La giornata politica vista da Vincenzo Pacifici

Berlusconi torna a farsi sentire, sul fronte interno minaccia azzeramenti, e tratta con Renzi. La Boschi sulla famiglia omosessuale in difesa dei bambini non ha le idee chiare

di Vincenzo Pacifici

Berlusconi torna a farsi sentire, sul fronte interno minaccia azzeramenti, e tratta con Renzi. La Boschi sulla famiglia omosessuale in difesa dei bambini non ha le idee chiare

Maria Elena Boschi

E’ tornato, stavo per scrivere risorto, il Cavaliere intemerato, capace di vincere tutte le battaglie a cominciare da quelle calcistiche, a patto e a condizione che abbia tutti dietro di lui e proni ai suoi ordini e nessuno al fianco.

Nell’incontro con i coordinatori regionali ha parlato a tutto campo di politica estera, alleanze, economia, legge elettorale e giustizia. Pur avendo denunziato il modo dilettantistico con cui vengono esaminate le questioni internazionali  e segnalato la gravità della condizione economica, il ritrovato Cesare ha insistito sulla necessità di continuare il cammino delle riforme – senza indicare con precisione quali -. Ha poi testualmente affermato "si deve accelerare sulla legge elettorale che, è vero, non ci soddisfa a pieno e serve più a Renzi per questioni interne ma sono sicuro che lui non vuole andare al voto". Visto il precedente del disegno di legge di soppressione del Senato, è il caso di fronte alle tante questioni del Paese, tutte angosciose e pesanti, affrontare un dibattito, certamente irto di difficoltà, di contestazioni e principalmente non breve e solo stressante se nessuno intende chiamare i cittadini alle urne?  Si è ricorsi secondo la bozza dell’accordo al bilancino usato nelle farmacie innanzi tutto per la determinazione della soglia di sbarramento per i partiti in colazione, portato al 4,5%. Cosa ne pensa la Meloni, che finalmente domenica, nella giornata conclusiva della sua manifestazione, presenterà il volto e le intenzioni del suo movimento? Il 4,5% comincia ad essere pericoloso se non si promuoverà in modo organico e franco la riorganizzazione della destra, che potenzialmente possiede un bacino elettorale di consistenza assai più alta, però da riorganizzare ed al quale offrire certezze  sul rilancio degli ideali da tempo svaniti.

Riprende e ricerca lo spirito del 1994, come se fosse facile e non fosse profondo lo scetticismo dopo fasi governative, tutt’altro che esaltanti con una frase eloquente. "Dobbiamo stare tutti insieme e allargare il centrodestra a livello locale", cioè il solito minestrone, fonte di tante delusioni, soprattutto per la pessima scelta degli uomini o delle donne . "Voglio azzerare tutto, ma questa volta per davvero": il solito uso del singolare, il solito padrone ed arbitro di tutto.  Gli altri leaders dei partiti affini dovrebbero ricordargli l’impossibilità di trasferire in casa propria tali metodi, mentalità e sistemi.

E’ veramente amaro ed altrettanto irritante vedere offerto spazio in un settimanale cattolico, «Famiglia cristiana»,  a queste testuali dichiarazioni della Boschi: "Non è un problema di matrimonio ma di riconoscimento delle unioni civili anche tra persone dello stesso sesso […] Se esistono coppie di due padri o due madri gay, che vivono già questa condizione, è giusto per il loro bambino che venga riconosciuto il loro rapporto". E non contenta, ha avvertito che la legge sull’aborto, non solo non deve essere messa in discussione, ma deve essere attuata integralmente.

Tutto è consentito alla pupilla del boy scout?

Ma Berlusconi e il Pierino delle Cascine, impegnati a dare priorità prima alla riforma del Senato, che sarebbe meglio definire l’abbrutimento, e poi alla legge elettorale, che a sentire loro dovrebbe valere nel 2018, perché non meditano sull’intervento del Fondo Monetario Internazionale arrivato a chiedere interventi sulla grande spesa pensionistica, una nuova stangata, come se i pensionati non fossero già largamente attaccati. Anche  le previsioni sono drammatiche sulla disoccupazione, prevista quest’anno ai massimi del dopoguerra e destinata a rimanere a due cifre almeno fino al 2017.

Che Berlusconi si sia svegliato, perché il suo "caro amico e profondo estimatore" Sarkozy   ha fatto altrettanto? 

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da pietro46 il 20/09/2014 22:37:16

    Pacifici...la Meloni(ci sto ancora pensando se...)l'ha già espresso il suo pensiero su quello sbarramento,in 'coalizione' e in 'non coalizione',già da tanto...forse domani confermerà(si spera)quel che ha 'anticipato' dopo la solita 'riportata'(come sempre fa un 'portavoce')e 'monotona' uscita di Toti sull'inutilità dei piccoli partiti... Dice la Meloni: ""Io non penso che sarebbe giusto chiedere ai partiti di cdx di rifare una coalizione sostenendo che Berlusconi è candidato"". In verità io penso che non bisognerebbe neanche sedersi allo stesso tavolo,ma...considerarlo inesistente e 'proporsi' con "chi ci sta" per una dx alleata ad un centro senza Berlusconi(che non rimarrà 'solo',qualora la 'riconoscenza'in politica('unilaterale'come la intende lui)sia un valore:gli rimarranno Razzi,Biancofiore,Rossi,Verdini......non bastano per risentire ed applaudire alle 'barzellette'? E che accada quel che...'può'...

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