary , ha minacciato con il suo solito accento inglese distorto il cooperante Alan Henning .

La nuova vittima è un lavoratore britannico del settore aiuto umanitario, rapito a 39 km dalla città siriana di Aleppo.

David Cawthorne Haines aveva 44 anni ed era radicato a Zagabria, combinando il suo lavoro come capo della sicurezza di agenzie di cooperazione con quello commerciale in un'impresa italo-croata di cucine.

E’ stato un militare della Royal Air Force (RAF), abbandonata per lanciarsi nell’avventura umanitaria.

Si è particolarmente distinto nel dopoguerra dei Balcani, per la sua cooperazione con i musulmani che avevano perso le case durante il conflitto.

Godeva di grande prestigio tra loro che lo hanno soprannominato affettuosamente “Lo scozzese pazzo”, per il suo entusiasmo e il buon umore. E’ arrivato persino a organizzare alcuni concerti filantropici di successo, chiamati “Musica contro le mine”.

Era come se fosse piovuto dal cielo per aiutarci”, ricorda la donna che l’ha aiutato nelle faccende domestiche nella città di Petrinja.

David è stato sequestrato in Siria a marzo dell'anno scorso, quando stava ritornando dalla vicina frontiera turca verso il campo di rifugiati di Atmeh. Due veicoli hanno intercettato e fermato la sua macchina e lo hanno prelevato insieme al reporter italiano Federico Motka.

Quest’ultimo è stato poi liberato lo scorso aprile, dopo che il Governo ha pagato un riscatto di sei milioni di euro.

Regno Unito e Stati Uniti mantengono un fermo veto al pagamento di riscatti, perché li considerano un dannoso alimento per l'industria del terrore. Haines, che tutti ricordano come un uomo molto spericolato e deciso, ha lavorato con le ONG's in alcuni dei posti più pericolosi del pianeta.

Nel 2011 è stato in Libia, in piena guerra contro Gheddafi, con l'organizzazione International Handicap.

Posteriormente ha viaggiato nel Sudan del Sud. In Siria lavorava per Acted, l'Agenzia per la Cooperazione e lo Sviluppo francese.

Com’è abituale nella scenografia degli assassini dello Stato Islamico, essi sono attrezzati di due telecamere e ogni immagine è molto ben curata affinché risultino più veritiere le azioni compiute; ove, l'ostaggio, senza dubbio picchiato e torturato previamente per spezzare la propria volontà, pronuncia un discorso nel quale incolpa i politici, del proprio paese, per la sua morte:

Il mio nome è David Haines, voglio dichiarare che ti reputo, David Cameron, interamente responsabile della mia esecuzione. Sei entrato volontariamente nella coalizione degli Stati Uniti contro lo Stato Islamico, come fece il tuo predecessore Tony Blair. Disgraziatamente, siamo noi, il popolo britannico, quelli che paghiamo” afferma alla fine l'ostaggio, in ginocchio, con le mani legate alla schiena, con l'abituale tuta arancione vicino al viscido, disgustoso incappucciato che brandisce un coltello. Le sue parole perdono così ogni credito.

Poi di seguito, arrivano le minacce rituali del boia che definisce Cameron “cane da compagnia” di Obama: “Se tu, Cameron, persisti nel litigare contro lo Stato Islamico, allora tu, come il tuo maestro Obama, avrai il sangue della tua gente tra le mani.”

La voce di Jihadi Johnè apparsa di nuovo distorta, benché si capisca il suo buon accento inglese.

Si calcola che 500 giovani britannici, di seconda o terza generazione di immigrati musulmani, si siano spostati tra la Siria e l’Iraq per unirsi alla yihad.

Il Regno Unito, a tal proposito, teme il loro ritorno ed ha lanciato lo stato di massima allerta. Cameron è arrivato a proporre che si ritirino i passaporti a tutti i sospetti che cerchino di rientrare in UK.

Il Governo britannico si è anche aggiunto alla campagna di bombardamenti di Obama e ha annunciato che coopererà col nuovo Dirigente di Baghdad per armare i guerriglieri curdi, i peshmergas, che fino ad ora sono stati la migliore situazione possibile, in realtà quasi l'unica, contro la cresciuta dell’Isis.

I bombardamenti statunitensi di lunedì e giovedì hanno supposto una punizione dura per lo Stato Islamico, che potrebbe avere tra le mani circa 20 ostaggi occidentali, tra cui cooperanti statunitensi, britannici, giapponesi e un danese.

L'assassinio di David Haines che arriva undici giorni dopo quello di Steven Sotloff, il giornalista ebreo statunitense, era sfortunatamente atteso. Alcuni esperti in sicurezza hanno perfino osservato, a suo tempo, che l’Isis aveva voluto ammazzare i tre ostaggi in così breve spazio di tempo, per dopo continuare a diffondere le videocassette di maniera distanziata al fine di sfruttare il loro impatto ingiuntivo e propagandistico, che curano in ogni minuzioso dettaglio.

La buona messa in scena dei massacri è una delle novità dello Stato Islamico rispetto alle esecuzioni di Al Qaida che ammazzava con lo stesso sistema e simile progetto i vari ostaggi occidentali dopo la guerra in Iraq.

La maggiore qualità si attribuisce alle conoscenze, del mondo dell'immagine, di alcuni giovani occidentali che si sono arruolati come terroristi.

David Cameron ha espresso le sue fervide condoglianze alla famiglia e ha promesso che il Regno Unito catturerà gli assassini: “ Il mio cuore sta con la famiglia che ha mostrato uno straordinario coraggio. Faremo di tutto per dare la caccia a quegli assassini e portarli davanti alla giustizia, costi il tempo che costi.”

Nella sua prima reazione, in un commento in Twitter, il premier ha qualificato la decapitazione di Haines un “atto diabolico”.

Come sempre, la registrazione si conclude con la testa dell'ostaggio separata del suo corpo.

Lo Stato Islamico è considerato il gruppo terroristico più ricco della storia, per il denaro che ottiene col furto di gas e petrolio, i riscatti, e le ruberie ed estorsioni nel territorio che domina. È anche la prima banda terroristica che si è impadronita di un'area molto estesa, dal volume di un piccolo paese.

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