Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Walter Mazzarri
E tutti a dire che questo era l’anno giusto dell’Inter, non tanto per lo scudetto -ancora un lontano miraggio per i nerazzurri- quanto per un abbordabile terzo posto che avrebbe voluto significare Champions League e quindi milioni in più nelle casse e quindi soddisfazioni per i tifosi.
Invece, come sempre, la Beneamata si è ritrovata a vivere il peggiore degli incubi: a San Siro il Cagliari di Zeman, ultimo in classifica, le rifila 4 goal (a 1) e impartisce una severa lezione di calcio a Mazzarri & C.
Il mediocre Edkal mette a segno addirittura una tripletta e ciò la dice lunga sull’inadeguatezza del team di Thohir.
Urla, fischi e cori contro l’allenatore nerazzurro che lascia il campo a testa bassa, molto bassa.
E’ lo stesso tran tran dell’anno scorso, una compagine senza personalità, priva di gioco e messa in campo in maniera ridicola.
Mazzarri ha grandissime colpe, non riuscendo mai a correggere l’iter della partita e insieme a lui è apparso traumatizzante Nagatomo, con la fascia da capitano. Due entrate folli, in tre minuti, e si è fatto espellere, costringendo i limitati compagni a una durissima sconfitta.
Zeman ha firmato a modo suo il trionfo inaspettato, intuendo sin dall’inizio i grandi limiti degli avversari, bucando centralmente e sulle fasce l’allegra difesa nerazzurra, facendo apparire Ibarbo meglio di Pelè. Di contro, il brasiliano Dodo’ è una vera e propria chiavica e gli altri sembrano giocare al rallentatore.
Così così Vidic, Andreolli una statua di granito, Jesus ingiudicabile, scarso Medel, abbastanza in forma Kovacic e Osvaldo per la caparbietà. Hernanes un fantasma, Palacio inguardabile.
Un black-out totale, di quelli che non se ne vedevano da anni. Thohir lo abbiamo visto in tribuna frastornato mentre cincischiava con il cellulare, forse cercando disperatamente qualcosa che lo facesse evadere da quel luogo di lagrime.
Per l’Inter il match sarebbe dovuto essere una pratica da archiviare velocemente; al contrario, sappiamo tutti com’è andata.
Una cosa è certa, con i Medel, Nagatomo, Andreolli, Dodò, Khrin, Obi, Kuzmanovic, Donkor, Mbaye, cioè 9 inadeguati e scarsi giocatori della rosa della prima squadra, la Beneamata non può che andar incontro a magre figure, e finché manterrà un siffatto organico Mazzarri continuerà ad essere l'allenatore migliore che può permettersi una squadra priva di traguardi importanti da raggiungere.
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