La giornata politica vista da Vincenzo Pacifici

D'Alema consiglia Renzi di studiare (almeno le regole del CSM), aumentano luce, gas e disoccupazione, sondaggi disastrosi per il centrodestra

di Vincenzo Pacifici

D'Alema consiglia Renzi di studiare (almeno le regole del CSM), aumentano  luce, gas e disoccupazione, sondaggi disastrosi per il centrodestra

Per quanto possa con la sua consueta arma dell’offesa il pifferaio magico, D’Alema ha perfettamente ragione nel chiedergli di studiare non per giorni o per mesi, ma io direi per anni e per decenni, così da circoscrivere la sua abissale carenza culturale, la sua stratosferica inconsistenza, la sua vuotaggine unica, e da ridurre l’esasperante spocchia.   

I dati più recenti sulla disoccupazione giovanile del mese di agosto segnano un ulteriore appesantimento con la percentuale al 44,2% ( più 1% rispetto al luglio e più 3,6% rispetto a 12 mesi or sono). Il tasso è il più alto registrato dal 2004 e dal 1977, inizio delle pubblicazioni delle serie storiche trimestrale. Il quadro di finanza pubblica – secondo l’annunzio del ministro dell’Economia – disegnato dalla nota di aggiornamento è "molto peggiorato rispetto al Def precedente sia in termine di crescita, che è negativa, che in termini di occupazione". Intanto i cittadini da ottobre subiranno incrementi della bolletta del gas del 5,4% e della luce dell’1,7%.

In questo quadro, di mese in mese aggravatosi, senza che nemmeno una delle tanto strombazzate riforme sia stata avviata, il premier, confermando la sua inguaribile natura di Pierino delle Cascine continua a giocare, a straparlare e ad insultare tutti coloro che gli si oppongono e che lo contrastano.

Della situazione se ne accorto persino Berlusconi, deluso per il dietrofrdeluse l  boy scout sull’articolo 18 nel punto essenziale e qualificante del licenziamento per motivi disciplinari. Da FI si sollevano ampie riserve anche sulla delega, considerata ambigua e tale da lasciare ampi margini a modifiche del tutto estranee ad una vera riforma dell’art. 18.

Giustamente Belpietro in un fondo odierno ha notato che esista "molta distanza tra quanto promesso e ciò che il capo del governo si appresta a portare a casa e che, ancora una volta, si sia difronte ad una riforma di parole e non fatti". Si tratta- aggiunge il direttore di «Libero»  - di "una riforma virtuale, la cui discussione dovrà essere rinviata inevitabilmente al momento in cui ci sarà un disegno di legge o un decreto. Finora siamo solo alle chiacchere e non è detto che le chiacchere corrispondano alla realtà". 

Sono stati scoperti concorsi pilotati al ministero della Salute, guidato dall’NCD Beatrice Lorenzin, della quale ricordiamo commoventi ed enfatici panegirici televisivi del padre politico, il Cavaliere. Il Fattoquotidiano, dopo aver esaminato il bando, ha notato che i requisiti per i due nuovi direttori generali apparivano troppo specifici e tali «da adattarsi solo a due nomi». I giornalisti hanno consegnato ad un notaio una busta con la previsione dell’esito, che è stato confermato dalla realtà.

Clamorosa figuraccia del governo con la nomina di una candidata renziana, giudicata priva di requisiti. Il "capo del governo", prima di imporre candidati della sua cordata, si faccia leggere e spiegare le norme sui requisiti. Speriamo che li capisca!

Una parola sulla Lega dei Popoli, che dovrebbe germogliare a Milano il 18 ottobre: ai sospetti dei militanti sull’intenzione di abbandonare la battaglia per le secessione, il segretario ha tenuto a ribadire che "l’indipendenza della Padania resta l’articolo uno, la ragione della nostra battaglia". E’ un discorso che rende impossibile una qualsiasi intesa con la Destra, che tiene a conservare l’etichetta di interpreti del lepenismo. Andiamoci piano con questi apparentamenti e con queste sudditanze. I francesi sono per loro natura sciovinisti e considerano gli altri non alleati ma subordinati.

Berlusconi quando arriverà a capire che la sua linea politica è autolesionistica e suicida? Secondo un sondaggio Datamedia Research realizzato per Il Tempo FI ha perduto due punti percentuali in un settimana, toccando il 13,3%, il Movimento Cinque stelle al 19,4, il PD con gli italiani pronti a correre sul carro dell’apparente padrone, senza riflettere sul suo nullismo, al 40,2% (+ 2,2%). Confortante il dato di FdI (4%), che potrà divenire incoraggiante se terrà fede al suo nome. 

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