La fissazione del Premier

Ucci ucci sento odor di poterucci (forti)

Matteo Renzi dovrebbe spiegarci cosa realmente intende con «Non cedo ai poteri forti!»

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Ucci ucci sento odor di poterucci (forti)

Matteo Renzi

Sovente abbiamo definito Matteo Renzi un grande affabulatore, una persona che è arrivata a tanto grazie alle sue esorbitanti dosi di TV e Berlusconi.

Poi con il tempo, abituandoci alle sue fanfaronate, abbiamo capito che più di una volta il nostro ha decisamente espresso dei veri e propri sproloqui tanto da farci pensare di essere nel bel mezzo di un telefilm della serie Ai Confini della Realtà.

Prendiamo, per esempio, la sua continua ostinazione a ripetere “Non cedo ai poteri forti!” in merito al bistrattato articolo 18, un delirio nel quale tutti comprendiamo la sua totale assenza di preparazione sull’argomento, in quanto dà adito alla possibilità che il Premier abbia le idee molto confuse su quali siano realmente i cosiddetti “poteri forti”.

L’ex sindaco di Firenze dovrebbe spiegarci, se né è capace, se per “poteri forti”, anzi nei poteri forti, voglia comprendere personaggi che a livello politico, istituzionale e di governo hanno fatto sì che l’Italia si trovi nella situazione odierna, come un certo D’Alema al quale sfugge ancora il vero significato del vocabolo “opposizione”.

Oppure se in detti “poteri forti” voglia inserire anche la magistratura, la squilibrata giustizia italiana, affidata a individui che dovrebbero immediatamente tornare ad occuparsi di ciò per cui vengono pagati, invece di sibilare continue disapprovazioni e ritornare dignitosamente a rindossare la storica toga nera, e non sgargiante, come ora, delle varie nuance partitiche.

Chiedergli se annoveri tra “poteri forti” anche il sindacato tutto, che sta andando liquefacendosi come neve al sole e che non riesce più a incarnare la massima espressione dei diritti del lavoratore, ma è solo propenso a provocare contrasti politici, anziché spendersi in battaglie sociali a favore degli indigenti.

Personalmente credo che i “poteri forti” siano rappresentati da quellentusiasmo puramente extra-italiano che tenta da anni, senza sosta alcuna, di sottometterci alle disposizioni nord-americane, non bastandogli di averci delegittimato di sovranità e di averci rimosso la consapevolezza di recuperare un’identità nazionale persa da tempo. 

È probabile che per Renzi un indizio di “poteri forti” sia reperibile nell’asse Bruxelles-Lussemburgo-Strasburgo e la Troika, ove le varie ideologie degli Stati Nazione Sovrani vengono immiserite, il tessuto popolare viene derubato e controllato da strumenti a loro volta vincolati ad uno settore dell’ordine precostituito.

Ci risponda sig. Premier, ci dica se siamo così lontani da ciò che lei intende, sebbene possiamo aver intuito che per lei i poteri forti altro non sono che tutte quelle persone e situazioni che la considerano con le sinapsi ballerine.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da daniele il 02/10/2014 17:10:40

    Ho sentito al tg Renzi commentare la posizione della Francia in merito al rispetto del vincolo del 3% (la Francia pare che non lo rispetterà); ha detto qualcosa come: "la Francia è un paese libero e rispetto la sua scelta... "  La Francia paese libero?! E i trattati (sciagurati) che ha firmato come anche l'Italia? Non contano nulla? Per qualcuno contano e per altri no? Come fa un Presidente del consiglio a dire cose del genere? Poi ha completato dicendo che alcuni stati membri non devono essere trattati come si trattano gli studenti!Forse non sa che il rapporto insegnante-studente è diverso dal rapporto padrone-servo. 

  • Inserito da silvana il 02/10/2014 10:50:17

    il ragazzo è totalmente nel pallone e ultimamente si capisce dalle sue gaffe e tentennamenti,, per cui, per darsi un contegno, si barrica dietro ad un " non cedo ai poteri forti " molto ambiguo a bella posta per confondere i mal pensanti sulla sua debolezza in materia. da ragazzo astuto qual è, spazia nei suoi meandri in attesa di aiuti che gli semplifichino i raggiungimenti dei suoi obiettivi, ma senza darlo a vedere, perché lui è furbo e tronfio a tal punto da non destare vani giudizi negativi sulla sua persona e sulle sue capacità

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